Mah, che il proliferare di categorie sia dovuto alla crisi mi sembra un po' estrema come idea.
Anche perché il mercato dipende da tanti fattori.
Ad esempio, in Uk il mercato delle bici è esploso proprio dal 2010 in poi, grazie ai successi della Sky. Ora, finito il boom, si sta contraendo di brutto, seppur con un mercato globale (bici) in crescita fortissima.
Adesso il mercato sta esplodendo, eppure non si sta vedendo un forte ritorno alla bici da corsa "classica", ma anzi, si spinge sull'acceleratore del
gravel e delle ebike (che fanno la parte del leone con spinta pubblicitaria minima al contrario del gravel).
Non è che ogni cosa è sempre creata a tavolino dalle fini menti del marketing. Ci sono anche cambiamenti culturali generali dovuti a vari fattori congiunturali,come l'immagine di un certo sport (doping), la transizione green, la nostalgia del passato d'oro (vintage e ciclostoriche), etc..
Anzi, a me pare che più spesso che no le aziende ciclo inseguono questi cambiamenti più che altro. Anche perché più spesso che no sono aziende piccole (relativamente al globale), molto spesso "terziste" e basta (R&D minimo), ad alta intensità di lavoro e bassa crescita della produttività. Guidate da imprenditori a bassa scolarizzazione. Insomma, lontanucce dall'essere "trend-setter".