Colnago Club - Capitolo 8

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Bici
Pinifarina
io "purtroppo" mi trovo bene con le 175, pur non essendo un gigante (sella di circa 76.7 mm).

a suo tempo, provai le 170mm ma non riuscii a sentirmi ad agio... già pedalo agile (quando spingo davvero in salita vado sopra le 93 pm), con le 170mm andavo letteralmente in fuorigiri...

e poi mi sembrava di pedalare in modo meno "regolare", più intermittente...

in quel periodo lessi un articolo del dott. Ferrari, il quale sottolineava come per un atleta la lunghezza "ideale" dipendesse da tantissimi fattori (misure antropometriche, storia sportiva, storia medica ecc. ecc.) , e che probabilmente l'unico modo era provare...
 

MiLu

Pignone
30 Aprile 2023
280
170
58
Bondeno
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Bici
Colnago V3
É una cosa che continua a lasciarmi molto perplesso..
Togli leva quindi aumenti la forza necessaria a fare la stessa potenza
Poi tanti montano pure una corona più grande, quindi pure rapporti più lunghi che vuole dire ancora più forza
Mah.. lo diceva Cassani in un video GCN , credo che ciò che si perde in forza massima lo si recuperi di frequenza , ma la frequenza si perde con l'età o comunque è più difficile da mantenere e i problemi di ginocchio di solito si hanno con il passare degli anni quindi non so.
 

bruscaste

Pignone
4 Maggio 2010
175
85
Vimercate
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Scott Addict
É una cosa che continua a lasciarmi molto perplesso..
Togli leva quindi aumenti la forza necessaria a fare la stessa potenza
Poi tanti montano pure una corona più grande, quindi pure rapporti più lunghi che vuole dire ancora più forza
ciao. io ho una protesi al ginocchio (51 anni) impiantatami dopo 6 operazioni relative ad un incidente in moto (puntualizzo che la mia flessione non supera sicuramente i 100/105 gradi). Ultimamente, quando presi l'SL8, riandai dal mio biomeccanico di fiducia, ragazzo preparatissimo (conosciuto a livello italiano e dai pro) che una volta messomi in sella mi ha semplicemente messo accelerometri per valutare la mia efficienza di pedalata, a dir suo strabiliante per la complessità del mio problema. Detto ciò salta fuori che lui segue tantissimi rottami come me, gente con protesi ad anca, ginocchia e (mai sentito) caviglia e mi ha caldamente invitato a passare a pedivelle da 165mm (in luogo delle mie attuali 172,5, a detta sua passare alle 170 sarebbe stato inutile). Mi son fatto metter in bolla e me ne sono andato (mi ha arretrato discretamente le tacchette sulla scarpa ed avanzato la sella). Ora ho cambiato telaio e preparatomi all'arrivo dello stesso mi son comprato le pedivelle 165mm, le ho montate, ho alzato la sella di 0,5mm cercando di andare a sentimento visto che comunque è anche arretrata di un minimo. Che dire...prima uscita spiazzato ma una cosa è certa...prima nel punto morto superiore la pedalata era molto "forzata" in quanto il ginocchio si piega poco e quindi mi dovevo muovere con tutto il corpo per scavallare ( avrei potuto alzare la sella per piegarlo meno ma poi sarei stato troppo alto), subito ho notato una fluidità esagerata, forse una mancanza di "leva" nella spinta ( di più nella gamba sana) ma anche una facilità esagerata a tenere rpm alte (cosa a cui se non si è abituati puo' diventare critica a livello di fiato). uscito altre volte adesso mi trovo da dio, non mi da più fastidio la rotula (e tendini connessi) che prima premeva troppo in quanto forzata ad ogni flessione e anche tutta la articolazione me la sento più "slegata" e leggera. Scusate la lungaggine ma per dire, a chi ha problemi articolari (quindi non solo ginocchia) , di passare sicuramente a pedivelle corte senza il minimo dubbio. Non voglio dire che si va meno, si va di più, ma sicuramente si sollecita meno tutta la cinematica. Concludo dicendo che le potenze medie che tenevo prima le tengo tutt'ora, idem le rpm che a fine giro (diciamo 3 ore) sono cambiate veramente di poco diciamo intorno alle 85 con qualsiasi altimetria...PS. sono 177cm, pedalo a 75.3 con arretramento punta sella 8 cm (sella Prologo Scratch)
 
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andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
17.681
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
ciao. io ho una protesi al ginocchio (51 anni) impiantatami dopo 6 operazioni relative ad un incidente in moto (puntualizzo che la mia flessione non supera sicuramente i 100/105 gradi). Ultimamente, quando presi l'SL8, riandai dal mio biomeccanico di fiducia, ragazzo preparatissimo (conosciuto a livello italiano e dai pro) che una volta messomi in sella mi ha semplicemente messo accelerometri per valutare la mia efficienza di pedalata, a dir suo strabiliante per la complessità del mio problema. Detto ciò salta fuori che lui segue tantissimi rottami come me, gente con protesi ad anca, ginocchia e (mai sentito) caviglia e mi ha caldamente invitato a passare a pedivelle da 165mm (in luogo delle mie attuali 172,5, a detta sua passare alle 170 sarebbe stato inutile). Mi son fatto metter in bolla e me ne sono andato (mi ha arretrato discretamente le tacchette sulla scarpa ed avanzato la sella). Ora ho cambiato telaio e preparatomi all'arrivo dello stesso mi son comprato le pedivelle 165mm, le ho montate, ho alzato la sella di 0,5mm cercando di andare a sentimento visto che comunque è anche arretrata di un minimo. Che dire...prima uscita spiazzato ma una cosa è certa...prima nel punto morto superiore la pedalata era molto "forzata" in quanto il ginocchio si piega poco e quindi mi dovevo muovere con tutto il corpo per scavallare ( avrei potuto alzare la sella per piegarlo meno ma poi sarei stato troppo alto), subito ho notato una fluidità esagerata, forse una mancanza di "leva" nella spinta ( di più nella gamba sana) ma anche una facilità esagerata a tenere rpm alte (cosa a cui se non si è abituati puo' diventare critica a livello di fiato). uscito altre volte adesso mi trovo da dio, non mi da più fastidio la rotula (e tendini connessi) che prima premeva troppo in quanto forzata ad ogni flessione e anche tutta la articolazione me la sento più "slegata" e leggera. Scusate la lungaggine ma per dire, a chi ha problemi articolari (quindi non solo ginocchia) , di passare sicuramente a pedivelle corte senza il minimo dubbio. Non voglio dire che si va meno, si va di più, ma sicuramente si sollecita meno tutta la cinematica. Concludo dicendo che le potenze medie che tenevo prima le tengo tutt'ora, idem le rpm che a fine giro (diciamo 3 ore) sono cambiate veramente di poco diciamo intorno alle 85 con qualsiasi altimetria...PS. sono 177cm, pedalo a 75.3 con arretramento punta sella 8 cm (sella Prologo Scratch)
Si beh diciamo che hai una situazione abbastanza particolare e difficile da generalizzare su tutti...
Sicuramente la pedivella corta aiuta a piegare meno il ginocchio e le altre articolazioni che é un punto a favore resta un carico maggiore dato dalla leva più corta, quanto influisca non lo so ma non la vedo come la soluzione per tutti ecco
 

bruscaste

Pignone
4 Maggio 2010
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É una cosa che continua a lasciarmi molto perplesso..
Togli leva quindi aumenti la forza necessaria a fare la stessa potenza
Poi tanti montano pure una corona più grande, quindi pure rapporti più lunghi che vuole dire ancora più forza
Hai una leva più corta, quindi compensi con quelle 5 rpm che magari riesci ad aumentare...a opera finita (calcolo sul minuto) la potenza cambia veramente di pochissimo...meno pedalate ma più watt (sempre se li hai da spingere) sulla pedivella lunga e più pedalate e meno watt (a pedalata) con le pedivelle corte...Ho letto e sentito anche di gente che si è trovata male nel cambio ma secondo me più "di testa" e sensazione e abitudine che per altro...ne sono convinto.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Hai una leva più corta, quindi compensi con quelle 5 rpm che magari riesci ad aumentare...a opera finita (calcolo sul minuto) la potenza cambia veramente di pochissimo...meno pedalate ma più watt (sempre se li hai da spingere) sulla pedivella lunga e più pedalate e meno watt (a pedalata) con le pedivelle corte...
Si devi compensare aumentando almeno almeno 3/4rpm per fare la stessa forza e potenza per avere un vantaggio di piegare meno le articolazioni che però su un atleta non infortunato non mi pare un gran vantaggio

Ho letto e sentito anche di gente che si è trovata male nel cambio ma secondo me più "di testa" e sensazione e abitudine che per altro...ne sono convinto.
Mi sembra un giudizio un po vago cioè ti stai trovando bene tu allora deve essere la soluzione per tutti?
 

bruscaste

Pignone
4 Maggio 2010
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Si beh diciamo che hai una situazione abbastanza particolare e difficile da generalizzare su tutti...
Sicuramente la pedivella corta aiuta a piegare meno il ginocchio e le altre articolazioni che é un punto a favore resta un carico maggiore dato dalla leva più corta, quanto influisca non lo so ma non la vedo come la soluzione per tutti ecco
Ma no...non hai un carico maggiore vista la leva più corta...il "carico" lo metti tu ma non è che spingi di più perchè hai la leva corta...fai solo girare più velocemente le gambe (perchè viene in automatico). L'unico vero problema è l'abitudine alle rpm elevate (fiato) ed il dislivello sella manubrio che aumenta...
 
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bruscaste

Pignone
4 Maggio 2010
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Si devi compensare aumentando almeno almeno 3/4rpm per fare la stessa forza e potenza per avere un vantaggio di piegare meno le articolazioni che però su un atleta non infortunato non mi pare un gran vantaggio


Mi sembra un giudizio un po vago cioè ti stai trovando bene tu allora deve essere la soluzione per tutti?
E' una mia opinione, non un mio giudizio, della quale ne sono convinto. Non mi sembra di obbligare nessuno a metterle. Ed anche tu mi sembra che giustamente abbia le tue convinzioni. Bene così. Detto ciò le articolazioni hanno una loro usura intrinseca, il mio parere potrebbe essere che usurarle meno (le fai girare di più ma con meno carico) non sia poi così male...poi ognuno fa quello che vuole...e forse a 20 anni manco ci pensi.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Ma no...non hai un carico maggiore vista la leva più corta...il "carico" lo metti tu ma non è che spingi di più perchè hai la leva corta...fai solo girare più velocemente le gambe (perchè viene in automatico). L'unico vero problema è l'abitudine alle rpm elevate (fiato) ed il dislivello sella manubrio che aumenta...
Il carico lo mette la matematica

O fai almeno 4rpm in più( passaggio a 172.5 a 165 e 80 rpm) oppure le alternative sono due
  • Fai più forza
  • Fai meno watt
E' una mia opinione, non un mio giudizio, della quale ne sono convinto. Non mi sembra di obbligare nessuno a metterle. Ed anche tu mi sembra che giustamente abbia le tue convinzioni. Bene così
Ok
 
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Tabione

Passista
21 Marzo 2011
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Trek Madone 9 project one
il quale sottolineava come per un atleta la lunghezza "ideale" dipendesse da tantissimi fattori (misure antropometriche, storia sportiva, storia medica ecc. ecc.) , e che probabilmente l'unico modo era provare...

Mah.. lo diceva Cassani in un video GCN , credo che ciò che si perde in forza massima lo si recuperi di frequenza , ma la frequenza si perde con l'età o comunque è più difficile da mantenere e i problemi di ginocchio di solito si hanno con il passare degli anni quindi non so.

Questa cosa delle pedivelle più corte secondo me è troppo soggettivo, è una soluzione che non necessariamente va bene per tutti. Bisogna eventualmente provare e decidere; io, ad esempio, in salita non amo pedalare troppo agile, preferisco andare su più di forza

Sul fatto che possa evitare (o meglio, ridurre) eventuali traumi/problemi alla cartilagine delle ginocchia su questo non mi esprimo, non sono in grado di dire quanto possa essere veritiero o meno. Mi affido a chi è più competente del sottoscritto in materia
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Questa cosa delle pedivelle più corte secondo me è troppo soggettivo, è una soluzione che non necessariamente va bene per tutti. Bisogna eventualmente provare e decidere; io, ad esempio, in salita non amo pedalare troppo agile, preferisco andare su più di forza

Sul fatto che possa evitare (o meglio, ridurre) eventuali traumi/problemi alla cartilagine delle ginocchia su questo non mi esprimo, non sono in grado di dire quanto possa essere veritiero o meno. Mi affido a chi è più competente del sottoscritto in materia
Dal punto di vista del rendimento credo sia una cosa assolutamente da valutare su ogni soggetto infatti, non starei nemmeno a fare categorie

Chi già pedala agile potrebbe avere un giovamento ma anche trovarsi ad andare troppo agile ad esempio
Credo che l'unica come diceva @bach7 sia provare, a me é una cosa che incuriosisce un poco, anche a livello di posizione "aero" potendosi piegare di piu in avanti in teoria, ma non credo di provarla al momento, in ogni caso serve sicuramente dell'adattamento e poter fare un po di prove di posizione tra sella ed eventuali spessori sotto al manubrio

Delle mode attuali ho provato il manubrio stretto( da 42 con flare a 40 dritto) e mi é piaciuto immediatamente, tanto che sulla seconda bici( diciamo da pianura) ho messo un 38 con flare e mi sta piacendo parecchio anche questo
Ho ridotto se non azzerato formicolio alle mani oltre ai presunti vantaggi aero, anche nella guida direi meglio per quanto resto impedito
 

Tabione

Passista
21 Marzo 2011
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Trek Madone 9 project one
Dal punto di vista del rendimento credo sia una cosa assolutamente da valutare su ogni soggetto infatti, non starei nemmeno a fare categorie

Chi già pedala agile potrebbe avere un giovamento ma anche trovarsi ad andare troppo agile ad esempio
Credo che l'unica come diceva @bach7 sia provare, a me é una cosa che incuriosisce un poco, anche a livello di posizione "aero" potendosi piegare di piu in avanti in teoria, ma non credo di provarla al momento, in ogni caso serve sicuramente dell'adattamento e poter fare un po di prove di posizione tra sella ed eventuali spessori sotto al manubrio

Delle mode attuali ho provato il manubrio stretto( da 42 con flare a 40 dritto) e mi é piaciuto immediatamente, tanto che sulla seconda bici( diciamo da pianura) ho messo un 38 con flare e mi sta piacendo parecchio anche questo
Ho ridotto se non azzerato formicolio alle mani oltre ai presunti vantaggi aero, anche nella guida direi meglio per quanto resto impedito

Condivido. è assolutamente da provare, ma non per un giro, per svariati km, e trarre le proprie conclusioni. Fermo restando che, a qualcuno piacerà e ad altri no, proprio per il modo di pedalare di ciascuno. Per quanto mi riguarda non ho tutta questa smania di provare

In merito al manubrio io attualmente ho un 42 cc (roval rapide) e devo dire che mi trovo bene ma, in merito a questo tema, un 40 sarei curioso di provarlo (più per curiosità che per "necessità")
 
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Violinbici

Apprendista Scalatore
4 Luglio 2012
2.304
984
Rivoli
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Eremo XCR steel
Rimane il fatto che su uno standard (uno dei pochi) sul quale in pratica nessuno aveva dubbi ora ci hanno messo la pulce nell'orecchio quindi molti proveranno poi seguiranno le narrazioni miracolose. Il discorso della salute delle articolazioni in effetti già sentito fare da Cassani...se poi ci racconteranno anche di miglioramenti in termini di watt il gioco è fatto.
 

gabbia

chubby sprinter
21 Agosto 2014
1.409
1.709
bergamo
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corsa alluminio, carbonio e titanio, gravel carbonio e MTB carbonio
Dal punto di vista del rendimento credo sia una cosa assolutamente da valutare su ogni soggetto infatti, non starei nemmeno a fare categorie

Chi già pedala agile potrebbe avere un giovamento ma anche trovarsi ad andare troppo agile ad esempio
Credo che l'unica come diceva @bach7 sia provare, a me é una cosa che incuriosisce un poco, anche a livello di posizione "aero" potendosi piegare di piu in avanti in teoria, ma non credo di provarla al momento, in ogni caso serve sicuramente dell'adattamento e poter fare un po di prove di posizione tra sella ed eventuali spessori sotto al manubrio

Delle mode attuali ho provato il manubrio stretto( da 42 con flare a 40 dritto) e mi é piaciuto immediatamente, tanto che sulla seconda bici( diciamo da pianura) ho messo un 38 con flare e mi sta piacendo parecchio anche questo
Ho ridotto se non azzerato formicolio alle mani oltre ai presunti vantaggi aero, anche nella guida direi meglio per quanto resto impedito
Io uso costantemente sia 175 che 172,5 e di recente sto provando le 170.
Sono alto e vado abbastanza agile ma con le 170 proprio non mi trovo.
Altro discorso è la posizione "più aero" che secondo me un pochino addirittura si perde ,dato che per mantenere stessa altezza sella e dislivello sella -manubrio un pochino bisogna alzarsi (sia di sella che di manubrio) e di conseguenza i vantaggi "aero" vanno a farsi benedire.
Se poi uno dice,"ok ma se tengo il manubrio alla stessa altezza di prima" allora vado a perdere la maggior ampiezza sull'anca (ne so qualcosa) quindi anche qui vedo pochi vantaggi.
Come tutta la biomeccanica è una cosa troppo soggettiva per poter generalizzare e per vedere se ci sono reali vantaggi l'unica è provare
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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26.132
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Io uso costantemente sia 175 che 172,5 e di recente sto provando le 170.
Sono alto e vado abbastanza agile ma con le 170 proprio non mi trovo.
Altro discorso è la posizione "più aero" che secondo me un pochino addirittura si perde ,dato che per mantenere stessa altezza sella e dislivello sella -manubrio un pochino bisogna alzarsi (sia di sella che di manubrio) e di conseguenza i vantaggi "aero" vanno a farsi benedire.
Se poi uno dice,"ok ma se tengo il manubrio alla stessa altezza di prima" allora vado a perdere la maggior ampiezza sull'anca (ne so qualcosa) quindi anche qui vedo pochi vantaggi.
Come tutta la biomeccanica è una cosa troppo soggettiva per poter generalizzare e per vedere se ci sono reali vantaggi l'unica è provare
Si la mia idea a riguardo era di tenere il manubrio alla stessa altezza e alzare la sella, sfruttando l'angolo dell'anca dato dalla pedivella accorciata, ma devi partire da una posizione in cui stai bene probabilmente

Ho usato le 175 sulla mtb e sempre 172.5 su strada e non ho trovato problemi con nessuna delle due
 

Jackenduro

Discesista vertiginoso
19 Agosto 2014
3.702
2.278
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Giant Tcr Advanced Pro Disc
Altro discorso è la posizione "più aero" che secondo me un pochino addirittura si perde ,dato che per mantenere stessa altezza sella e dislivello sella -manubrio un pochino bisogna alzarsi (sia di sella che di manubrio) e di conseguenza i vantaggi "aero" vanno a farsi benedire.
Se poi uno dice,"ok ma se tengo il manubrio alla stessa altezza di prima" allora vado a perdere la maggior ampiezza sull'anca (ne so qualcosa) quindi anche qui vedo pochi vantaggi.
Come tutta la biomeccanica è una cosa troppo soggettiva per poter generalizzare e per vedere se ci sono reali vantaggi l'unica è provare
La parte aerodinamica è influenzata in maniera positiva dalla distanza minore tra la gamba nel PMS (con pedivella corta) rispetto al busto permettendo di tenere posizione aero/disteso del busto in maniera più facile/efficace e seguentemente nel PMI la gamba scende meno impattando in maniera inferiore sulla sezione frontale del ciclista+ bici....poi resta ad ognuno dare un valore/quantificare questo vantaggio in termini numerici :mrgreen:
 
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bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
la pedivella corta era stata introdotta in alcuni triatleti perché si diceva "avvicinava" di più il gesto della padalata a quella della corsa, così da ottimizzare l'allenamento e ridurre gli infortuni.

oggi pogacar la usa per altre ragioni, tra cui alcuni problemi fisici che però non sono stati resi noti.

tutti sono concordi però nel dire che non è per tutti.

facendo l'esempio di un velocista, o di Froome (alto 186 cm) è chiaro che una pedivella da 165 non possa funzionare
 
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Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
7.825
7.115
Italia
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Colnago V3Rs
ora, mi pare che si scia con attrezzi molto più corti…
con il carving è cambiata proprio la tecnica di sciata, la lunghezza dello sci una volta dipendeva dall’altezza dello sciatore, ora dipende dal raggio delle curve che si vogliono fare, indipendentemente dall’altezza dello sciatore, perche’ per carvare bisogna seguire la curva naturale della lamina, senza spazzare o scodare. è per quello che gli sci sono piu’ corti
É una cosa che continua a lasciarmi molto perplesso..
Togli leva quindi aumenti la forza necessaria a fare la stessa potenza
Poi tanti montano pure una corona più grande, quindi pure rapporti più lunghi che vuole dire ancora più forza
Il carico lo mette la matematica

O fai almeno 4rpm in più( passaggio a 172.5 a 165 e 80 rpm) oppure le alternative sono due
  • Fai più forza
  • Fai meno watt

Ok
Io sto provando una 165 mm perche’ dovendo riprendere da un infortunio mi andava di fare qualcosa di diverso. Non so se la terro’ dopo le prove, ma l’effetto che per ora vedo è l’opposto di spingere piu’ forte, si finisce invece col frullare piu’ veloce. Per ora non mi sono adattato molto, a volte mi sembra di girare a vuoto. Il beneficio che voglio verificare è l’impatto sul mal di schiena, tenendo angoli meno estremi sull’anca (il ginocchio per me non è un problema e delle prestazioni mi importa il giusto, il mio limite non sta sicuramente nella pedivella)
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
17.430
14.718
Genova
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Bici
Colnago C60
Si la mia idea a riguardo era di tenere il manubrio alla stessa altezza e alzare la sella, sfruttando l'angolo dell'anca dato dalla pedivella accorciata, ma devi partire da una posizione in cui stai bene probabilmente

Ho usato le 175 sulla mtb e sempre 172.5 su strada e non ho trovato problemi con nessuna delle due
Io ho usato 175 per anni e devo dire che le mie "migliori prestazioni" le ho fatte con quella tipologia di pedivella...poi 172,5,e a mia insaputa, anche una Rotor da 170 che io avevo acquistato pensando che fosse da 172,5...sulla pedivella non c'era scritto niente e ho saputo che era da 170 solo quando l'ho venduta...quella con cui mi sono trovato peggio è quella da 170,con cui non trovavo mai un assetto giusto
 

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