Non è questo il punto.
Penso che innovazione ci sia quando tutto sommato il costo al cliente possa variare in positivo di una % ragionevole con anche la prospettiva che tale maggior impegno economico venga riassorbito nel tempo man mano che i costi di progetto e produzione si normalizzano. Altresì tale nuova tecnologia dovrebbe essere estesa a più fasce gamma possibile.
Il primo Di2 è uscito nel 2010...13 anni fa e mi sembra che il prezzo non abbia fatto altro che aumentare.
Sulle auto non avviene questo, non in maniera così marcata perlomeno.
Eppure anche un'utilitaria di oggi e piena di technologia elettronica e di sistemi di sicurezza attivi e passivi.
Nel 1997, quindi sono 26 anni fa, comprai per 27 milioni una Honda Civic 1.4 da 90cv, nemmeno VTec, che non aveva nemmeno l'ABS..non aveva nulla di nulla, solo il condizionatore manuale.
Erano 14.000 euro di oggi.
Sono quasi concorde a sto punto con Campagnolo di non estendere nulla sulle fasce basse fino a quando i costi caleranno davvero...se lo faranno. E per me non lo faranno.
Non sono beni paragonabili su questo aspetto.
Le automobili, soprattutto le utilitarie, sono beni "necessari", le biciclette da corsa non lo sono.
Le biciclette di cui si tratta in questo Forum sono beni voluttuari il cui acquisto è indotto da motivazioni passionali, le quali sono del tutto irragionevoli.
I contenuti delle biciclette che qui vengono discusse, sia pure in assoluto tecnologicamente piuttosto rudimentali, sono enormemente sovraprestazionali rispetto agli utilizzatori che ne fanno uso, per tutti noi sarebbe largamente sufficiente una bicicletta che costa un decimo dei famigerati top di gamma, eppure i top di gamma si vendono lo stesso.
Sull'argomento "innovazione" vera o presunta, si ha tendenza a fare paragoni sempre attraverso il peso, ovvio, è il parametro più intuitivo di tutti, ma è anche il più sopravvalutato.
Una bicicletta che pesa un chilo in più in concreto cambia ben poco la vita di chi la usa, una che non ti spacca la schiena e i cui freni frenano invece la vita la cambia.
Ricordo quando, facendo notare presso il vecchio ciclista locale ai poveretti che stavano investendo un sacco di soldi per alleggerire di 50 gr i loro gruppi mediante trapanature a pioggia, che tale attività era sostanzialmente inutile, venivo zittito con un sorrisetto che significava "zitto pivello che ne vuoi sapere tu di queste cose".
Beata ignoranza.
Come già scritto da altri utenti, se ci piacciono le biciclette vecchie, basta tenersele, non vi è nessun obbligo di comprare biciclette nuove spendendo delle fortune e poi stare qui a lamertarsene.
Del resto come esistono biciclette da 15.000 Euro, esistono biciclette da 1.500 Euro. Come esistono automobili da 15.000 Euro ne esistono da 150.000 e più.
Non ho mai sentito lamentarsi del prezzo qualcuno che avesse appena comprato una automobile da 150.000 Euro.
Ancora meno uno che ne avesse comprata una da 1.500.000 di Euro.