Ciclisti over 50 (vol.3)

Jackenduro ha scritto:

Beh...secondo me i tempi morti sono importanti...sono il motivo per cui si tende ad andare più agili nelle salite dure in quanto i tempi di transizione si accorciano mantenendo la stessa potenza (si risparmia la forza aumentando gli rpm)

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Jackenduro ha scritto:

Comunque hai posto la domanda in maniera strana... sembrando che tu non volessi avere più (molti piu) rpm nelle salite dure rispetto alle salite medie invece ora che te lo hanno scritto sembra che la soluzione ti aggradi/ti convinca...

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golias ha scritto:

Io credo sia un problema di coppia motrice.. nel senso che ognuno di noi ha nella gambe una coppia che riesce a sviluppare in determinate circostanze (ricordando che la potenza è appunto la risultante tra coppia e giri -rpm-)
Quello che però non capisco e mi sfugge è il perchè anche se tenti di uscire da questa chiamiamola comfort zone non riesce, magari ci sarà un modo ma non ho letto nulla a riguardo.
Forse @jacknipper che a queste cose ci ha prestato attenzione qualcosa ne sa.

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Redbaron69 ha scritto:

50/32 50/34 ? forse ho capito male ma come fai a mettere il 50 e dietro il 32 od il 34 non hai un'incrocio pazzesco di catena? Io con il 50 arrivo massimo alla terzultima coona

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golias ha scritto:

Umh.. non ne sono convinto e per quel che ho letto-sentito è una questione di distensione-contrazione mitocondriale a livello muscolare e di conseguenza minor produzione di lattato.

Veramente a me pare di aver posto la domanda in modo corretto.. a parità di rpm (quindi è chiaro che per ottenerle su pendenze importanti vai di rapporto corto) e potenza.. perchè non ho la stessa "resistenza" fisica, questo di discosta parecchio dall'ottenere la stessa potenza su diverse pendenze variando le rpm.. questo secondo me ovviamente.

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loiety ha scritto:

C'è anche un'altra questione che potrEBBE influire. In realtà la geometria del sistema cambia in quanto la bici non è più orizzontale, posizione in cui sei più allenato. Cambia la posizione in sella, il giro della gamba, tutto. Non so numericamente quanto questo possa influire, ma a mio avviso può avere una qualche conseguenza.

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ab.normal62 ha scritto:

Posso chiederti quale? Lo avevo sulla vecchia bici, ma non l'ho rimesso sulla nuova, anche per motivi di budget, ma se ne trovassi uno economico, magari ci farei un pensiero.

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labboro ha scritto:

Ho preso il 4iiii su pedivella ,preso online perché il prezzo era allettante,(230 in versione Shimano 105) mi pare affidabile restituisce valori coerenti con quelli che vedevo sui rulli

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loiety ha scritto:

si scusa, 34 32 o 34 34

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golias ha scritto:

Veramente a me pare di aver posto la domanda in modo corretto.. a parità di rpm (quindi è chiaro che per ottenerle su pendenze importanti vai di rapporto corto) e potenza.. perchè non ho la stessa "resistenza" fisica, questo di discosta parecchio dall'ottenere la stessa potenza su diverse pendenze variando le rpm.. questo secondo me ovviamente.

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loiety ha scritto:

Su me stesso funziona abbastanza. Ma se guardi le gare pro, quando menano vanno a cadenze pazzesche, quando cedono mettono un rapporto più lungo. E se ci pensi, a cadenze più alte hai sicuramente la pedalata più uniforme. Il mito della spinta del rapportone da capogiro è un mito anni 90. Secondo me spingere il 50/32 o 50/34 non è una roba solo da chi è un po' più tondo come me, ma anche per chi di voi ne ha mille volte quello che ne ho io. Lo vedo sulle mie salite, in cui io psicologicamente mi tengo sempre un rapporto di riserva, e quelli che mi passano come se fossero moto sono sempre più agili di me. Peraltro il pedalare agile non è immediato, una cosa cui ci si deve abituare.

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labboro ha scritto:

A mio modo ti manca la forza per riuscire a fare girare il rapporto sulle pendenze dure (come a me ora ) , poi non è per voler sminuire ma sei sicuro del dato di potenza ? Mi pare di aver letto che sei magro e quei watt (350) sono molti da spingere anche solo per un km (2'30-3' almeno ).

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labboro ha scritto:

In ogni caso la situazione è strana perché sulle pendenze dure di norma si fanno più facilmente watt più alti per il discorso della gravità che ti fa stare sempre in spinta .

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golias ha scritto:

Si forse ho esagerato ma è anche una misura difficile da prendere per tot metri perchè ballerina.. diciamo cmq che grosso modo è quella.. il tutto fatto per prova eh.. quasi allo sfinimento, ma come dicevo mi riesce su pendenze medie ma non su pendenze importanti.. lì mi pianto quasi subito.. eppure lo sforzo (misurato appunto) dovrebbe essere lo stesso.

Si in genere fai più watt.. medi però.. non di punta.

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golias ha scritto:

Questa dei tempi morti della pedalata l'avrei da capire
Sta di fatto che il mio ragionamento è.. ma se riesco ad esprimere tot potenza per tot tempo in un tratto al 6-7 % perchè lo stesso non riesco a farlo ne in pianura ne tanto meno quando le pendenze sono oltre il 10 % ??
Potrebbe essere la componente psicologica (perchè se ci pensate vedere un drittone da 4-500 mt al 13 % un pò di ansia la mette )

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green dolphin ha scritto:

Ah quindi stiamo parlando di valori estrapolati dalla sola visualizzazione ad occhio...

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labboro ha scritto:

Visualizzi la potenza "diretta" ? io uso quella a 3", più stabile .

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Redbaron69 ha scritto:

...ammazza che arrivo a Torino, volatona.

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VADABRUT ha scritto:

Prima di cenare vorrei chiedere cosa succede dopo il chilometro al 7% a 350 watt ? C' è una continuazione della storia ? Un lieto fine ?

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