Secondo me invece una legge deve essere chiara e perentoria nei suoi precetti sia verso i destinatari che verso chi deve farla applicare, altrimenti il destinatario non in buona fede o semplicemente stupido ci si muove sfruttando le zone d'ombra, chi deve farla applicare la interpreta da par suo generando sperequazioni fra i cittadini.Non è questione di quanti controlli vengono fatti ma a che distanza è il bosco o altro posto dove si corre. Deve cmq essere in prossimità o vicino. Va da sé che se si abita in piena città è diverso che se si abita in campagna o in montagna con l abitazione più vicina a X metri. Probabilmente per quello non tutti hanno messo limitazioni metriche precise. È una fregatura perché lascia interpretazione alle FF.OO che controllano, ma forse lascia più spazio a chi abita in zone meno abitate. Siamo alle solite, prima di criticare e dire che "il buon senso.." oppure "ma se lo facessero tutti...." pensiamo a chi in questo caso è più fortunato e abita in campagna, che male fa a correre a 400, 500 o 700 metri da casa se non c è nessuno? NESSUNO da infettare.....e NESSUNO che mi infetti quindi, secondo me, hanno fatto bene a non essere precisi nelle limitazioni.
Infatti sono giorni e giorni che si dice che è tutto scritto male. Con il discorso "in prossimità di...." hanno voluto forse salvare capra e cavoli. Io ad esempio per evitare polemiche e rischi non esco in bici anche se come hai detto ci sarebbe la possibilità di farlo nei limiti del comune. Visto che ci hanno scelto come categoria dei cattivi e visto che chi dovrebbe controllare soprattutto negli organi periferici spesso presenta lacune......si va di rulli o se si può e piace si corre vicino a casa.Secondo me invece una legge deve essere chiara e perentoria nei suoi precetti sia verso i destinatari che verso chi deve farla applicare, altrimenti il destinatario non in buona fede o semplicemente stupido ci si muove sfruttando le zone d'ombra, chi deve farla applicare la interpreta da par suo sperequazioni fra i cittadini.
La norma migliore stavolta era la 1. Questo si può fare purchè non avvicinandosi ad altri. Si puniva chi si avvicinava, perché il vero problema è quello e stop. Come correttivo poteva starci, più che altro x semplificazione, la chiusura di parchi ove questi potevano costituire zona di rischio.
Chi poteva rispettarla bene, chi non poteva si asteneva dallo sport o trovava il modo di rispettarla, magari andando al mattino presto. Del resto, ogni legge ha un impatto diverso a seconda dei cittadini. Alcune ti favoriscono, altre meno. Se fanno una legge che destina fondi ai mezzi pubblici cittadini x chi abita in paese sono soldi buttati. Se fanno una norma che vieta la musica alta e i rumori in determinate ore x non disturbare i vicini di contro chi sta on campagna da solo potrà ascoltarsi la musica sempre. Non è che gliela vietano perché quello in città ha delle limitazioni.
Però le norme devono essere chiare e la parola prossimità non lo è. Per fortuna che almeno x la bici si specificano limiti comunali.
Non è questione di quanti controlli vengono fatti ma a che distanza è il bosco o altro posto dove si corre. Deve cmq essere in prossimità o vicino. Va da sé che se si abita in piena città è diverso che se si abita in campagna o in montagna con l abitazione più vicina a X metri. Probabilmente per quello non tutti hanno messo limitazioni metriche precise. È una fregatura perché lascia interpretazione alle FF.OO che controllano, ma forse lascia più spazio a chi abita in zone meno abitate. Siamo alle solite, prima di criticare e dire che "il buon senso.." oppure "ma se lo facessero tutti...." pensiamo a chi in questo caso è più fortunato e abita in campagna, che male fa a correre a 400, 500 o 700 metri da casa se non c è nessuno? NESSUNO da infettare.....e NESSUNO che mi infetti quindi, secondo me, hanno fatto bene a non essere precisi nelle limitazioni.
Per me dall' inizio delle limitazioni non è cambiato nulla...non esco in bici e corro vicino a casa dove ho sempre corso, ma abito in campagna e non ho problemi. Per la bici è diverso. In Emilia, oltre alla mia scelta personale che mi dice di evitare, c è il limite della vicinanza dell' abitazione quindi non mi pongo il problema. Purtroppo per chi abita in città, limitazioni o meno, ora sarebbe tutto un problema.stando a quello che si legge qui , si puo' fare attivita' ciclistica (salvo ordinanze locali) nei limiti del comune di residenza.
ovvero uno che abita a Roma od altra citta' che non abbia un decreto locale , potrebbe farsi beatamente da solo un bel giro per la citta' ed oltre fino ai confini del comune...... mentre a uno che abita in un paesino in campagna in una zona meno abitata ma in mezzo a due altri comuni e quindi con un raggio d'azione limitato , cio' sarebbe precluso.
ora aspetto che qualcuno faccia un bel giro in bici nella propria citta' con in tasca il copia/incolla della faq del gov.salute, per vedere se effettivamente questa interpretazione sia valida.
anche io abito in questo momenti in mezzo al nulla, in campagna (tra l'altro sotto una bella salita di 24km) e pur trovando ingiusto limitare lo sport in solitario in generale ma sopratutto in mezzo al nulla e dopo essermi ben informato , purtroppo non mi e' possibile uscire in bici.Per me dall' inizio delle limitazioni non è cambiato nulla...non esco in bici e corro vicino a casa dove ho sempre corso, ma abito in campagna e non ho problemi. Per la bici è diverso. In Emilia, oltre alla mia scelta personale che mi dice di evitare, c è il limite della vicinanza dell' abitazione quindi non mi pongo il problema. Purtroppo per chi abita in città, limitazioni o meno, ora sarebbe tutto un problema.
No, non stando a quello che si legge su bdcforum, ma a quello che si legge qui: http://www.salute.gov.it/portale/nu...uovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#11stando a quello che si legge qui , si puo' fare attivita' ciclistica (salvo ordinanze locali) nei limiti del comune di residenza.
Quella è l'interpretazione del legislatore fatta cioè dallo stesso che ha emesso una legge. In diritto si chiama "interpretazione autentica" , ha forza di legge ed è vincolante per tutti. E' del Ministero della salute, che è lo stesso che ha fatto l'ordinanza sulla "prossimità".ora aspetto che qualcuno faccia un bel giro in bici nella propria citta' con in tasca il copia/incolla della faq del gov.salute, per vedere se effettivamente questa interpretazione sia valida.
solo perche' trovo assurdo e non corretto quello che vai predicando?Stamattina di sei alzato presto per flammare, ma caschi come e peggio di ieri.
Io non credo e non consiglio nulla. Dico, questa è la norma (salvo ordinanze locali di cui bisogna prendere cognizione), leggetela, comprendetela e rispettatela. Ora se una norma scrive letteralmente:solo perche' trovo assurdo e non corretto quello che vai predicando?
se tu credi e consigli che si possa andare beatamente in bici dentro i limiti ed i confini di un comune di una citta' o paese , nessuno puo' dissentire e magari farti notare che ??
ma secondo te e' consentito fare ciclismo da soli in una citta' ad alta densita' di popolazione come ad esempio ROMA (ammesso che non ci siano ordinanze) o un altra citta' tipo firenze visto che in toscana non sembra che ci siano??Io non credo e non consiglio nulla. Dico, questa è la norma (salvo ordinanze locali di cui bisogna prendere cognizione), leggetela, comprendetela e rispettatela. Ora se una norma scrive letteralmente:
"""Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per lo svolgimento di attività motoria o per allenamento, oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza.""""
io credo che non ci voglia una laurea in legge per capire una frase di senso compiuto. Se uno da questa frase capisce che in bici non ci si può andare, che stia a casa, sai cosa mi frega a me.
Vuoi dissentire? Dissenti pure, sarebbe bello lo facessi con dati di fatto, ma forse è troppo chiedertelo, ma se prendi per il culo finisci con le ossa rotte come ieri.
Il "secondo me" vale nulla. Io sono un nick. Leggi la legge e comprendila. La ho messa a beneficio di tutti, anche tuo. E poi regolati come ti pare.ma secondo te e' consentito fare ciclismo da soli in una citta' ad alta densita' di popolazione come ad esempio ROMA (ammesso che non ci siano ordinanze) o un altra citta' tipo firenze visto che in toscana non sembra che ci siano??
Io ad una tua affermazione nei giorni scorsi, mi sono limitato a dire "non è un iter previsto dalla legge". Dove è il non rispetto?…..inizia tu ad avere rispetto per gli altri e vedrai che nessuno ti attacca-
fammi capire . prima consigli di stamparsi la FAQ e portarsela dietro , perche' "farebbe" intendere (mi pare che non lo nomini) che si possa fare ciclismo nei confini di un comune (mi pare dica territorio) poi te ne lavi le mani?Il "secondo me" vale nulla. Io sono un nick. Leggi la legge e comprendila. La ho messa a beneficio di tutti, anche tuo. E poi regolati come ti pare.
Vale anche in Emilia Romagna.Giusto come nota di colore: occhio che i fratelli Braidot e anche Mirko Tabacchi erano nel gruppo sportivo della Forestale, ora confluito nei Carabinieri. Se ti vengono a cercare quelli, non gli scappi nè in salita e nè in discesa.
Da quello che so io valgono in Veneto e in Friuli. Il Veneto è stato il primo, la cosa ha fatto notizia e allora i pecoroni che si disinformano su FB, miocugggino.it ecc.ecc. la hanno presa come normativa nazionale. Personalmente, giusto a titolo di curiosità, ho guardato le normative di dove risiedo (Provincia di Bolzano, qui non esiste un presidente di regione, ma 2 presidenti di provicia, Trento e Bolzano) e hanno ripreso in toto la normativa nazionale che parla genericamente di prossimità e l'unica differenza è che la distanza sociale è 3 metri e non 1.
Chi volesse sapere come regolarsi, farà bene a guardare se nella propria regione c'è stato un recepimento totale o parziale della normativa nazionale che nella formulazione della norma parla genericamente di "prossimità" e nelle FAQ del Ministero della Salute specifica limiti comunali (per la bici).
Infatti non si può fare in tutto il territorio italiano, ma solo nel proprio comune e dove non è disposto diversamente da normative locali. Credo di averlo ripetuto abbastanza volte. Consci che molti non lo sanno, quindi la possibilità di essere fermati e dover quantomeno mostrare la normativa a chi ti ferma è alto.……..
non ha senso tutto cio' , qualcuno potrebbe avere dei problemi , meglio ma molto meglio informarsi bene , bene e non mi risulta che si possa fare ciclismo su tutto il territorio italiano.
Oltremodo saggio.quindi , passo e chiudo .
Ignoro la normativa regionale di lì. Non a caso nel messaggio mio che hai quotato, come del resto in altri, non dico pedalate o meno, ma dico guardate la vostra normativa regionale e regolatevi di conseguenza. Se anche lì c'è il vincolo dei 200 metri, con un raggio di 200 metri, in regola con la legge fai molta fatica a tirare fuori una pedalata che si possa definire tale.Vale anche in Emilia Romagna.
Ah vero. Io abito in campagna. Tra casa mia e quella più vicina percorrendo uno stradello asfaltato ci sono 2,5 km. Con i cani arrivo fino a 1-1,5 km, a volte passano i carabinieri, la polizia provinciale, nessuno mi ha mai detto nulla.Non è questione di quanti controlli vengono fatti ma a che distanza è il bosco o altro posto dove si corre. Deve cmq essere in prossimità o vicino. Va da sé che se si abita in piena città è diverso che se si abita in campagna o in montagna con l abitazione più vicina a X metri. Probabilmente per quello non tutti hanno messo limitazioni metriche precise. È una fregatura perché lascia interpretazione alle FF.OO che controllano, ma forse lascia più spazio a chi abita in zone meno abitate. Siamo alle solite, prima di criticare e dire che "il buon senso.." oppure "ma se lo facessero tutti...." pensiamo a chi in questo caso è più fortunato e abita in campagna, che male fa a correre a 400, 500 o 700 metri da casa se non c è nessuno? NESSUNO da infettare.....e NESSUNO che mi infetti quindi, secondo me, hanno fatto bene a non essere precisi nelle limitazioni.
Ma io non voglio pedalare. Neanche se mi dessero la possibilità di farlo in un raggio di 2-3 km mi metterei a girare intorno.Infatti non si può fare in tutto il territorio italiano, ma solo nel proprio comune e dove non è disposto diversamente da normative locali. Credo di averlo ripetuto abbastanza volte.
Oltremodo saggio.
Ignoro la normativa regionale di lì. Non a caso nel messaggio mio che hai quotato, come del resto in altri, non dico pedalate o meno, ma dico guardate la vostra normativa regionale e regolatevi di conseguenza. Se anche lì c'è il vincolo dei 200 metri, con un raggio di 200 metri, in regola con la legge fai molta fatica a tirare fuori una pedalata che si possa definire tale.
Probabilmente no, anche perché non stanno con la cordella che usano per i rilievi degli incidenti a misurare 200 metri. Lì entra in campo il loro buonsenso.……...
Non credo che mi diranno nulla anche se sono ad 1 km da casa.
Ma chiaro, come diceva @Paolore 200 mt. in aperta campagna sono diversi che in città. Anche per le forze dell'ordine. Diciamo che dovrebbero essere rapportati alla densità della popolazione a seconda delle zone, se si vuole fare un ragionamento.Probabilmente no, anche perché non stanno con la cordella che usano per i rilievi degli incidenti a misurare 200 metri. Lì entra in campo il loro buonsenso.
Come scritto sull'altro forum gli costa di più di cuscinetti che di "multa"Lecce, cerca di evitare i controlli della polizia: ciclista si getta in mare con la bici
Le immagini parlano chiaro: l'uomo si stava muovendo in bicicletta probabilmente sprovvisto di autocertificazionewww.lagazzettadelmezzogiorno.it
E' chiaro che qualsiasi legge che fissi delle distanze interpersonali in città è molto più limitante che nei piccoli centri o in campagna. Ma come dicevo prima, tantissime disposizioni di tutti i giorni colpiscono ora di più Tizio, ora di più Caio. Chi abita in città ha degli svantaggi e dei vantaggi in tutto così come chi abita fuori. Quelli che ti prendono per il culo perché a casa tua non c'è un c...o e loro vicino hanno cinema, supermercati, centri commerciali ecc.ecc. (ammesso che questi siano decentemente fruibili, perché a Roma non lo sono mai salvo che se ci vai di mercoledì mattina prendendo ferie) adesso sono ovviamente i più limitati dalla quarantena. Per loro anche i 200 mt possono essere troppi e devono starsene nel cortile di casa se lo hanno, mentre tu puoi spaziare di più. Io abitavo a Roma, consapevolmente me ne sono allontanato e in questo periodo, benedico ancor più di prima la scelta fattaMa chiaro, come diceva @Paolore 200 mt. in aperta campagna sono diversi che in città. Anche per le forze dell'ordine. Diciamo che dovrebbero essere rapportati alla densità della popolazione a seconda delle zone, se si vuole fare un ragionamento.