Ciclismo e Running

red.hell

Apprendista Velocista
6 Giugno 2013
1.295
769
Visita sito
Bici
Wilier Izoard XP 2013
io sono un neofita ma sarei per la seconda ipotesi...quando ho iniziato io lo scorso anno ho fatto 2-3 corse alternando 5-6' di corsa a 2-3' di passo, poi 2-3 corse con 7-8' di corsa e 2-3' di passo, poi ho iniziato a guardare i km e ad ogni corsa facevo 1km in più di corsa consecutiva e recupero di circa 500 metri facendo poi sempre lo stesso totale di 10km...

edit
ho riletto e non sono sicuro che si capisca :-P

quasi chiarissimo :mrgreen:

ho fatto di testa mia, e mi sa che ho sbagliato, infatti dovrò fermarmi un pochino...

volevo correre lunedì ma ho saltato, avevo un po' di raffreddore e ho preferito non rischiare. Mercoledì era il patrono e sono uscito a correre un ora prima la sera, avevo in programma 7x6' con 1' di cammino ma ho fatto 8x6', con quasi 11 km totali tra corsa, camminata di riscaldamento, recuperi e defaticamento. Dal giorno dopo dolore dietro il ginocchio estendendo la gamba, sull'attacco dei polpacci e un pochino all'interno, zona crociati

ho riprovato venerdì ma stesso risultato

adesso sto facendo impacchi col ghiaccio e finchè non passa non riprovo
 
  • Mi piace
Reactions: Petgold969

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
14.291
19.571
43
modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
Visita sito
Bici
(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
quasi chiarissimo :mrgreen:

ho fatto di testa mia, e mi sa che ho sbagliato, infatti dovrò fermarmi un pochino...

volevo correre lunedì ma ho saltato, avevo un po' di raffreddore e ho preferito non rischiare. Mercoledì era il patrono e sono uscito a correre un ora prima la sera, avevo in programma 7x6' con 1' di cammino ma ho fatto 8x6', con quasi 11 km totali tra corsa, camminata di riscaldamento, recuperi e defaticamento. Dal giorno dopo dolore dietro il ginocchio estendendo la gamba, sull'attacco dei polpacci e un pochino all'interno, zona crociati

ho riprovato venerdì ma stesso risultato

adesso sto facendo impacchi col ghiaccio e finchè non passa non riprovo

Consigli spassionati (poi, i più esperti, sicramente, ti sapranno indicare ancora meglio)
1) vai in un centro apposito, dove, fanno analisi del tuo tipo di corsa e ti sappiano indicare le scarpe più adatte a te
2) fare stretching, ma tanto stretching
io, che sia corsa lenta lunga, che siano ripetute, che sia una gara, almeno 10-15 minuti pre corsa, lo faccio sempre. Che poi, stretching non è il termine giusto. Su internet ne trovi a bizzeffe di esercizi "preparatori" per una corsa. In base alla corsa da fare, fai determinati esercizi
E, cominciare, con calma.
Dopo l'infortunio post maratona, io, ripresi a correre quasi da zero. Le prime uscite erano 1km corsetta 500 mt camminata, per un massimo di 6-7 km
Non bisogna mai esagerare subito con la corsa, Ci vuole calma e pazienza
 

red.hell

Apprendista Velocista
6 Giugno 2013
1.295
769
Visita sito
Bici
Wilier Izoard XP 2013
Consigli spassionati (poi, i più esperti, sicramente, ti sapranno indicare ancora meglio)
1) vai in un centro apposito, dove, fanno analisi del tuo tipo di corsa e ti sappiano indicare le scarpe più adatte a te
2) fare stretching, ma tanto stretching
io, che sia corsa lenta lunga, che siano ripetute, che sia una gara, almeno 10-15 minuti pre corsa, lo faccio sempre. Che poi, stretching non è il termine giusto. Su internet ne trovi a bizzeffe di esercizi "preparatori" per una corsa. In base alla corsa da fare, fai determinati esercizi
E, cominciare, con calma.
Dopo l'infortunio post maratona, io, ripresi a correre quasi da zero. Le prime uscite erano 1km corsetta 500 mt camminata, per un massimo di 6-7 km
Non bisogna mai esagerare subito con la corsa, Ci vuole calma e pazienza

Grazie per il riscontro.

1- purtroppo non c'è un centro del genere nella mia città, magari trovo qualcosa a 50-60 km. Sono comunque andato nel negozio dove il titolare è considerato un riferimento di zona, per la sua esperienza nella corsa. Ho delle saucony guide 16.
2- ne faccio sempre tanto. Prima di un uscita almeno 10 min tra statico e dinamico. I primi 10 min di uscita faccio camminata veloce ed esercizi tipo scalci sia davanti che dietro sia corsa laterale. Quando finisco foam roller e altro stretching.

Pensavo di essere partito con calma, ma non sufficiente.

Purtroppo il ciclismo frega, perché parti con muscolatura e cuore molto allenato
 
Ultima modifica:

camoscio d'oro

Apprendista Scalatore
4 Novembre 2010
1.895
140
36
Pontedellolio (PC)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima Comp
In genere si dice che lo sforzo su tapis roulant è superiore a strada, quindi in realta’ dovresti metterci una velocita’ piu’ bassa. Poi penso dipenda anche da quanto è preciso l’odometro del tapis
In passato avevo provato ad approfondire questo argomento e in realtà sembrerebbe il contrario.
In questo articolo
[Physiological responses during intermittent running exercise differ between outdoor
and treadmill running [ Panascì Marco1, Lepers Romuald2, La Torre Antonio3, Bonato Matteo3, Assadi Hervè] pubblicato sul giornale Applied Physiology, Nutrition, and Metabolism il 17/05/2017]
si sottoponeva un gruppo di 15 ventenni maschi a degli allenamenti HIT, 15 minuti frazionati (30" alla velocità MAV e 30" di recupero passivo), questo sia in pista sia su treadmill motorizzato all'1% di pendenza, mentre solo per il treadmill si è anche introdotto una variante dell'esercizio in cui i 30" intensi erano fatti a MAV+15%.
Si è visto che la risposta fisiologica e lo sforzo percepito erano più bassi durante il 30/30 su treadmill rispetto a quello su strada (la richiesta di ossigeno sul rullo era del 6,3% inferiore rispetto all'altra) e che per avere risultati equiparabili bisognava aumentare la velocità del rullo del 15% .
Cmq...ultimamente si vedono diversi mezzofondisti di vertice inserire questo strumento nella loro programmazione,
Jakob Ingebrigtsen tra tutti, utilizzandolo anche per sedute intense perché sotto certi aspetti i traumi sono minori. Tuttavia ci sono anche le contropartite, anzitutto i rischi di infortunio non sono azzerati, diminuiscono da una parte ma aumentano in altre (soprattutto nel distretto piede-caviglia) e poi i test elettromiografici hanno evidenziato un impegno muscolare non sovrapponibile a quello della corsa su strada, nel complesso a pari velocità si spinge di meno perchè c'è una minor attivazione di alcuni muscoli, ad esempio i muscoli dell'anca, perché in parte il treadmill spinge al posto nostro
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
7.849
7.142
Italia
Visita sito
Bici
Colnago V3Rs
In passato avevo provato ad approfondire questo argomento e in realtà sembrerebbe il contrario.
In questo articolo
[Physiological responses during intermittent running exercise differ between outdoor
and treadmill running [ Panascì Marco1, Lepers Romuald2, La Torre Antonio3, Bonato Matteo3, Assadi Hervè] pubblicato sul giornale Applied Physiology, Nutrition, and Metabolism il 17/05/2017]
si sottoponeva un gruppo di 15 ventenni maschi a degli allenamenti HIT, 15 minuti frazionati (30" alla velocità MAV e 30" di recupero passivo), questo sia in pista sia su treadmill motorizzato all'1% di pendenza, mentre solo per il treadmill si è anche introdotto una variante dell'esercizio in cui i 30" intensi erano fatti a MAV+15%.
Si è visto che la risposta fisiologica e lo sforzo percepito erano più bassi durante il 30/30 su treadmill rispetto a quello su strada (la richiesta di ossigeno sul rullo era del 6,3% inferiore rispetto all'altra) e che per avere risultati equiparabili bisognava aumentare la velocità del rullo del 15% .
Cmq...ultimamente si vedono diversi mezzofondisti di vertice inserire questo strumento nella loro programmazione,
Jakob Ingebrigtsen tra tutti, utilizzandolo anche per sedute intense perché sotto certi aspetti i traumi sono minori. Tuttavia ci sono anche le contropartite, anzitutto i rischi di infortunio non sono azzerati, diminuiscono da una parte ma aumentano in altre (soprattutto nel distretto piede-caviglia) e poi i test elettromiografici hanno evidenziato un impegno muscolare non sovrapponibile a quello della corsa su strada, nel complesso a pari velocità si spinge di meno perchè c'è una minor attivazione di alcuni muscoli, ad esempio i muscoli dell'anca, perché in parte il treadmill spinge al posto nostro
Ok io non ho queste evidenze, so solo che quando mi facevo seguire da un preparatore per la corsa (marathon center a brescia) mi diceva che quando facevo allenamenti sul tapis dovevo ridurre durata e velocita’ per evitare sovraccarichi e infortuni
 

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
1.873
1.213
Piacenza
Visita sito
Bici
Carrera Estremo
Ok io non ho queste evidenze, so solo che quando mi facevo seguire da un preparatore per la corsa (marathon center a brescia) mi diceva che quando facevo allenamenti sul tapis dovevo ridurre durata e velocita’ per evitare sovraccarichi e infortuni
Anche il fisioterapista che conosco io, e di cui mi fido, mi mette spesso in guardia dai traumi del tapis roulant. Sinceramente non capisco il motivo, lui sostiene che continui a saltare sul posto, ma alla fine i tappeti sono ammortizzati. Su strada hai una superficie dura e spesso irregolare, cambi di pendenza, etc.
Inoltre, aggiungo io, se hai un problema su strada ti fermi ma devi comunque tornare a casa a piedi, se ti fa male qualcosa sul tappeto basta schiacciare un bottone.
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
14.291
19.571
43
modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
Visita sito
Bici
(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Anche il fisioterapista che conosco io, e di cui mi fido, mi mette spesso in guardia dai traumi del tapis roulant. Sinceramente non capisco il motivo, lui sostiene che continui a saltare sul posto, ma alla fine i tappeti sono ammortizzati. Su strada hai una superficie dura e spesso irregolare, cambi di pendenza, etc.
Inoltre, aggiungo io, se hai un problema su strada ti fermi ma devi comunque tornare a casa a piedi, se ti fa male qualcosa sul tappeto basta schiacciare un bottone.

Io, il tapis roulant l'ho usato una paio di volte l'inverno scorso, e, tra le altre cose, lo trovo molto comodo, almeno nel mio caso, per le ripetute
Metto il passo al km, e da quello non cambio. Su strada, avendo anche uno smartwatch molto basico, è un gran casino per me. Corri, poi ogni 3x2 guardo l'orologio, poi però non prende subito la variazione di velocità.....
 
  • Mi piace
Reactions: Lorenzocrisi

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
1.873
1.213
Piacenza
Visita sito
Bici
Carrera Estremo
Io, il tapis roulant l'ho usato una paio di volte l'inverno scorso, e, tra le altre cose, lo trovo molto comodo, almeno nel mio caso, per le ripetute
Metto il passo al km, e da quello non cambio. Su strada, avendo anche uno smartwatch molto basico, è un gran casino per me. Corri, poi ogni 3x2 guardo l'orologio, poi però non prende subito la variazione di velocità.....
Quello è uno dei motivi per il quale l'ho preso l'anno scorso. Non ho un posto dove correre senza essere in mezzo alle macchine, nessuna ciclopedonale, niente. Abito in collina e quindi non ho neanche posti super pianeggianti in cui stabilire un ritmo medio che abbia senso. Oltre al fatto che posso allenarmi a qualsiasi ora e con qualsiasi meteo.
 

camoscio d'oro

Apprendista Scalatore
4 Novembre 2010
1.895
140
36
Pontedellolio (PC)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima Comp
Anche il fisioterapista che conosco io, e di cui mi fido, mi mette spesso in guardia dai traumi del tapis roulant. Sinceramente non capisco il motivo, lui sostiene che continui a saltare sul posto, ma alla fine i tappeti sono ammortizzati. Su strada hai una superficie dura e spesso irregolare, cambi di pendenza, etc.
Inoltre, aggiungo io, se hai un problema su strada ti fermi ma devi comunque tornare a casa a piedi, se ti fa male qualcosa sul tappeto basta schiacciare un bottone.
Non mi sentirei di dire che è una attività traumatica tanto quanto la corsa su strada però diciamo che anch'essa può non essere assente da effetti collaterali perché come detto piede, caviglie e tutto quanto ci sta attorno sono sollecitati. Poi è vero, la superficie è sicuramente più morbida dell'asfalto ma è anche meno stabile, ragione per cui per il tapis vengono consigliate scarpe che non esasperino la pronazione naturale del piede.
 

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
1.873
1.213
Piacenza
Visita sito
Bici
Carrera Estremo
Non mi sentirei di dire che è una attività traumatica tanto quanto la corsa su strada però diciamo che anch'essa può non essere assente da effetti collaterali perché come detto piede, caviglie e tutto quanto ci sta attorno sono sollecitati. Poi è vero, la superficie è sicuramente più morbida dell'asfalto ma è anche meno stabile, ragione per cui per il tapis vengono consigliate scarpe che non esasperino la pronazione naturale del piede.
Non sapevo questo, io ho sempre usato scarpe neutre, sul tapis scarpe poco ammortizzate. Grazie per la spiegazione.
 

camoscio d'oro

Apprendista Scalatore
4 Novembre 2010
1.895
140
36
Pontedellolio (PC)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima Comp
Bhe insomma...non voglio insistere e d'altra parte ci possono essere diversi contesti in cui utilizzare questo strumento ha senso ma in un caso siamo noi a muoverci su di una superficie fissa, nell'altro è questa a scorrere sotto di noi che stiamo fissi, qualche differenza deve pur esserci.
 
  • Mi piace
Reactions: Lorenzocrisi

Moonalf

Pedivella
31 Maggio 2022
406
571
52
Brescia
Visita sito
Bici
Dotti Competition DedaZeroUno 10v,Tarmac SL7 Sport
io di running non voglio piu' saperne,dopo l'ultima storta di caviglia(per colpa mia che non ho guardato dove mettevo il piede) :== ,lo odiooooooo,odio la corsa e mi rivedo sempre la scena,il mio piede che si piega come un mashmallow all'interno e poi ritorna al suo posto,un gonfiore una zoppia e dolori che mai in 52 anni avevo provato....quindi running vafanculoooo...
 

red.hell

Apprendista Velocista
6 Giugno 2013
1.295
769
Visita sito
Bici
Wilier Izoard XP 2013
  • Mi piace
Reactions: TS91

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
8.221
3.052
Visita sito
Dovrei capire se riesco a farla stimare al mio forerunner 55
Se non rileva di suo le dinamiche di corsa, ovvero i dati di oscillazione verticale, contatto con il suolo, etc. non lo fa. Devi acquistare il sensore Garmin pod a parte (sempre che sia abbinabile al 55).

Altrimenti scaricare da Connect IQ un campo dati compatibile con il 55 che lo faccia senza sensori praticamente stimando l’eventuale potenza con i dati che ha: velocità, pendenza/altitudine, lunghezza passo, cadenza, forse anche frequenza cardiaca, sicuramente il peso e l’altezza. Provato con il mio ex Garmin 645 e funzionava, poi non so quanto fossero attendibili i valori che vedevo, non avendo confronti. L’unica cosa è che avendo il misuratore di potenza sulla bici, con valori più realistici, confrontando la potenza e la frequenza cardiaca spesso mi ritrovavo nei valori, quindi presumevo che il mio corpo impiegasse la stessa potenza quando impegnato sulle stesse frequenze (ma in realtà già di mio so che ho valori diversi di bpm tra running e bici, e quindi il confronto era comunque un po’ falsato). La cosa certa è che le misurazioni dei valori più alti tendevano a coincidere (quando spingevo oltre 250w per intenderci), mentre sui valori bassi le cose sembravano poco attendibili.

L’ideatore del campo che ho usato poi lo diceva, che se avessi abbinato un dispositivo tipo foot pod con le sue misurazioni aggiuntive, avrebbe potuto offrire valori migliori e più plausibili.

Invece del pod ho preso direttamente un Fenix 7 così la stima di potenza ora la fa il Garmin ad ogni corsa tenendo conto anche dei dati del vento. I valori che vedo ora sono diversi da quelli del campo calcolato ConnectIQ che è runpowermodel - wrist based etc. che scrive anche il report dei dati di potenza sulla scheda della corsa in Garmin Connect, ma non ho termini per dire chi dei due ci vada più vicino.

Sicuramente se mi baso sull’immagine allegata sotto il Fenix sovrastima, ma è vero anche che questo modello è ciò da cui è partito chi ha creato la formula del campo ConnectIQ, quindi per forza ha fatto in modo che coincidano. Il discorso è complesso, come per la bici probabilmente avere delle stime non è sufficiente, ci vuole un sensore che rilevi la potenza con una percentuale di errore del 2-3%, e già questo sarebbe un dato da valutare. Da parte mia anche se l’orologio lo propone non lo uso, tant’è che negli allenamenti che mi suggerisce Garmin, quelli di corsa si basano sempre sul passo al km, mentre quelli di bici sulla potenza. Non so se sia per impostazione predefinita, e qualcosa di vero c’è perché la vedo difficile chiedere ripetute in salita basandosi sulla velocità, senza sapere la pendenza della salita che farò: quindi la potenza ha un suo perché, mentre le ripetute di corsa sono in pianura e quindi inutile formalizzarle con valori di potenza.

IMG_1254.png
 
  • Mi piace
Reactions: TS91

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
7.849
7.142
Italia
Visita sito
Bici
Colnago V3Rs
Se non rileva di suo le dinamiche di corsa, ovvero i dati di oscillazione verticale, contatto con il suolo, etc. non lo fa. Devi acquistare il sensore Garmin pod a parte (sempre che sia abbinabile al 55).

Altrimenti scaricare da Connect IQ un campo dati compatibile con il 55 che lo faccia senza sensori praticamente stimando l’eventuale potenza con i dati che ha: velocità, pendenza/altitudine, lunghezza passo, cadenza, forse anche frequenza cardiaca, sicuramente il peso e l’altezza. Provato con il mio ex Garmin 645 e funzionava, poi non so quanto fossero attendibili i valori che vedevo, non avendo confronti. L’unica cosa è che avendo il misuratore di potenza sulla bici, con valori più realistici, confrontando la potenza e la frequenza cardiaca spesso mi ritrovavo nei valori, quindi presumevo che il mio corpo impiegasse la stessa potenza quando impegnato sulle stesse frequenze (ma in realtà già di mio so che ho valori diversi di bpm tra running e bici, e quindi il confronto era comunque un po’ falsato). La cosa certa è che le misurazioni dei valori più alti tendevano a coincidere (quando spingevo oltre 250w per intenderci), mentre sui valori bassi le cose sembravano poco attendibili.

L’ideatore del campo che ho usato poi lo diceva, che se avessi abbinato un dispositivo tipo foot pod con le sue misurazioni aggiuntive, avrebbe potuto offrire valori migliori e più plausibili.

Invece del pod ho preso direttamente un Fenix 7 così la stima di potenza ora la fa il Garmin ad ogni corsa tenendo conto anche dei dati del vento. I valori che vedo ora sono diversi da quelli del campo calcolato ConnectIQ che è runpowermodel - wrist based etc. che scrive anche il report dei dati di potenza sulla scheda della corsa in Garmin Connect, ma non ho termini per dire chi dei due ci vada più vicino.

Sicuramente se mi baso sull’immagine allegata sotto il Fenix sovrastima, ma è vero anche che questo modello è ciò da cui è partito chi ha creato la formula del campo ConnectIQ, quindi per forza ha fatto in modo che coincidano. Il discorso è complesso, come per la bici probabilmente avere delle stime non è sufficiente, ci vuole un sensore che rilevi la potenza con una percentuale di errore del 2-3%, e già questo sarebbe un dato da valutare. Da parte mia anche se l’orologio lo propone non lo uso, tant’è che negli allenamenti che mi suggerisce Garmin, quelli di corsa si basano sempre sul passo al km, mentre quelli di bici sulla potenza. Non so se sia per impostazione predefinita, e qualcosa di vero c’è perché la vedo difficile chiedere ripetute in salita basandosi sulla velocità, senza sapere la pendenza della salita che farò: quindi la potenza ha un suo perché, mentre le ripetute di corsa sono in pianura e quindi inutile formalizzarle con valori di potenza.

Vedi l'allegato 470629
Io ho sperimentato con la potenza nella corsa quando correvo, comprai il sensore stryd appena usci’ (lo ho ancora) e la fascia garmin con la stima della potenza.

La mia conclusione è che la potenza nella corsa, intesa come ricerca di un valore assoluto corretto di potenza espressa, non è affidabile, comunque non si avvicina assolutamente alla precisione che si ha nel ciclismo.

Il fattore fomdamentale è che mentre nel ciclismo si puo’ misurare la potenza impressa sui pedali, nella corsa non si puo’ misurare la potenza che ci fa “avanzare”, che non è solo quella messa sui piedi a terra (e che comunque non è nemmeno essa misurabile), ma è tutto il corpo che si muove mentre corriamo. Quello che viene fuori è un valore molto approssimativo, e che sembra molto piu’ alto di quello restituito da un Pm in bici, a parita’ di sforzo percepito.

Tuttavia se prendiamo il valore come relativo, in un contesto di corsa non in piano, con saliscendi, il PM puo’ aiutare a mantenere lo sforzo costante, regolando l’andatura, e a non bruciare energie preziose. Inoltre un sensore come stryd è precisissimo nel misurare il passo istantaneo e puo’ aiutare molto quando si fanno ripetute brevi.
 

camoscio d'oro

Apprendista Scalatore
4 Novembre 2010
1.895
140
36
Pontedellolio (PC)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima Comp
Concordo, lessi il libro di Vance, tutto bello ma ad oggi gli strumenti a disposizione sono lontani dall'essere affidabili e infatti anche a livello professionistico non vengono usati. Finché si corre in piano (in pista manco ne parliamo) il passo al km è ancora il parametro di riferimento. Come già stato detto, la potenza oggi potrebbe avere una sua applicazione più ragionevole in contesti in cui sia impossibile fare lavori specifici in piano ma, per esempio, anche nel caso di trail running, so che uno strumento come stryd è alquanto inaffidabile nel seguire i costanti cambi di pendenza e ritmo, quindi anche in questo caso ci sono forti limitazioni
 
  • Mi piace
Reactions: Lumi

Classifica generale Winter Cup 2024