bikeporn - acciaio (parte terza)

Simoncini

Novellino
12 Gennaio 2016
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Castelfiorentino
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Simoncini
Le differenze sono più che evidenti e avvertibili pedalando il RESPO rispetto al telaio Simoncini. A parità di componenti per giunta! Innanzitutto la Simoncini pesa leggermente di più avendo lo sterzo conico, cosa a cui Pegoretti ha ovviato maggiorando il tubo sterzo e facendosi fare una serie sterzo da Chris King su misura. Il risultato è che la bici è stabile come l'altra che ha lo sterzo conico, se non di più. pur rimandano più leggera. La Falz poi è una forcella davvero incredibile, ancora più precisa della già ottima Futura Caliper di Columbus che monta la Simoncini. Insomma il Responsorium è iper stabile, pur rimanendo leggero e scattante. In discesa lo guido come fosse una lama di coltello.
Poi il materiale è acciaio inox Columbus XCR quindi non arrugginisce ed è - e questa è un'altra differenza con la Simoncini che avverti subito - un po' più comoda, grazie al materiale, ma anche alle geometrie e agli spessori delle tubazioni che sono comunque con diametri diversi.
Inoltre la grande differenza apportata da Pegoretti su questo telaio la fanno i posteriori orizzontali maggiorati (il diametro risulta di molti millimetri maggiore rispetto a quello delle tubazioni Cento, oltre ad essere cilindricamente costanti, mentre quelli della Simoncini, quindi delle Cento in generale no). Praticamente ti permettono di accelerare facendo meno fatica. Cioè per raggiungere una uguale velocità che raggiungevo con la Simoncini impiego ora meno fatica, il che mi permette di tenere alla lunga una media leggermente più alta, di essere più scattante nei rilanci e in salita.
Insomma, le differenze con l'altro telaio - e con altri in generale, avendone provati diversi di varie marche... - ne ha diverse e sono molto percepibili già ad una prima uscita.
Per riassumere: la Pegoretti è leggermente più leggera e sicuramente più comoda e scattante della Simoncini.
Prima non scherzavo quando scrivevo che un tempo ero cieco, me ora ci vedo...
Pegoretti era un genio e il mio culo se ne è accorto subito ;)

Perciò... sì, è stata una bella fortuna trovarla!
Salvatore, prima di dare giudizi, sii preciso.
a differenza che senti tu è prima di tutto tra le due tubazioni utilizzate.
Un esperto non si mette a paragonare la comodità di un XCr con quella di un acciaio non inox - a meno che uno non voglia fare proprio questo, ma qui si legge solo un nome da una parte e l’altro nome dall’altra...
Con tutto il rispetto, ti avevo fatto un’opera d’arte, nulla paragonata a ciò che ha fatto Pegoretti, ci mancherebbe, ma essendo un altro materiale (oltre altro tubo sterzo, oltre tante altre cose che un’occhio non allenato non vede), paragonarle ha poco senso. Si può dire che sull’inox ci si sta meglio, a parità di fattura e produzione.
 

moxin64

Gregario
15 Marzo 2006
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Acciaio e carbonchio
Salvatore, prima di dare giudizi, sii preciso.
a differenza che senti tu è prima di tutto tra le due tubazioni utilizzate.
Un esperto non si mette a paragonare la comodità di un XCr con quella di un acciaio non inox - a meno che uno non voglia fare proprio questo, ma qui si legge solo un nome da una parte e l’altro nome dall’altra...
Con tutto il rispetto, ti avevo fatto un’opera d’arte, nulla paragonata a ciò che ha fatto Pegoretti, ci mancherebbe, ma essendo un altro materiale (oltre altro tubo sterzo, oltre tante altre cose che un’occhio non allenato non vede), paragonarle ha poco senso. Si può dire che sull’inox ci si sta meglio, a parità di fattura e produzione.
Non credo che un ciclista medio riscontri differenze di comportamenti tra due telai della stessa fattura e con identiche quote e geometrie,uno inox e l’altro spirit o simile. Concordo che non ha nessun senso paragonare due telai con sezioni geometrie ed addirittura forcella e serie sterzo diverse e probabilmente progettati per esigenze di utilizzo differenti.
 

salva.a

Novellino
10 Settembre 2017
70
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Roma
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bici da corsa
Salvatore, prima di dare giudizi, sii preciso.
a differenza che senti tu è prima di tutto tra le due tubazioni utilizzate.
Un esperto non si mette a paragonare la comodità di un XCr con quella di un acciaio non inox - a meno che uno non voglia fare proprio questo, ma qui si legge solo un nome da una parte e l’altro nome dall’altra...
Con tutto il rispetto, ti avevo fatto un’opera d’arte, nulla paragonata a ciò che ha fatto Pegoretti, ci mancherebbe, ma essendo un altro materiale (oltre altro tubo sterzo, oltre tante altre cose che un’occhio non allenato non vede), paragonarle ha poco senso. Si può dire che sull’inox ci si sta meglio, a parità di fattura e produzione.
Caro Eugenio (@Simoncini ) , mi dispiace leggere di averti offeso. Non era mia intenzione screditare il tuo lavoro. Se rileggi i post rispondevo ad una persona che mi chiedeva se mi fossi accorto delle differenze tra le due bici in mio possesso. Ho espresso perciò unicamente le mie personalissime sensazioni al riguardo. Il telaio che mi hai fatto è senza dubbio un'opera d'arte ed un'ottimo prodotto - che per altro altro avevo precisato nei post, se rileggi bene... - e non era mia intenzione criticarlo facendo paragoni senza senso con l'altro telaio perché è chiaro che, al di là del materiale diverso con cui sono fatti, hanno anche idee progettuali diverse alla base - anche per destinazioni d'uso è chiaro. Cercavo solo di spiegare le differenze tra le due bici, raccontando le mie - ribadisco personalissime - sensazioni che avevo provato usando la Pegoretti Responsorium. Non sono un tecnico e mi sono fatto sicuramente trasportare dall'entusiasmo per il nuovo acquisto, in un forum come questo in cui tra appassionati si parla a volte senza troppi filtri e senza nessun dato scientifico alla mano, ma solo riportando sensazioni e gioie su una passione comune: la bici. Non era mia intenzione quindi criticare te, o il tuo lavoro - che tutti sanno essere sempre ottimo, preciso e puntuale - o denigrare in nessun modo il telaio che hai realizzato su misura per me. Spero che avremo la possibilità di chiarire un giorno scherzandoci sopra davanti una bella birra ghiacciata. Un abbraccione
 
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red.hell

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Wilier Izoard XP 2013
Bellissima, come coniugare la tradizione dell'acciaio alla modernità.

Che forcella monti?

Massimo passaggio copertone sia anteriore che posteriore?
 
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Velocista
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Bellissima, come coniugare la tradizione dell'acciaio alla modernità.
grazie o-o
Che forcella monti?
Columbus Futura Disc
Massimo passaggio copertone sia anteriore che posteriore?
La forcella è data a catalogo per passaggio ruota fino a 28mm, devo dire che 28 in effetti ci sta comodo.
Il carro pure, un 28 ci sta comodo.
In realtà ci starebbe anche un 30mm ma non avrebbe senso, visto che se si montano ruote così grandi significa che non si fa solo asfalto e, quindi, si raccoglie più materiale che poi va a interferire con il telaio.

Per farla breve: è una bici da corsa, non una gravel, non una endurance, non un aborto né carne né pesce come tanti che si trovano sui cataloghi oggi. :mrgreen:
 
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Come quelle che piacciono a me :D
Ah guarda, si ti piacciono gli aborti né carne né pesce sei nella tue epoca ideale.

Bici "da corsa" che sembrano chopper
Bici "da corsa" che hanno carri simili a quelli da fieno
Bici "da corsa" con geometria "confortevoli"
Bici "da corsa" montabili con copertoni da 32mm
ecc....

Insomma siamo invasi dalle bici "da corsa"..... poi però in giro di gente che con quelle bici "ci corre davvero" ne vedi davvero pochina......... :mrgreen:

Io sono per gli attrezzi specifici, sempre sostenuto e non me ne vergogno.
Se devo andare su asfalto uso una bici da corsa vera, se devo fare sterrato uso una MTB vera oppure un CX. o-o
 
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Cyboraf

Scalatore
11 Giugno 2012
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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
Ah guarda, si ti piacciono gli aborti né carne né pesce sei nella tue epoca ideale.

Bici "da corsa" che sembrano chopper
Bici "da corsa" che hanno carri simili a quelli da fieno
Bici "da corsa" con geometria "confortevoli"
Bici "da corsa" montabili con copertoni da 32mm
ecc....

Insomma siamo invasi dalle bici "da corsa"..... poi però in giro di gente che con quelle bici "ci corre davvero" ne vedi davvero pochina......... :mrgreen:

Io sono per gli attrezzi specifici, sempre sostenuto e non me ne vergogno.
Se devo andare su asfalto uso una bici da corsa vera, se devo fare sterrato uso una MTB vera oppure un CX. o-o
concordo..
se sono riusciti a sdoganare pure le "gravel"...
Le bdc con il giusto viscoelastico, con gli inserti antishock ..
Ma allora Pantani come faceva a correre con quelle bici in alluminio da 900 gr e il 39/23 come rapporto più agile?
vedrete che fra un po' ammortizzano la forcella.
 
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_Roberto_

Gregario
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Scapin Team Ballan & EOS 7 - Cannondale System Six & Slice Six13 - Basso Viper
concordo..
se sono riusciti a sdoganare pure le "gravel"...
Le bdc con il giusto viscoelastico, con gli inserti antishock ..
Ma allora Pantani come faceva a correre con quelle bici in alluminio da 900 gr e il 39/23 come rapporto più agile?
vedrete che fra un po' ammortizzano la forcella.
Ci sono già state bici da corsa con forcella ammortizzata... Un modello di Cannondale CAAD tipo 20 anni fa, e anche qualche altro produttore più piccolo... Corsi e ricorsi, aspettiamo che tornino.
 

Fitzcarraldo

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Ah guarda, si ti piacciono gli aborti né carne né pesce sei nella tue epoca ideale.

Bici "da corsa" che sembrano chopper
Bici "da corsa" che hanno carri simili a quelli da fieno
Bici "da corsa" con geometria "confortevoli"
Bici "da corsa" montabili con copertoni da 32mm
ecc....

Insomma siamo invasi dalle bici "da corsa"..... poi però in giro di gente che con quelle bici "ci corre davvero" ne vedi davvero pochina......... :mrgreen:

Io sono per gli attrezzi specifici, sempre sostenuto e non me ne vergogno.
almeno adesso che non ha bisogno di una bici "da corsa" ha ampia scelta per trovare quello che gli serve... fino a qualche anno fa esistevano solo bici "da corsa" e tanta gente con il solo desiderio di pedalare su strada con un mezzo efficiente ma senza ambizioni corsaiole si ritrovava comunque con un mezzo da gara.

il problema è solo italiano comunque, gli altri le chiamano road bike e ci sta dentro molto di più che le sole bici "da corsa"
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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almeno adesso che non ha bisogno di una bici "da corsa" ha ampia scelta per trovare quello che gli serve... fino a qualche anno fa esistevano solo bici "da corsa" e tanta gente con il solo desiderio di pedalare su strada con un mezzo efficiente ma senza ambizioni corsaiole si ritrovava comunque con un mezzo da gara.

il problema è solo italiano comunque, gli altri le chiamano road bike e ci sta dentro molto di più che le sole bici "da corsa"
Per come la vedo io il motivo per il quale sono proliferate così tante tipologie di mezzi non è affatto quello che dici, ma piuttosto la necessità dei costruttori di massimizzare le vendite aggredendo settori psicologici che prima non erano aggredibili.

Praticamente a costo zero, con poche modifiche, hanno realizzato bici diverse spacciandole per bici turistiche, bici gravel, ecc.... e molta gente ha iniziato a sentirsi pungolata dalla voglia di acquistarle.

In realtà se prendi una bici anni '80 e guardi bene, nel 90% dei casi ci puoi montare copertoni da 30mm senza problemi e ci vai ovunque.

E pure per le geometrie, anche la bici piu' estrema per professionisti, ci meddi qualche spessore, regoli attacco e sella e la fai diventare confortevole come vuoi.
 
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thelorleo

Pignone
24 Maggio 2014
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In realtà se prendi una bici anni '80 e guardi bene, nel 90% dei casi ci puoi montare copertoni da 30mm senza problemi e ci vai ovunque.
Diciamo fino a fine 70', coi forcellini lunghi montavi i 23 da gara e gli invernali 28 abbondanti e volendo pure i parafanghi. Verissimo! Poi è arrivata la moda dell'esasperazione coi copertoni sempre piú fini (ho visto montati dei 19c su una bici Anni 90') per copiare fedelmente pro!
Adesso si sta tornando indietro, come dici giustamente, per allargare i bacino a chi trova la MTB una roba solo per salite impervie e la bdc solo per i tutinati pro!
Barco fa sempre della gran gran bella roba, la forca dovrebbe essere una Columbus futura!
 

Scraby

Pignone
22 Giugno 2020
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Beh onestamente (scusate se non parlo di acciaio ma vorrei spezzare una lancia a favore del né carne né pesce) io avendo bisogno di una bici tuttofare fra casa lavoro, giri su strada e sterrato poco impegnativo (visto che dalle mie parti quello c'è) con la gravel e doppio set di ruote ho trovato un ottimo mezzo che mi sta regalando grandi emozioni, e parlo da uno che qualche mese prima di comprare la gravel non ne capiva l'utilità!!! poi ovviamente mi piacerebbe una bici in acciaio made in Italy montata con un bel campagnolo, ma alcuni non hanno tempo e soldi per stare dietro a più bici...o-o detto questo viva la bicicletta che è bella perché ognuno la vive come vuole!!!!
 

jipjip

Novellino
16 Agosto 2010
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Per come la vedo io il motivo per il quale sono proliferate così tante tipologie di mezzi non è affatto quello che dici, ma piuttosto la necessità dei costruttori di massimizzare le vendite aggredendo settori psicologici che prima non erano aggredibili.

Praticamente a costo zero, con poche modifiche, hanno realizzato bici diverse spacciandole per bici turistiche, bici gravel, ecc.... e molta gente ha iniziato a sentirsi pungolata dalla voglia di acquistarle.

In realtà se prendi una bici anni '80 e guardi bene, nel 90% dei casi ci puoi montare copertoni da 30mm senza problemi e ci vai ovunque.

E pure per le geometrie, anche la bici piu' estrema per professionisti, ci meddi qualche spessore, regoli attacco e sella e la fai diventare confortevole come vuoi.
"settori psicologici" é da standing ovation !!!!!
 
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Fitzcarraldo

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klein, lynskey, sunn
Per come la vedo io il motivo per il quale sono proliferate così tante tipologie di mezzi non è affatto quello che dici, ma piuttosto la necessità dei costruttori di massimizzare le vendite aggredendo settori psicologici che prima non erano aggredibili.

Praticamente a costo zero, con poche modifiche, hanno realizzato bici diverse spacciandole per bici turistiche, bici gravel, ecc.... e molta gente ha iniziato a sentirsi pungolata dalla voglia di acquistarle.

In realtà se prendi una bici anni '80 e guardi bene, nel 90% dei casi ci puoi montare copertoni da 30mm senza problemi e ci vai ovunque.

E pure per le geometrie, anche la bici piu' estrema per professionisti, ci meddi qualche spessore, regoli attacco e sella e la fai diventare confortevole come vuoi.
punti di vista sul fatto che sia stata l'offerta a guidare la domanda piuttosto che il contrario... però io non so negli anni 80, ma dai 90 e per un ventennio almeno, quasi non potevi comprare una bici sportiva che non fosse da gara. una bici "da corsa" per l'asfalto (ed era già grassa se ci stavano gomme da 25), una bici da ciclocross per lo sterrato (cantilever, gomme da 35 non di più, tutto ottimizzato per le gare), una bici da XC pronto gara... niente stradali endurance, niente gravel, niente trailbike... come se tutti facessero gare quando invece le fa solo una minoranza.
boh, a me sembra molto meglio la varietà di scelta che c'è ora.