Dico la mia, ho letto molte opinioni che condivido pienamente, con l'esperienza di molti anni di bicicletta i casi di maleducazione automobilistica sono tantissimi, il caso di Pasqualon è uno dei tanti, si capisco che manca completamente l'educazione civica e spesso il buonsenso, ma per prima cosa siamo noi stessi a dover dare l'esempio di come ci si comporta per le strade, non dobbiamo per forza sfida l'automobilista o il camionista, anche se ci stiamo allenando magari duramente, io la penso così, ci sono delle regole che vanno rispettate, ma come mi è successo l'altro giorno su una statale abbastanza trafficata, mi si affianca un ciclista che comincia a parlare continuamente, successivamente si affianca anche il suo compagno d'uscita e siamo in fila per 3 mentre gli automobilisti cominciano a suonare, io a quel punto d'improvviso saluto e devio, lo scorso novembre attraversando una zona non molto larga di Padova, due ciclisti appaiati non permettevano il passaggio delle auto per un lungo tratto e devo essere sincero se avessi avuto il fisico li avrei presi a sberle.
Questo per dire che anche noi ci mettiamo del nostro per complicare questo problema, aggiungo che spesso sono le persone di una certa età che non seguono correttamente il codice della strada.
A mio parere poi credo che i grandi team, i professionisti del ciclismo e i produttori di biciclette, dovrebbero avere l'obbligo di divulgare messaggi per la sicurezza e il comportamento del ciclista e del automobilista lungo le strade.