Ciclismo Femminile

bradipus

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Annemiek van Vleuten vince la penultima corsa della sua gloriosa carriera mettendo il sigillo al Tour of Scandinavia.
Non è servito il coraggioso attacco di Cecilie Uttrup Ludwig all'ultimo chilometro, che le vale la vittoria di tappa ma non è sufficiente, nonostante l'abbuono, a colmare il gap con la campionessa olandese, che mantiene la maglia per due secondi.
Alle spalle della danese, il podio di tappa è completato dalla solita Lorena Wiebes, che sprinta davanti ad Elisa Balsamo; secondo podio per l'azzurra in questa corsa, dopo il secondo posto nella prima frazione. Due le vittorie di tappa per la bionda leader della SD Worx.
Decisiva è stata la cronometro di ieri, vinta da Grace Brown, in cui Annemiek ha accumulato un vantaggio di quasi mezzo minuto sulla danese, alla quale non sono bastati gli abbuoni raccolti in corsa (due vittorie di tappa per lei). Terzo gradino del podio per Amber Kraak.
Si è purtroppo ritirata oggi Greta Marturano, che si stava comportando assai bene, con tre top 10 ed un terzo posto nella generale, fino alla crono.

Ora, ultimo atto per Annemiek al Simac Ladies Tour, gara olandese in cinque tappe più un prologo, dal 5 al 10 settembre prossimi.
 
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bradipus

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giovani promesse crescono con un record del mondo


tra l'altro è dello stesso paese di Marta Cavalli
Per Federica Venturelli se non sbaglio è un bis; mi pare abbia già centrato l'iride nell'insegnamento individuale ed in quello a squadre già lo scorso anno.
Ricordo poi che questa ragazza è arrivata quarta ai mondiali di ciclocross, quarta nella prova in linea a Glasgow e terza a crono negli stessi mondiali, sempre tra le U19.

Oro anche per Anita Baima nell'eliminazione (più l'argento nello scratch); la ragazza ha un dna di tutto rispetto, dato che il fratello della nonna è un certo Franco Balmamion...
 
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ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
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Stagione finita per Marianne Vos che si opera all'arteria iliaca: 10 settimane di stop.
Speriamo sia risolutiva: questa è stata forse la stagione peggiore per lei (se si esclude il 2015, quando praticamente non gareggiò), con sole due vittorie all'attivo, entrambe alla Vuelta.
Certo che se poi va a finire come PFP (sette maglie iridate dopo l'operazione), chi la tiene più Marianne? In bocca al lupo!
 
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Rientro alle corse per Zoe Backstedt, che pare non abbia ancora siglato per la prossima stagione con la 'nuova' EF, emanazione della squadra maschile (l'attuale EF-Tibco non ha nulla a che vedere con la squadra maschile, sponsor principale a parte); raggiungerà papà Magnus alla Canyon?
Fui facile profeta... da oggi Zoe Backstedt è un'atleta della Canyon / Sram, con un contratto fino al 31/8/2026.
 
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Realini al tour de l'Avenir
può puntare anche alla generale, ora 4a

Peccato per la crono, dove ha perso 1'18" da Niedermaier, anche se è andata meglio del previsto (quindicesima).
E peccato che non ci siano tappe con arrivo in salita: ieri in cima all'ultimo GPM aveva quasi un minuto e mezzo di vantaggio sulle più immediate inseguitrici (van Anrooij, Shackley e Niedermaier), le quali poi ne hanno recuperato metà sul falsopiano finale.
Oggi ultima tappa con il col des Saisies, Cormet de Roseland ed infine un colle di seconda categoria a tre chilometri dall'arrivo. Speriamo in un'impresa da parte di Gaia!
 

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Al Tour de l'Avenir Femmes l'impresa la fa invece Shirin van Anrooij, che va in fuga sul Cormet de Roseland con Gaia Realini, poi allo scollinamento scatta e se ne va in discesa, mentre la scalatrice abbruzzese viene raggiunta dalle più immediate inseguitrici.
All'arrivo la ragazza olandese, dopo una fuga solitaria di oltre trenta chilometri, trionfa con 2'20" sulla britannica Shackley e circa 3'30" sulla svizzera Petra Stiasny, rivelazione di giornata, e su Gaia, mentre la maglia gialla Antonia Niedermaier arriva ad oltre sei minuti.
La classifica finale vede quindi la vittoria della orange con 2'15" su Anna Shackley e 3'50" su una comunque bravissima Gaia Realini; a seguire Niedermaier, Stiasny e van Empel. Bene anche Gaia Masetti, tredicesima; Francesca Barale è 21ma, Eleonora Ciabocco 31ma, Cristina Tonetti 43ma.
Le vittorie di tappa sono andate ad Antonia Niedermaier (D), Linda Zanetti (CH), Fem van Empel (NL), Gaia Realini (I) e Shirin van Anrooij (NL).

Shirin van Anrooij si conferma come una delle più forti giovani della sua generazione, probabilmente la più completa, destinata forse a seguire le orme di Annemiek van Vleuten, avendo caratteristiche molto simili; a soli ventuno anni ha già un palmares invidiabile, non solo a livello giovanile ma assoluto, basti ricordare la bellissima vittoria di questa primavera al Trofeo Binda, il secondo posto alla Vuelta a Burgos, ed il terzo all'Amstel. Oltre ad essere una fortissima crossista, specialità in cui nell'ultima stagione, da elite, ha ottenuto cinque vittorie (di cui tre in CdM) ed altri undici podi.
 
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Elisa Balsamo, in volata, alla prima tappa del Simac Ledies Tour
foto finish su Lorena Wiebes
Brava Elisa, ritorno alla vittoria dopo il brutto incidente di qualche mese fa un UK (frattura della mandibola).
E davanti a Lorena Wiebes vale doppio: l'olandese è creciuta molto quest'anno ed ha fatto una grande stagione (undici vittorie), finora era riuscite a batterla in una volata per la vittoria solamente Kool, all'UAE Tour (non considerando le vittorie 'lasciate' alle compagne di squadra).

Cinque azzurre tra le prime dieci: quinta Maria Giulia Confalonieri, sesta Letizia Paternoster, ottava Chiara Consonni (vincitrice domenica al Groote Prijs Beerens), decima Ilaria Sanguineti, che ha tirato la volata ad Elisa.
 
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