Vorrei organizzare una manifestazione di sensibilizzazione per i ciclisti, con raccolta fondi da devolvere a un’associazione che sto ancora scegliendo. Durante la ricerca, mi sono imbattuto in questo manifesto dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA, ma non so se e quando sia stato attuato. Parla di una "Settimana di prevenzione del ciclista" e, francamente, mi ha lasciato sbalordito. Invece di puntare il dito contro gli automobilisti irresponsabili, sembra tutto focalizzato sul colpevolizzare noi ciclisti. Si parla solo di come dobbiamo rispettare il codice della strada, usare luci, campanelli e abbigliamento rifrangente... E gli automobilisti? Neanche una parola su di loro.
L’assurdo è che si propongono controlli e sanzioni per i ciclisti, come se fossimo noi il problema principale. Noi, che ogni giorno rischiamo la pelle per colpa di sorpassi pericolosi, velocità eccessiva e distrazioni, dovremmo essere quelli da punire? Un’iniziativa del genere dovrebbe invece prevedere che le forze dell’ordine spieghino anche agli automobilisti la pericolosità dei loro comportamenti e come possano mettere in pericolo la vita dei ciclisti.
Trovo scandaloso che un’associazione che dovrebbe proteggere gli utenti deboli della strada, come i ciclisti, ignori completamente chi rappresenta il vero pericolo: gli automobilisti. Se davvero si vogliono ridurre gli incidenti, bisogna partire da loro, non da noi.
Purtroppo, questa è la dimostrazione che viviamo in un Paese con una visione autocentrica della strada, anche in contesti e tra persone che dovrebbero conoscere bene quanto possa essere pericolosa un’automobile. Ed è una cosa molto triste e grave, oltre che pericolosa.
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