Se le capacità/doti atletiche fossero veramente il metro di misura nella scelta di una bicicletta, credo che il 95% degli amatori (me compreso e in prima fila) dovrebbe rivolgersi a prodotti "entry level" che per tale scopo sono stati concepiti.....la media gamma sarebbe rivolta agli amatori evoluti, mentre il top di gamma ai professionisti.
Quindi le cose sono due: nel mondo amatoriale c'è una tendenza generalizzata a sopravvalutarsi, oppure i canoni di scelta sono altri.....
io appartengo al partito del :"ognuno fa ciò che vuole".
va benissimo se uno vuole utilizzare una crono per farci il mortirolo tutti i giorni, così come mi sta benissimo che il fustino da 150 cm per 90 kg sfoggi una aethos da 4.5 kg con trittico darimo, guarnitura thm, viteria in titanio,
ruote grigiocarbonio da usare per andare sulla ciclabile per arrivare al bar...
in fondo siamo amatori: la prestazione dovrebbe essere l'ultimo dei nostri obiettivi, nel senso che sotto questo aspetto, sempre per logica, avremo sempre qualcuno più forte e quindi più meritevole di avere una bici migliore della nostra... e sempre per la stessa logica non avrebbe senso allenarsi, fare diete, comprare
integratori ecc.
e invece ognuno di noi va in bici per i propri obiettivi, ed è giusto capirli (ma certamente non condividerli, visto che per ognuno di noi saranno diversi). fermarsi e convincersi che i propri siano quelli giusti e gli altri invece no denota scarso uso della logica...
la nuova colnago l'ho scritto io stesso, che sarà per pochi, perché secondo il mio autorevolissimo parere (preciso che è sarcasmo...) in colnago si sono fatti bene i conti e per fascia di prezzo e caratteristiche tecniche puntano a soggetti ben precisi.
specy e
trek avevano a catalogo in passato bici aero molto spinte, abbandonate in favore di modelli più polivalenti, forse perché non c'erano i numeri per giustificare tale segmento.
colnago avrà conti diversi evidentemente... o come con la steelnovo non punta a numeri enormi evidentemente...