Devo ancora leggere perché è stato fatto un lavorone dal punto di vista della raccolta dati. Anche dal punto di vista metodologico il tutto mi pare sopra la media, quindi dedicherò un po’ di tempo prima di arrivare alla sostanza che a noi interessaIl problema è che ci si trova sempre allo stesso punto, il fatto che gli amatori siano migliorati di più con il piramidale potrebbe essere dovuto al fatto che il loro volume non gli permette di sfruttare il polarizzato come invece fanno i professionisti. Ma è una mia idea...

Detto questo, ci sono molteplici interpretazioni. Per esempio la differenza può essere dovuta a differenti necessità delle due categorie dovute allo sviluppo che si è raggiunto fino a quel momento. Per semplificare, supponiamo che un amatore e un professionista abbiano stesso vo2max. Un professionista dovrebbe essere più efficiente, quindi lt1 ed lt2 a % maggiori di vo2max ed lt1 abbastanza vicina ad lt2. Appare evidente che per migliorare la strategia più remunerativa è quella di tentare di alzare vo2max piuttosto che tentare di efficientare ulteriormente la macchina (portare lt1 ed lt2 a frazioni di utilizzo maggiore di vo2max). L’amatore ha più margine in questo senso, quindi sembra più remunerativo investire nell’efficientamento di lt1 ed lt2 e mantenere vo2max. Il fatto della differente efficienza tra le due categorie si può vedere dal grafico che aveva postato @all_i_need_is_bike e che ripropongo (qui si ha che le due categorie di atleti hanno stessa CP, non vo2max, ma si vede bene perché un professionista è più efficiente, almeno limitatamente ad lt1; per il resto fate uno sforzo in più). Ci sono poi da considerare, come sottolineava @all_i_need_is_bike, che ci sarà stato chi ha risposto meglio ad un trattamento piuttosto che ad un altro a seconda del momento in cui è entrato nello studio. Inoltre, ci sono da considerare le necessità specifiche degli sport: chi voga e deve competere sui 2k (~5’/7’) avrà un allenamento naturalmente indirizzato a massimizzare vo2max, un maratoneta a correre a %vo2max più elevate possibili. Sicuramente uno studio di meta analisi ha una certa robustezza in tal senso, però robusto non significa immune a possibili distorsioni/confondimenti.
Come dicevo gran lavoro dietro questo articolo, ma al momento, e pur non avendolo letto, lo reputo di scarsa utilità pratica e dal punto di vista logico fuorviante. Per stendere un piano di allenamento solitamente si dovrebbero fare delle valutazioni del profilo dell’atleta, come per esempio il profilo derivante da test sul lattato (o proxy di questo), che poi danno delle linee guida sulla programmazione.
Ecco, tutta sta tirata per dire che non mi dispiaccio affatto se non si riuscisse a determinare quale TID è superiore. Perché ammesso e non concesso che si riuscisse a stabilire, lasciando da parte che nulla si saprebbe sul contenuto, poi si dovrebbero fare delle considerazioni sulle necessità specifiche del singolo: i miglioramenti tangibili dell’approccio X farebbero al caso mio? Perché qui si rischia di montare su una Formula 1 quando la reale esigenza è fare la Parigi-Dakar.
Allegati
Ultima modifica: