infatti le mediofondo di zona raccolgono da 300 a 700 partecipanti massimo....difficile che la gente faccia trasferte per la GF di Fara Sabina o la GF di Subiaco....pero' parliamo di GF che per me stanno a massimo 30 minuti di macchina, e per cui se voglio alle 13:00 sto gia a casasi certo, ok sono due visioni diverse.
però per la mediofondo da 80-100km quanti rider trovi con la voglia di competere per il mero gusto di competere?
quanta trasferta sono disposti a fare? che sistemazione/alloggio e quanti giorni di permanenza nel territorio? in buona sostanza quanto indotto tra partecipanti e accompagnatori su hotel e ristoranti?
secondo me siamo quasi a zero. e a quel punto gli organizzatori hanno la forza con le autorità locali, per il patrocinio, il diritto alla chiusura strade? il presidio di vigili e polizia stradale? il coinvolgimento dei volontari delle associazioni locali che aiutano a far diventare una banale garetta in un evento.
alla SDR ho visto centinaia di volontari lungo il percorso, ristori super presidiati, cambi ruote, assistenza in corsa, gli alpini ad illuminare le gallerie sul mis. La sdr stessa è un tributo agli alpini e alla storia recente dei luoghi. poi per carità può essere che 2-3ore dietro ai primi, riprenda il traffico. d'altra parte se non ci sono altre strade gli abitanti del territorio o i turisti ignari della gara avranno pur diritto a muoversi un po'.
la mobilità delle persone è aumentata il traffico è aumentato e pretendere di poter correre in sicurezza su garette da 80-100 da parte di 2-300rider che si ritrovano in giornata e dopo l'arrivo spariscono, secondo me non è più da considerarsi un diritto. e infatti tanti organizzatori su territori anche belli hanno abdicato. fortunatamente si può ancora fare in zone meno abitate/trafficate, tuttavia io ho superato quella stagione in cui andavo a "correre" nel senso romantico del termine.
La storia delle categoria è fantastica, ma non serve guardare il rapporto WKG, come fai a stimare sempre FTP e tenere traccia del peso?
Invece immagina che ci siano 5 categorie, inizi a fare gare e parti dalla quinta categoria, se ti piazzi medersimo rimani quinta categoria, se vinci o se ti piazzi nei primi X (sarebbe da definire) passi alla quarta categoria e cosi via
Cosi non potresti barare e tirare il freno per non passare di categoria, a meno che uno non si accontenti di piazzarsi in posizioni non di prestigio
A me hanno sempre detto che due ciclisti fanno una garaperò devo dire che agli eventi a cui ho partecipato quest'anno( gf e cicloturistiche) ho visto agonismo eccome, non so fino a che punto sia vero che le persone non vogliano competere, la settimana scorsa a una turistica con salite cronometrate a cui ho partecipato i primi hanno fatto saltare i kom... nelle uscite di gruppo si parla costantemente di watt tempi e prestazioni, probabilmente il problema sta nei prezzi ma io vedo ancora molto agonismo, non che sia sempre un male eh
che è quello che fanno quasi tuttiper tutti questi motivi, dalla pericolosità ai costi da sostenere passando per il "sistema" griglie , penso che questo sarà l'ultimo anno in cui mi tessero. Sono agonista prr natura ma ormai trovo più stimoli in uscite in gruppo(ho la fortuna di abitare in zone dove il livello è molto alto) o confrontandomi su strava che alle gare
si purtroppo è un cane che si morde la coda, correndo poco quando partecipi parti sempre in ultima griglia e invece di fare gara ti ritrovi a una turistica. poi per carità giusto che chi partecipa ogni anno o acquista circuiti di gf parta davantiche è quello che fanno quasi tutti
chi continua a fare una decina di gf ogni anno sono veramente pochi rispetto alla massa degli amatori
io ora ne faccio 1-2 all'anno ma in passato ne ho fatte varie...però non mi danno nulla di più di un bel giro tosto e lungo che posso fare da solo o con amici quando voglio...anzi ci sono solo dei rischi in più che si prendono perché si è in "gara" per non parlare di costi, stress, griglie, meteo ingestibile, prenotazioni da fare mesi prima, ecc....
io rispetto a qualche anno fa ho notato un approccio diverso, prima chi "voleva fare la gara" cercava di stare nel primo gruppo il più possibile, adesso invece mi pare che si facciano delle crono individuali, tutti salgono gestendosi e stando attenti a non saltare. Non so quale dei due approcci sia migliore ma se cerchi il confronto e il miglioramento no c'è nulla di meglio di cercare di stare con vhi va più forte.io dopo 20 anni ho ripreso a fare le corse. quest'anno ho partecipato al mf di carpineto romano, di subiaco e di pontecorvo. le corse servono per crescere come ciclista e come performance. ho trovato un ambiente diverso meno cattivo di 20 anni fa però ci sono tanti soggetti che si improvvisano in bici ed infatti le cadute gravi non mancano. vuoi che si osa vuoi che magari la sede stradale non è al top e non si ha occhio per evitare e prevenire
Cercare di stare con chi va più forte é una tattica rischiosa al suicidio.. devi saper bene quando mollare le ruote o poi perdi molto più tempo, ora ci sono gli strumenti per fare la corsa anche con un poco di senno in piùio rispetto a qualche anno fa ho notato un approccio diverso, prima chi "voleva fare la gara" cercava di stare nel primo gruppo il più possibile, adesso invece mi pare che si facciano delle crono individuali, tutti salgono gestendosi e stando attenti a non saltare. Non so quale dei due approcci sia migliore ma se cerchi il confronto e il miglioramento no c'è nulla di meglio di cercare di stare con vhi va più forte.
Cercare di stare con chi va più forte é una tattica rischiosa al suicidio..
io credo che quelli che si allenano e si impegnano per i 100km siano tutte persone che hanno cominciato da poco e quindi miglioreranno molto rapidamente e passeranno a quei livelli di potenza che tu citavi per i percorsi maggiori. altrimenti son gare in circuito. diciamo che per 100km sono in pochi che cacciano i soldi e organizzano una trasfertaOk, capisco il tuo punto di vista...Io come gare simili ho soltanto fatto la Gavia e Mortirolo, ma ti diro' che questi eventi sono gare particolari, sono "NON GARE" per il 95% dei partecipanti, in un evento con 3500/4000d+ non puoi dare il 110% ma devi centellinare le forze per portare la bici al traguardo senza trasformare il tutto in una sofferenza apocalittica, insomma se prendi un gruppetto di amici e vi fate il giro insieme tranne "l'atmosfera dell'evento" sarà esattamente la stessa cosa.
Invece una mediofondo da 80/100km permette a gente che si allena per quel che puo di competere e di dare tutta se stessa.
Insomma se un giorno (spero) mi farò una MDD cerchero' di rimanere in z2 alta con qualche capatina in z3 , nelle mediofondo di zona invece faro' anche delle belle sparate a tutta
Quindi in sostanza sono due modi di gareggiare diversi
noEsistono altre tattiche?
non dico che sia la cosa giusta ma è quello che a volte ti fa arrivare a superare il limite, quella fatica che ti fa progredireCercare di stare con chi va più forte é una tattica rischiosa al suicidio.. devi saper bene quando mollare le ruote o poi perdi molto più tempo, ora ci sono gli strumenti per fare la corsa anche con un poco di senno in più
Sul libro di Dean Karnazes uno dei primi coach che ha avuto a scuola era dello stesso parere, quando lui gli ha fatto la domanda :" la mia tattica è partire piu piano e poi dare tutto nel finale, concorda ?" lui ha riscposto :" Che sciocchezza, parti al massimo e poi acceleri nel finale!"no
di solito nelle poche gare che ho fatto mi son sempre detto "parti tranquillo e vedi di non saltare per aria.." proposito sempre fallito dopo 50m
Attualmente nelle granfondo il test antidoping è solo urine o può essere anche del sangue?
solo urine, almeno le volte a cui sono stato sottoposto a test è stato cosiAttualmente nelle granfondo il test antidoping è solo urine o può essere anche del sangue?
Le Granfondo del pedalatium sono fatte appositamente per fare subito la scrematura del gruppo, non ho fatto ne carpineto romano (l'unica veloce tra queste) nè pontecorvo, ma subiaco l'ho trovata fatta benissimo, i km iniziali nel mega gruppone mi hanno divertito ma poi appena iniziata la salita dei monasteri ci eravamo tutti piu' che frammentati..io dopo 20 anni ho ripreso a fare le corse. quest'anno ho partecipato al mf di carpineto romano, di subiaco e di pontecorvo. le corse servono per crescere come ciclista e come performance. ho trovato un ambiente diverso meno cattivo di 20 anni fa però ci sono tanti soggetti che si improvvisano in bici ed infatti le cadute gravi non mancano. vuoi che si osa vuoi che magari la sede stradale non è al top e non si ha occhio per evitare e prevenire
Simpatico...ho già effettuato un test antidoping in una gara in circuito vinta anni fa, solo urine e tutto a posto, ma si risale al 2014 ora a 61 anni mi guardo bene dal gareggiare era solo per capire il livello attuale di controlli.Vuoi sapere se basta portare la pipì di un altro o se devi portare anche un paio di sacche di sangue??
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