Questa dei tempi morti della pedalata l'avrei da capire
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Io credo sia un problema di coppia motrice.. nel senso che ognuno di noi ha nella gambe una coppia che riesce a sviluppare in determinate circostanze (ricordando che la potenza è appunto la risultante tra coppia e giri -rpm-)
Beato te che riesci a pedalare senza tempi morti...il PMS ed il PMI esistono mica li ho inventati io.....e quando la pedivella è nei pressi di tali punti non riesci ad imprimere la stessa Forza che riesci nella parte rimanente della rotazione anche se la risultante finale è sempre 350.Questa dei tempi morti della pedalata l'avrei da capire
Ma mica ho scritto questo.. ho detto che non capisco cosa centra dato che i tempi morti li hai-avresti sempre e cmq.. non cambia tra salita, pianura e/o discesa.
magari l'avevo già scritto, se provo a stare con un rapporto più leggero e fare più rpm, dopo poco in automatico ritorno alla cadenza che avevo col rapporto più duro e di conseguenza cala la velocità
Si accade anche a me nonostante ci sia stato un periodo che mi sono forzato ad aumentare le rpm in salita, tutti quelli con cui uscivo ai tempi mi dicevano che pedalavo troppo duro.. difatti ero poco sopra le 60 in salite al 8-9-10 %
In pratica mi stai dicendo che sarebbe più utile aumentare la cadenza (all'aumentare delle pendenza) per ottenere lo stesso wattaggio ?
Stando alle mille prove che ho fatto con il PM su una serie di salite di riferimento, è quello che capita a me. E più aumenta la pendenza, più il fenomeno si accentua.
Posso chiederti quale? Lo avevo sulla vecchia bici, ma non l'ho rimesso sulla nuova, anche per motivi di budget, ma se ne trovassi uno economico, magari ci farei un pensiero.
Su me stesso funziona abbastanza. Ma se guardi le gare pro, quando menano vanno a cadenze pazzesche, quando cedono mettono un rapporto più lungo. E se ci pensi, a cadenze più alte hai sicuramente la pedalata più uniforme. Il mito della spinta del rapportone da capogiro è un mito anni 90. Secondo me spingere il 50/32 o 50/34 non è una roba solo da chi è un po' più tondo come me, ma anche per chi di voi ne ha mille volte quello che ne ho io. Lo vedo sulle mie salite, in cui io psicologicamente mi tengo sempre un rapporto di riserva, e quelli che mi passano come se fossero moto sono sempre più agili di me. Peraltro il pedalare agile non è immediato, una cosa cui ci si deve abituare.
Salita fatta sabato scorso, decisamente dura , fatta come seconda , la prima è durata poco meno di un'ora quindi le gambe non erano freschissime, sarà per quello che la cadenza è più alta della prima che metto sotto
Era quello che cercavo di suggerire anche io: il problema è adeguare la cadenza alla pendenza, per poter sostenere uno sforzo mediamente prolungato. Se sbagli rapporto ottieni risultati diversi, o addirittura non riesci ad esprimere la potenza che vorresti nel lasso di tempo.
50/32 50/34 ? forse ho capito male ma come fai a mettere il 50 e dietro il 32 od il 34 non hai un'incrocio pazzesco di catena? Io con il 50 arrivo massimo alla terzultima coona
Si c'è e il rendimento non sarebbe l'ideale ma in genere si fa sugli strappi brevi che conosci perchè poi magari spiana.. ma è fattibile cmq, tant'è che io ho notato che a parità di sviluppo metrico usando il 50-22 la pedalata ti viene come più "piena" (ma di questo se ne è già discusso in molti thread del passato e difficile capire bene il perchè)
Beh...secondo me i tempi morti sono importanti...sono il motivo per cui si tende ad andare più agili nelle salite dure in quanto i tempi di transizione si accorciano mantenendo la stessa potenza (si risparmia la forza aumentando gli rpm)
