Davide Rebellin travolto ed ucciso da un camion

marco

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In molti posti cmq c'è proprio la pista ciclabile separata dalla strada e asfaltata, quello fa la differenza

fa la differenza la mentalità. Mallorca vive di turismo, soprattutto sportivo nel fuoristagione. Lo sanno, e non si mettono a trattare a pesci in faccia i loro ospiti che pedalano. Vai a Riva del Garda, che vive di turismo tale quale, e avrai solo gente incazzata con i ciclisti che intralciano le strade, secondo loro. Il bike festival di inizio maggio ne è un esempio lampante. La situazione è migliorata quando gli isterici al volante si sono trovati la strada bloccata per 3 giorni per l'evento, e hanno preso la circonvallazione.
I soldi dell'indotto non gli fanno schifo, i 2 minuti persi in macchina invece sì.
 

opino1

Gregario
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francesco moser anni 80, specialized aethos
Secondo me una probabile soluzione è dotarsi tutti di GoPro e simili in modo tale da avere prove delle infrazioni e denunciare . Però dall'altra parte ci dovrebbe essere una legge che legalizza questa procedura...non so se mi sono spiegato
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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Il limite a 30km/h in città, badabene, ho detto in città, potrebbe invece disincentivare l'utilizzo dell'auto a favore della mobilità alternativa(e non parlo solo di bici, ma anche di mezzi pubblici, ecc).
Se aumentano però le bici, aumentano gli automobilisti/ciclisti, quindi il rispetto, e viene rivista la viabilità a favore dei mezzi di trasporto "deboli".
Fuori città invece massimo ai 70, salvo tangenziali 90.
Io farei così.
La gente deve imparare che se ha fretta, deve partire prima non accelerare di più.

il cartello con il limite non serve a niente. La velocità si limita con le infrastrutture, dissuasori, panettoni, strettoie. La lobby auto ovviamente farà di tutto per impedire tutto questo. Se l'auto diventa un mezzo "lento", poi ne vendono molte di meno.
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Da pedone, ciclista e automobilista (37 anni di patente) sottoscrivo e condivido tutto!
Però a mio modestissimo parere tanto il limite dei 50 quanto quello ancor più restrittivo dei 30 km/h nei centri abitati è irrealistico, pretestuoso ed ingiustamente vessatorio (a 30 persino come ciclista!). Andrebbe adattato e contestualizzato alle specifiche realtà viabilistiche: è ovvio che in una strada stretta e tortuosa nessuno si sogna di andare a più di 10/15km/h, ma ove le condizioni lo consentono si vada, aiuterebbe tanto anche a fluidificare il traffico congestionato delle nostre città! Se fossi io il legislatore innalzerei il limite di 50 a 60 o 70 ed il 30 a 40 o 50, anche perché il tachimetro mente sempre per eccesso.
Vero (anche se la mortalità per il pedone investito a 50 all'ora è del 90%, ovvero morte certa) ma in ogni caso nessuno fa controlli per cui possono piantare tutti i cartelli che vogliono.
Il 14 a cento metri dal mio ufficio è morto un 62 enne in bici ucciso da un'auto. Il 15 altro morto a Trieste, due figlie.
Quando vengo in ufficio in bici i miei nemici sono gli autobus. Delle corsie riservate a autobus e bici se stai a destra ti sfiorano senza rallentare. Quindi o li faccio impazzire stando in mezzo alla strada oppure cambio strada s faccio su e giù dai marciapiedi
 
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troll onesto con poche idee
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Bisogna partire dalle scuole guida, è da stamattina che lo dico, l'ho sempre detto, e forse tra un quarantennio avremo meno ciclisti morti sulle strade. Nel frattempo fare come in Spagna, multe salate e 6 punti, dico 6 punti sulla patente, per mancato rispetto di 1.5 metri durante il sorpasso. Inoltre, un altro elemento di deterrenza fondamentale, è fare come in Svizzera, e cioè mettere la targa anche alle biciclette da corsa. Un automobilista fa caso più alla targa, perché l'associa ad un veicolo, che al guidatore della bici.
 

Mau_ksyrium

Novellino
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ahimè in italia ci vivono li italiani, sarebbe un paese ancora più bello se abitato da tedeschi o nord europei
Negli USA se sei a 10 metri dalle strisce pedonali si fermano già TUTTI i veicoli, qui attraversare una strada è sempre una lotteria.
 

marco

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Su questo non mi trovi in accordo.
Su alcune cose gli stranieri si distinguono in bene, in altre quando vengono in Italia sono IL PEGGIO, non dico fanno di peggio.

perché non ci sono controlli. Il Paese dei balocchi.
Però se metti i controlli ecco tutti che contestano le multe e si incazzano.
All'estero ti prendi una multa, paghi e taci, se contesti finisci solo di più nei guai.
 

pedalone della bassa

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Bisogna partire dalle scuole guida, è da stamattina che lo dico, l'ho sempre detto, e forse tra un quarantennio avremo meno ciclisti morti sulle strade. Nel frattempo fare come in Spagna, multe salate e 6 punti, dico 6 punti sulla patente, per mancato rispetto di 1.5 metri durante il sorpasso. Inoltre, un altro elemento di deterrenza fondamentale, è fare come in Svizzera, e cioè mettere la targa anche alle biciclette da corsa. Un automobilista fa caso più alla targa, perché l'associa ad un veicolo, che al guidatore della bici.

ok, ci può stare, ma ciò comporterebbe controlli lungo le strade
come diceva qualcuno, quanti controlli ci sono oggi giorno sulle strade?
mi immagino già poi, tutti i reclami tipo "ah, a io ero a 1,6, a ma è il ciclista che si è avvicinato......"

manca proprio la cultura e credo, putrroppo, manchi anche la voglia di rimboccarsi le maniche per invertire questa mentalità, perchè, onestamente, cambiare questa idea del "ciclista rompi maroni sulle strade" vuol dire programmare e pianificare un percorso di informazione, di comprensione, di prevenzione........
 

Ser pecora

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ok, ci può stare, ma ciò comporterebbe controlli lungo le strade
come diceva qualcuno, quanti controlli ci sono oggi giorno sulle strade?
mi immagino già poi, tutti i reclami tipo "ah, a io ero a 1,6, a ma è il ciclista che si è avvicinato......"

manca proprio la cultura e credo, putrroppo, manchi anche la voglia di rimboccarsi le maniche per invertire questa mentalità, perchè, onestamente, cambiare questa idea del "ciclista rompi maroni sulle strade" vuol dire programmare e pianificare un percorso di informazione, di comprensione, di prevenzione........

Infatti, è quello che dicevo prima. L'istinto italico naturale è quello di partire con le regolette: 6 punti, no 8 1/2 punti, 1,5mt, no 1,7m sulle provinciali, 1,6 sulle statali e 1,1 sulle urbane, etc...tutta roba che serve a zero se non a gonfiare i codici.

Intanto si potrebbe iniziare con degli spot tv e social. In cui si comincia col far sapere al pubblico anche solo dell'esistenza del problema...
 
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Ma cosa cambia avere o meno la targa sulla bici quando la maggior parte delle volte non ti vedono neppure perché intenti a fare altro?
Non sono affatto d'accordo, invece bisogna partire proprio da queste piccole cose, associare una targa ad un velocipede lo qualifica come veicolo e non come bicicletta, così si crea quella cultura. Ci vogliono anni.
Randellare sulle sanzioni, pecuniarie e penali, inondare Mass media, giornali, telegiornali, scuole e scuole guida, parlarne sempre e ancora di più. Così si crea un imprinting sociale su qualsiasi cosa, anche sulla sicurezza stradale.
 
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Non sono affatto d'accordo, invece bisogna partire proprio da queste piccole cose, associare una targa ad un velocipede lo qualifica come veicolo e non come bicicletta, così si crea quella cultura. Ci vogliono anni.
Randellare sulle sanzioni, pecuniarie e penali, inondare Mass media, giornali, telegiornali, scuole e scuole guida, parlarne sempre e ancora di più. Così si crea un imprinting sociale su qualsiasi cosa, anche sulla sicurezza stradale.
Lo si può fare benissimo anche senza targa.
Altrimenti la mancanza di targa diventa un pretasto per gli altri per dire che le bici possono fare ciò che vogliono e restare impuniti, quando invece una targa non le rende più sicure nel traffico con le auto.
La targa non equivale a mettere o meno il casco, ad esempio.
 

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Lo si può fare benissimo anche senza targa.
Altrimenti la mancanza di targa diventa un pretasto per gli altri per dire che le bici possono fare ciò che vogliono e restare impuniti, quando invece una targa non le rende più sicure nel traffico con le auto.
La targa non equivale a mettere o meno il casco, ad esempio.
Secondo me il casco è una protezione passiva, la targa deve essere una protezione preventiva, puramente formale intendiamoci, ma una targa aiuta ad identificare un veicolo, è questo il concetto, la bicicletta deve essere concepita come un qualsiasi altro veicolo che transita su di una strada aperta al traffico, altrimenti qua non ne usciremo mai.
 
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Secondo me il casco è una protezione passiva, la targa deve essere una protezione preventiva, puramente formale intendiamoci, ma una targa aiuta ad identificare un veicolo, è questo il concetto, la bicicletta deve essere concepita come un qualsiasi altro veicolo che transita su di una strada aperta al traffico, altrimenti qua non ne usciremo mai.
Sì certo, ma credi che cambi qualche cosa avare o meno la targa quando, come si diceva qualche post sopra, ti tagliano la strada per svoltare dopo averti superato, travolgendoti, perché dicono che non ti hanno visto?

La targa torna utile per identificare chi commette infrazioni in bici senza fermarlo, non per renderlo più visibile.
Per questo occorrerebbe un'enorma freccia luminosa che indica la bici, magari che compare su i cellulari di chi guida nel raggio di 500 m.
 

Maverik89

Apprendista Cronoman
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lsdb 666 road XCr
perchè io, ma son sicuramente in difetto, non sopporto il falso buonismo.

così come mi girano le scatole quando gli stessi giornalisti che volevano far notizia su un caso di doping sbattendo "il mostro" in prima pagina, poi si stracciano le vesti e propinano articoli/libri/storie su quanto fosse unico e quanto ci manchi ora quella stessa persona.

così come quella parte di articolo postato prima, mi "vien il nervoso" a vedere cio' che scriveva un giornale, che oggi magari si fà "paladino" per la parte opposta
Sulla parte in grassetto hai ragione ed è la molto conosciuta "prostituzione intellettuale".

ma sinceramente riguardo a Vegni e soprattutto al caso Rebellin, a livello sportivo e umano le cose sono su piani totalmente differenti, non è che non volendo un corridore al giro gli si augura la morte sotto ad un camion.
Al limite si poteva accusare Vegni di incoerenza dato che al giro 2015 Contador potè partecipare mentre Rebellin no, non tanto perchè in comune hanno scontato una condanna per doping di 24mesi, ma per il fatto che pure post condanna a livello di immagine non hanno mai fatto un "mea culpa", ma questo ragionamento lo si poteva fare anche con il povero Davide Rebellin in vita e anche se fosse vivo adesso.

Purtroppo non c'è più e la causa è che forse è stato "ammazzato" sulla strada.

sintetizzando: tu puoi anche non voler avere a che fare con me sul lavoro, ma non mi auguri certo la morte!
 

alespg

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scapin eos 3
Al limite si poteva accusare Vegni di incoerenza dato che al giro 2015 Contador potè partecipare mentre Rebellin no, non tanto perchè in comune hanno scontato una condanna per doping di 24mesi, ma per il fatto che pure post condanna a livello di immagine non hanno mai fatto un "mea culpa", ma questo ragionamento lo si poteva fare anche con il povero Davide Rebellin in vita e anche se fosse vivo adesso.
solo per completezza, Rebellin è stato assolto.
 
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