Sabato scorso, a cena, tra una chiacchera e l'altra un amico mi fa "Come va? Corri sempre?"
Gli rispondo che per una ventina di giorni mi tocca riposo assoluto per un fastidio al ginocchio destro.
Da lì, il discorso vira verso il triathlon. Eravamo in quattro (io, obiettivamente scarso triatleta, questo mio amico runner molto più veloce di me e altre due persone che giocano a tennis e ogni tanto si fanno la classica corsetta di 50/60 minuti per stare "in forma").
Quando esce fuori quello che faccio, (che significa allenarmi mediamente 7/8 ore a settimana), in loro è scattato un misto di invidia e ammirazione, ma non per i tempi che posso registrare in gara, quanto per la forza di volontà che ci metto nel non saltare una seduta, nell'incastrare impegni di lavoro ed esigenze familiari.
Per inciso, l'amico runner che ha tempi di gran lunga migliori rispetto ai miei, è stato quello che giustamente ha capito meglio cosa significa allenarsi.
Di per sé i tempi in gara hanno un valore relativo (a meno che non sei un professionista), quello che forse desta maggior ammirazione o sana invidia in chi non pratica questo sport è la forza mentale che abbiamo.
Poi è ovvio, che ognuno in cuor suo, sa dove e come può migliorare. Quindi, probabilmente, come scritto in precedenza, più che stabilire se l'IM è un' impresa (troppe variabili soggettive non aiutano a dare una risposta oggettivamente valida), bisognerebbe essere d'accordo sul fatto che essere IM non è da tutti.
A scanso di equivoci, non significa essere migliori di chi fa una sola disciplina, ognuno fa quello che più lo fa stare bene.
Gli rispondo che per una ventina di giorni mi tocca riposo assoluto per un fastidio al ginocchio destro.
Da lì, il discorso vira verso il triathlon. Eravamo in quattro (io, obiettivamente scarso triatleta, questo mio amico runner molto più veloce di me e altre due persone che giocano a tennis e ogni tanto si fanno la classica corsetta di 50/60 minuti per stare "in forma").
Quando esce fuori quello che faccio, (che significa allenarmi mediamente 7/8 ore a settimana), in loro è scattato un misto di invidia e ammirazione, ma non per i tempi che posso registrare in gara, quanto per la forza di volontà che ci metto nel non saltare una seduta, nell'incastrare impegni di lavoro ed esigenze familiari.
Per inciso, l'amico runner che ha tempi di gran lunga migliori rispetto ai miei, è stato quello che giustamente ha capito meglio cosa significa allenarsi.
Di per sé i tempi in gara hanno un valore relativo (a meno che non sei un professionista), quello che forse desta maggior ammirazione o sana invidia in chi non pratica questo sport è la forza mentale che abbiamo.
Poi è ovvio, che ognuno in cuor suo, sa dove e come può migliorare. Quindi, probabilmente, come scritto in precedenza, più che stabilire se l'IM è un' impresa (troppe variabili soggettive non aiutano a dare una risposta oggettivamente valida), bisognerebbe essere d'accordo sul fatto che essere IM non è da tutti.
A scanso di equivoci, non significa essere migliori di chi fa una sola disciplina, ognuno fa quello che più lo fa stare bene.