Non ho mai capito questi discorsi che l'amatore deve fare 5.000 km, deve avere la panza, non può andare dal nutrizionista, deve pedalare di merda perché dal biomeccanico ci vanno solo o pro, etc. etc. etc.
Per me l'amatore e chiunque ami lo.sport.che pratica, anche i Pro dovrebbero essere amatori, ma la gran parte di loro purtroppo non lo sono
Io che ormai sono indirizzato vero i 50, visto che faccio 20.000 km all'anno come diamine devo definirmi? Se avessi il tempo ne farei 30.000 di km,. altroché...!!! Proprio perché mi piace, indipendentemente dal risultato, ecco di quello non me ne frega un tubo. O meglio mi interessa il risultato relativo in ciò l'unico avversario è me stesso e la mia età che avanza. Grazie a questo sport cerco di invecchiare più lentamente proprio perché lo sport evidentemente mi fa mangiare meglio, mi fa essere più regolare con il sonno, mi fa rendere di più al lavoro (che mi impegna in modo eccessivo).
Il problema di molti amatori sono le classiche, il raffronto con gli altri. Personalmente eliminerei le premiazioni e le classiche, così come le partenze di gruppo.
Le classifiche le lasciare solo alle gare pro alle quali permetterei di partecipare anche a non pro evoluti, per ranking. Un non pro o amatore che dir si voglia, con FTP di 5.8 W/kg perché non può correre una classica nazionale? Magari si lascia dietro anche più di un pro.
P.S. per classiche nazionali ovviamente non intendo quelle del circuito UCI