Ciclismo Femminile
- Creatore Discussione 928w
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Però non ha squadra. l'Olanda può mandare all'attacco Vollering, AVV e volendo anche Vos e tenere la Wibes per la volata. La Kopecki non potrà seguire tutte da sola...
Si certo,ma comunque almeno tra le donne sara' un Mondiale di gambe,percui credo sara' piu' semplice controllare e far uscire i valori
Domani mondiale su strada per le ragazze junior, con un po' di 'stelline' del ciclocross, a partire dalla campionessa iridata di Hoogerheide, la canadese Isabella Holmgren (non ci sarà la gemella Ava, che fu seconda in quell'occasione). Poi la francese Gery (terza), la nostra Federica Venturelli (quarta), la belga van Sinaey (quinta), l'inglese Ferguson (sesta), l'olandese Molengraaf (che arrivò settima a causa di una foratura, dopo essere partita con i favori del pronostico) e la slovacca Chladonova (nona).
Tra le altre favorite, la britannica Sharp, la francese Bego, la belga Moors, la sedicenne olandese Fee Knaven (la più piccola tra le quattro figlie di Servais) con la compatriota van Velzen.
Federica Venturelli (che quest'anno ha un secondo posto al Fiandre di categoria ed una vittoria sulla Montée Jalabert, e che oltre al cross va forte anche in pista) ha delle buone possibilità di ben figurare assieme a Alice Bulegato, Eleonora La Bella, Marta Pavesi e Sara Piffer.
Tra le altre favorite, la britannica Sharp, la francese Bego, la belga Moors, la sedicenne olandese Fee Knaven (la più piccola tra le quattro figlie di Servais) con la compatriota van Velzen.
Federica Venturelli (che quest'anno ha un secondo posto al Fiandre di categoria ed una vittoria sulla Montée Jalabert, e che oltre al cross va forte anche in pista) ha delle buone possibilità di ben figurare assieme a Alice Bulegato, Eleonora La Bella, Marta Pavesi e Sara Piffer.
Alessia Vigilia alla FdJ per due anni dalla prossima stagione.
Bel salto di qualità per la vice campionessa del mondo a crono a Bergen tra le junior; arriva dopo una buona annata, con una vittoria in Croazia e diversi piazzamenti, tra cui un terzo posto in classifica generale al Tour de Bretagne.
Bel salto di qualità per la vice campionessa del mondo a crono a Bergen tra le junior; arriva dopo una buona annata, con una vittoria in Croazia e diversi piazzamenti, tra cui un terzo posto in classifica generale al Tour de Bretagne.
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L'Italia rompe il ghiaccio ai Mondiali con il bronzo paralimpico di Claudia Cretti nell'inseguimento.
Quella di questa ragazza è una storia che vale la pena di essere raccontata: al Giro Donne 2017, a soli ventun anni, Claudia fece una bruttissima caduta in discesa e rimase in coma per diverso tempo, rischiando di non farcela.
Dopo due operazioni alla testa e tre mesi in ospedale affrontò un lungo e difficile periodo di riabilitazione e di recupero.
Oggi è su un podio mondiale. Brava, bravissima Claudia.
https://www.fanpage.it/sport/ciclis...n-miracolo-esserci-in-coma-pensavo-alla-bici/
https://www.bresciatoday.it/sport/Claudia-Cretti.html
Quella di questa ragazza è una storia che vale la pena di essere raccontata: al Giro Donne 2017, a soli ventun anni, Claudia fece una bruttissima caduta in discesa e rimase in coma per diverso tempo, rischiando di non farcela.
Dopo due operazioni alla testa e tre mesi in ospedale affrontò un lungo e difficile periodo di riabilitazione e di recupero.
Oggi è su un podio mondiale. Brava, bravissima Claudia.
https://www.fanpage.it/sport/ciclis...n-miracolo-esserci-in-coma-pensavo-alla-bici/
https://www.bresciatoday.it/sport/Claudia-Cretti.html
Tornando ai mondiali, bravissima comunque Federica Venturelli, anche se la seconda medaglia di legno dell'anno (dopo quella di Hoogerheide) brucia non poco.
Purtroppo sono mancate le altre azzurre; ha vinto con pieno merito la francese Bego, supportata da una squadra fortissima, se continuano così, saranno le transalpine a rivestire il ruolo di anti-Olanda che hanno avuto le nostre ragazze per tanti anni.
A proposito delle Orange, fa sensazione la loro debacle collettiva: la prima al traguardo, Lauren Molengraaf (che era tra le favorite) è solo ventiduesima. Probabilmente hanno un problema di ricambio generazionale, già evidente nella stagione di ciclocross, dove alle spalle di Molengraaf non c'è ancora nessuna. Però hanno un vastissimo bacino di praticanti, e sicuramente nei prossimi anni emergeranno altre ragazze forti.
Quarto posto infine nel quartetto dell'inseguimento, in parte atteso visto che le due colonne portanti della squadra (Balsamo e Guazzini) sono rientrate da poco alle corse, in occasione del Tour, dopo i bruttissimi incidenti di qualche mese fa. La squadra comunque c'è, tocchiamo ferro per il prossimo anno che la sfortuna abbia smesso di accanirsi contro le nostre ragazze.
Purtroppo sono mancate le altre azzurre; ha vinto con pieno merito la francese Bego, supportata da una squadra fortissima, se continuano così, saranno le transalpine a rivestire il ruolo di anti-Olanda che hanno avuto le nostre ragazze per tanti anni.
A proposito delle Orange, fa sensazione la loro debacle collettiva: la prima al traguardo, Lauren Molengraaf (che era tra le favorite) è solo ventiduesima. Probabilmente hanno un problema di ricambio generazionale, già evidente nella stagione di ciclocross, dove alle spalle di Molengraaf non c'è ancora nessuna. Però hanno un vastissimo bacino di praticanti, e sicuramente nei prossimi anni emergeranno altre ragazze forti.
Quarto posto infine nel quartetto dell'inseguimento, in parte atteso visto che le due colonne portanti della squadra (Balsamo e Guazzini) sono rientrate da poco alle corse, in occasione del Tour, dopo i bruttissimi incidenti di qualche mese fa. La squadra comunque c'è, tocchiamo ferro per il prossimo anno che la sfortuna abbia smesso di accanirsi contro le nostre ragazze.
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Medaglia di legno anche per le ragazze del quartetto dell'inseguimento. Se la sono giocata con le francesi, sono arrivate dietro di 2-3 decimi.
Stratosferiche le inglesi, che hanno rifilato quasi 5 secondi alle neozelandesi in finale.
Stratosferiche le inglesi, che hanno rifilato quasi 5 secondi alle neozelandesi in finale.
Bronzo per Federica Venturelli nella cronometro U19; finalmente una (meritatissima) medaglia per la più promettente tra le nostre junior!
Prova superlativa di Dygert nella crono che infligge distacchi abissali a tutte su un percorso durissimo: 53 di media al T1, 50 al T2 spingendo rapporti lunghissimi. Chiuderà a 46 e spiccioli. Sono contento che sia sia ripresa dopo la terribile caduta del mondiale di Imola e una riabilitazione infinita.
Delle altre, si salva solo Grace Brown che recupera negli ultimi due intermedi gran parte del mezzo minuto che aveva al T2, di cui 20 s solo sullo strappo, ma chiude a 6 s.
Terza l'austriaca Schweinberger a oltre 1minuto.
Reusser ritirata prima del T2 probabilmente per i postumi della caduta, Vollering mai in gara.
Italiane: Vigilia finisce 24esima mentre Guazzini 32esima.
Niedermeier si aggiudica il titolo U23 davanti alla francese Kerbaol.
Incredibile Amber Neben che a 48 (quanrantotto) anni chiude ottava.
Delle altre, si salva solo Grace Brown che recupera negli ultimi due intermedi gran parte del mezzo minuto che aveva al T2, di cui 20 s solo sullo strappo, ma chiude a 6 s.
Terza l'austriaca Schweinberger a oltre 1minuto.
Reusser ritirata prima del T2 probabilmente per i postumi della caduta, Vollering mai in gara.
Italiane: Vigilia finisce 24esima mentre Guazzini 32esima.
Niedermeier si aggiudica il titolo U23 davanti alla francese Kerbaol.
Incredibile Amber Neben che a 48 (quanrantotto) anni chiude ottava.
A quanto pare ha avuto un problema psicologico e ha deciso di fermarsi poiché non aveva più voglia, anche se cosciente che non era una cosa bella da fare in quella situazione. Spero che non molli il ciclismo e torni a fare il chirurgo.
"Semplicemente non avevo più voglia" - RSI
Marlen Reusser ha così spiegato il suo ritiro durante la cronometro dei Mondiali
www.rsi.ch
Le gare d'addio di Annemiek:
Magari ci ripensa... ma non mi pare sia un percorso ideale per le sue caratteristiche.
Vedremo già dai primi giri del circuito, in ogni caso credo che la squadra arancio sarà tutta per Vollering e Wiebes.
Le gemelle canadesi Isabella ed Ava Holmgren, prima e seconda ai mondiali ciclocross U19 (la prima ottava nella prova su strada di categoria a Glasgow) e la britannica Izzy Sharp, seconda a cronometro a Glasgow sempre tra le U19, dal prossimo anno militeranno nella formazione sviluppo della Lidl-Trek.
Oggi, prima tappa del Tour of Scandinavia, con vittoria in volata di Lorena Wiebes su Elisa Balsamo; le due hanno agguantato proprio sul traguardo la fuggitiva Cecilie Ludwig. Quarta Soraya Paladin, decima Greta Marturano.
Rientro alle corse per Zoe Backstedt, che pare non abbia ancora siglato per la prossima stagione con la 'nuova' EF, emanazione della squadra maschile (l'attuale EF-Tibco non ha nulla a che vedere con la squadra maschile, sponsor principale a parte); raggiungerà papà Magnus alla Canyon?
Oggi, prima tappa del Tour of Scandinavia, con vittoria in volata di Lorena Wiebes su Elisa Balsamo; le due hanno agguantato proprio sul traguardo la fuggitiva Cecilie Ludwig. Quarta Soraya Paladin, decima Greta Marturano.
Rientro alle corse per Zoe Backstedt, che pare non abbia ancora siglato per la prossima stagione con la 'nuova' EF, emanazione della squadra maschile (l'attuale EF-Tibco non ha nulla a che vedere con la squadra maschile, sponsor principale a parte); raggiungerà papà Magnus alla Canyon?
Comincia domani a Saint Vallier (vicino a Valence) con una crono di 14km il Tour de l'Avenir femminile, riservato a squadre nazionali per ragazze U23.
Cinque tappe in totale, le ultime due di montagna (con passaggio sul Cormet de Roseland nell'ultima frazione), e parecchi nomi interessanti, a partire da quello di Gaia Realini.
La scalatrice abruzzese se la dovrà vedere con la compagna di team Shirin van Anrooij (migliore U23 del WT sia nel 2022 che quest'anno), la connazionale Fem van Empel (iridata nel ciclocross tra le elite), le francesi Cedrine Kerbaol (miglior giovane al TdF elite) ed Eglantine Rayer, le belghe Julie de Wilde e Marthe Goossens, la tedesca Antonia Niedermaier (vincitrice di una tappa al Giro), le elvetiche Noemi Ruegg e Linda Zanetti, le britanniche Anna Shackley e Elynor Backstedt, e l'australiana Neve Bradbury. Occhio anche a statunitensi, danesi, spagnole e lussemburghesi.
Squadra azzurra di buon livello, con Francesca Barale, Eleonora Ciabocco, Gaia Masetti, Francesca Pellegrini e Cristina Tonetti.
Cinque tappe in totale, le ultime due di montagna (con passaggio sul Cormet de Roseland nell'ultima frazione), e parecchi nomi interessanti, a partire da quello di Gaia Realini.
La scalatrice abruzzese se la dovrà vedere con la compagna di team Shirin van Anrooij (migliore U23 del WT sia nel 2022 che quest'anno), la connazionale Fem van Empel (iridata nel ciclocross tra le elite), le francesi Cedrine Kerbaol (miglior giovane al TdF elite) ed Eglantine Rayer, le belghe Julie de Wilde e Marthe Goossens, la tedesca Antonia Niedermaier (vincitrice di una tappa al Giro), le elvetiche Noemi Ruegg e Linda Zanetti, le britanniche Anna Shackley e Elynor Backstedt, e l'australiana Neve Bradbury. Occhio anche a statunitensi, danesi, spagnole e lussemburghesi.
Squadra azzurra di buon livello, con Francesca Barale, Eleonora Ciabocco, Gaia Masetti, Francesca Pellegrini e Cristina Tonetti.
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