non concordo completamente.
su una salita lunga e regolare guardo il cardio per non superare la mia soglia anaerobica che e' circa 164 btm. poi durante ma sopratutto dopo guardo la potenza media espressa per capire se sono in forma o no.
viceversa , se seguissi come riferimento la mia soglia cp ( per quella durata) che ho espresso forse una o due volte nella mia vita , rischierei di saltare 8 volte su 10
per me il Pm e' formidabile solo per le ripetute , quindi gli allenamenti, dove il cuore ha dei tempi di reazione non appropriati
perdonate l'OT ma e' argomento che trovo interessante .[/QUOTE]Mi sembra che tu concepisca le peculiarità di questi strumenti a rovescio.
Usare un PM per verificare "dopo" se sono in forma o meno equivale più o meno a buttare dei soldi.
Senza addentrarsi nella teoria spinta dell'allenamento con PM che è materia piuttosto articolata e sulla quale ci sono fior di discussioni, dopo un certo tempo di uso dello strumento saprai quali sono le tue varie soglie e non solo quale sia quella per cui dopo un certo tempo schiatti.
Vedrai quindi che quella salita la potrai fare, se sei in forma, ad un certo wattaggio medio a te noto a priori.
Se vedi che non reggo quel wattaggio perché vai in affanno significa che non sei al tuo massimo e dovrai salire con un wattaggio inferiore.
Vedrai anche che, facendo la stessa salita più volte in uscite diverse, a parità di wattaggio e quindi di tempo di ascesa, i tuoi bpm medi alla fine quasi mai saranno gli stessi, sintomo che i bpm non forniscono una valutazione della performance ma, più semplicemente, danno un'idea del livello di affaticamento.
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