News Campagnolo lancia il nuovo gruppo Super Record Wireless

  • Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per bruciare le calorie prima che si trasformino in adipe: la
    Winter Cup edizione Feste! (clicca qui).

harlos

Pignone
23 Giugno 2009
230
53
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colnago master ol. record + paletti meteor record 1988 + leonino record 1977+ SCAPIN S8+COLNAGO EPS
No, mettere assieme corone e lunghezza di pedivella non ha senso

Le pedivelle hanno la loro influenza su come si crea potenza( più forza o più velocità)

Le corone hanno la loro influenza solo sul rapporto di trasmissione, ovvio che se metti lo stesso pignone con 50 e 53 cambiano le rpm e quindi il modo di fare potenza ma a pari rapporto di trasmissione le differenze tra dimensioni della corona sono infinitesimali
Si, invece, parlo di forza applicata al pedale, non di potenza che rimane la stessa. In sintesi stiamo parlando di una leva di secondo genere (schiaccianoci).
 
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harlos

Pignone
23 Giugno 2009
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colnago master ol. record + paletti meteor record 1988 + leonino record 1977+ SCAPIN S8+COLNAGO EPS
Certo, se aumenti i watt aumenti la pressione sulle parti a contatto e/o la velocità con cui queste scorrono fra di loro.

In entrambi i casi aumenta la potenza dispersa nell'attrito (la forza di attrito è il prodotto della forza premente per il coefficiente di attrito).

Infatti trovi spesso scritto che la catena disperde tipicamente dall'1 al 5% (se non sbaglio) della potenza impressa ai pedali, a seconda delle condizioni della catena stessa, della sua lubrificazione, degli incroci, della dimensione di pignone e corona, ecc...)
è la forza che aumenta la pressione (forza del tiro catena) e non la potenza (watt) che tutt'altra storia
 

riky76

Scalatore
29 Aprile 2008
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riky76omnium.wordpress.com
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n+1
Ecco intendevo proprio questo.. il cambio è un gioiello
e tra l'altro arriva comodo al pignone da 29 (non in foto...)
Che freni usi per le gare di ciclocross? Sei riuscito a trovare dei canti della Campagnolo?
no, ho preso quelli da tutti ritenuti i migliori del mercato: gli Avid ultimate shorty, hanno pattini standard da strada (gli ultegra) ma frenano da dio, tengono le regolazioni e sono anche dignitosamente modulabili, li sto usando in questi giorni con ruote da strada e la frenata è solo leggermente più lunga dei record classici da strada (gli skeleton, gli ultimi non mi piacciono molto, esteticamente)
 
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harlos

Pignone
23 Giugno 2009
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colnago master ol. record + paletti meteor record 1988 + leonino record 1977+ SCAPIN S8+COLNAGO EPS
Ok , se vuoi fare il pignolo come dice l'articolo l'attrito è dato da due componenti:
  • la parte alta della catena ha un attrito che dipende dalla potenza indipendentemente dalla velocità di rotazione
  • la parte bassa ha un attrito che dipende solo dalla velocità di rotazione perchè la sua tensione è costante
  • in condizioni normali la tensione sulla parte superiore della catena è molto maggiore di quella sulla parte bassa e quindi la prima contribuisce al grosso dell'attrito
  • all'aumentare della velocità di rotazione la parte bassa della catena contribuisce maggiormente alla perdita di efficienza complessiva (e qui entrano in gioco i marginal gains delle pulegge oversize
Se leggi il tuo articolo l'efficienza può scendere anche all'80,9% quindi i watt persi a 300watt possono addirittura diventare 60. Ma comunque io intendevo un'altra cosa, che l'articolo non discute: il 5% di perdite alla trasmissione li raggiungi semplicemente con incroci estremi e con catena sporca o lubrificata male, è un attimo perdere 15w a 300w in questo caso.
dire che la "parte alta della catena ha un attrito che dipende dalla potenza indipendentemente dalla velocità di rotazione" è un ossimoro, per definizione la potenza dipende già dalla velocità
 
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Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
è la forza che aumenta la pressione (forza del tiro catena) e non la potenza (watt) che tutt'altra storia

dire che la "parte alta della catena ha un attrito che dipende dalla potenza indipendentemente dalla velocità di rotazione" è un ossimoro, per definizione la potenza dipende già dalla velocità
Forse mi sono spiegato male

Sul primo punto:
-la potenza dispersa in attrito nella catena è in prima approssimazione (ovvero trascurando l'effetto della parte bassa della catena, che ha tiro costante) la stessa se la catena gira a velocità X con pressione/forza di tiro Y o a velocità 2X con pressione/forza di tiro Y/2, dal momento che la potenza dispersa è il prodotto di forza per velocità ed è quindi proporzionale alla potenza al pedale indipendentemente dalla velocità di rotazione (sempre in prima approssimazione

-non è un ossimoro, mantenere costantre la potenza indipendentemente dalla velcocità significa semplicemente che se aumenta la velocità deve diminuire la forza. Questo è quello che fai quando cambi rapporti spingendo sempre alla stessa potenza. Alla fine della fiera la potenza che metti sul pedale si disperde in sole 3 potenze risultanti (attrito aerodinamico, resistenza al rotolamento e attrito della trasmissione)

Così è più chiaro?
 

harlos

Pignone
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Forse mi sono spiegato male

Sul primo punto:
-la potenza dispersa in attrito nella catena è in prima approssimazione (ovvero trascurando l'effetto della parte bassa della catena, che ha tiro costante) la stessa se la catena gira a velocità X con pressione/forza di tiro Y o a velocità 2X con pressione/forza di tiro Y/2, dal momento che la potenza dispersa è il prodotto di forza per velocità ed è quindi proporzionale alla potenza al pedale indipendentemente dalla velocità di rotazione (sempre in prima approssimazione

-non è un ossimoro, mantenere costantre la potenza indipendentemente dalla velcocità significa semplicemente che se aumenta la velocità deve diminuire la forza. Questo è quello che fai quando cambi rapporti spingendo sempre alla stessa potenza. Alla fine della fiera la potenza che metti sul pedale si disperde in sole 3 potenze risultanti (attrito aerodinamico, resistenza al rotolamento e attrito della trasmissione)

Così è più chiaro?
Sul primo punto avevo/ho capito l'esposizione; nella frase "parte alta della catena ha un attrito che dipende dalla potenza indipendentemente dalla velocità di rotazione", dire che l'attrito dipende dalla potenza equivale a dire che l'attrito varia al variare della potenza, e son d'accordo, ma a questo punto varia anche la velocità cui è una componente della potenza, detta così è difficile capire cosa dipende e da chi, forse era meglio parlare di forza vs velocita?
Nel secondo punto si sta dicendo un'altra cosa, correttissima tra l'altro.
A parte il mio pistolotto, ho capito cosa vuoi dire e sono perfettamente d'accordo.
 

harlos

Pignone
23 Giugno 2009
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colnago master ol. record + paletti meteor record 1988 + leonino record 1977+ SCAPIN S8+COLNAGO EPS
Si, ma La tensione sulla catena dipende unicamente dalla forza impressa del ciclista e dalla corona usata, non dal rapporto.
se pedali il 36/11 in pianura (si fa per dire) spingendo 30kg con il piede, o in salita spingendo i soliti 30kg con il piede su un 36/28 la tensione è la stessa. cambia solo la velocità della catena.
Le corone piccole si usurano prima perché i denti devono passare più volte nelle maglie della catena, poi l'usura dipende anche dall'utilizzo più o meno nervoso...
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Nessuna
No mettere assieme le due cose ha zero senso, se non per le congetture da ciclomaniaci
Non ti, e vi, sto a raccontare come alle superiori ci finivano nel registro i voti di fisica, ma se per un attimo pensiamo alla pedalata in maniera statica e consideriamo un punto preciso, come per esempio pedivella a ore 3, allora si può intravvedere il perché dell’argomento della leva di secondo genere. E parlo di intravvedere perché anche in questa situazione irrealistica, se il vettore di forza è perpendicolare alla pedivella, già abbiamo che la resistenza non è parallela al vettore di forza, perché la catena, ovviamente, ingaggia la corona almeno già a ore dodici.
Se poi ci mettiamo che la pedalata è un gesto dinamico, beh ecco, io a questo punto lascio stare qualsiasi tentativo di quantificare l’eventuale impatto della grandezza delle corone sulla forza applicata (a parità di rapporto di trasmissione e potenza erogata)
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
17.598
25.991
Brescia
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Non ti, e vi, sto a raccontare come alle superiori ci finivano nel registro i voti di fisica, ma se per un attimo pensiamo alla pedalata in maniera statica e consideriamo un punto preciso, come per esempio pedivella a ore 3, allora si può intravvedere il perché dell’argomento della leva di secondo genere. E parlo di intravvedere perché anche in questa situazione irrealistica, se il vettore di forza è perpendicolare alla pedivella, già abbiamo che la resistenza non è perpendicolare al vettore di forza, perché la catena, ovviamente, ingaggia la corona almeno a ore dodici.
Ecco, se poi ci mettiamo che la pedalata è un gesto dinamico, beh ecco, io a questo punto lascio stare qualsiasi tentativo di quantificare l’eventuale impatto della grandezza delle corone sulla forza applicata (a parità di rapporto di trasmissione e potenza erogata)
Se quelle sono le condizioni la risposta è zero

Pari potenza e pari rapporto di trasmissione implica stesse rpm e stessa coppia, stessa coppia uguale stessa forza su pedivella
 

4x16

Ammiraglia
21 Marzo 2010
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Rovigo
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
certamente!

Infatti quello che dice è in sintonia con quello che ho detto: a parità di sviluppo, bisogna applicare più forza nella combinazione 53-172,5 rispetto alla 50-175 poichè la differenza tra la lunghezza della leva di pedivella e quella del raggio di corona è più grande.
Sono convinto che il 99% di noi se non gli dicessero la misura delle pedivelle non distinguerebbe se sta pedalando su 2.5mm i più o in meno.......la differenza di fatica la sento perché su una ho il 53 e sull'altra il 50!!!!!!!!

Aggiungi che anche tra i pro ci sono quelli che sentono il mm di differenza e quelli che gli puoi anche mettere una pedivella da 170 anziché 175 e un attacco da 110 anziché 100 e pedalerebbero bene per 300km...,
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
23.016
2.856
ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
www.strava.com
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7 Tour de France consecutivi!
Gruppo interessante, anche se per me ci sono tre minus.
Primo la durata della batteria (sotto ai km 1000)
Secondo l’impossibilità di cambiare tra di loro le batterie (cambio e deragliatore)
Terzo l’eccessiva grandezza dei componenti per via delle batterie del deragliatore e cambio.
Il prezzo non l’ho citato perché oramai tutto ciò che è top nel mondo della Bdc ha prezzi esagerati, quindi è il linea con questo trend.
 
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pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
4.812
865
Provincia di Cuneo
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Settimia, la mula elettronica
Gruppo interessante, anche se per me ci sono tre minus.
Primo la durata della batteria (sotto ai km 1000)
Secondo l’impossibilità di cambiare tra di loro le batterie (cambio e deragliatore)
Terzo l’eccessiva grandezza dei componenti per via delle batterie del deragliatore e cambio.
Il prezzo non l’ho citato perché oramai tutto ciò che è top nel mondo della Bdc ha prezzi esagerati, quindi è il linea con questo trend.
In merito alla durata delle batterie, aspetterei riscontri reali.
Mi pare di aver capito che l'autonomia dichiarata sarebbe quella misurata nelle peggiori condizioni possibili di utilizzo.

Sugli altri due punti non posso che essere d'accordo.
 

cbr70

Scalatore
6 Giugno 2018
6.153
7.229
genova
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Specy
Si, invece, parlo di forza applicata al pedale, non di potenza che rimane la stessa. In sintesi stiamo parlando di una leva di secondo genere (schiaccianoci).
Lunghezza-pedivelle-FM.jpg e' un equilibrio: braccio resistente (= raggio corona) x forza resistente = braccio potenza (L pedivella) x forza portenza .
essendo i due bracci immodificabili se ad esempio si cambia la rapportatura del pignone per rispettare l'equilibrio diminuiscono le due forze (resistenza e potenza) quindi il discorso (e l'equilibiro) non cambia a presicndere dal rapporto del pignone . le due cose (diametro corona e lunghezza pedivella) sono correlate e ha senso metterle insieme in questo contesto di leve e a prescindere dal rapporto del pignone e quindi finale . ( se questo intendevi dire, concordo , ho letto molto velocemente e magari ho frainteso)
 
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andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
17.598
25.991
Brescia
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Vedi l'allegato 404304 e' un equilibrio: braccio resistente (= raggio corona) x forza resistente = braccio potenza (L pedivella) x forza portenza .
essendo i due bracci immodificabili se ad esempio si cambia la rapportatura del pignone per rispettare l'equilibrio diminuiscono le due forze (resistenza e potenza) quindi il discorso (e l'equilibiro) non cambia a presicndere dal rapporto del pignone . le due cose (diametro corona e lunghezza pedivella) sono correlate e ha senso metterle insieme in questo contesto di leve. ( se questo intendevi dire, concordo , ho letto molto velocemente e magari ho frainteso)
E quando le hai messe assieme in questo utilissimo modo che conclusioni vorresti trarre?
 

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