Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

4x16

Maglia Iridata
21 Marzo 2010
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Rovigo
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Bici
Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7

vadopianovunque

Pignone
17 Aprile 2017
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Bici
Ex caad 12
Un buon sistema sarebbe, rinnovo patente ogni 5 anni per tutti. Al rinnovo esame teorico, quindi segnali stradali, perché secondo me la maggior parte ignora, non lo fa consapevolmente. E per finire multe a chi insiste con i comportamenti fuori codice, o comunque a chi crea incidenti
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Genova
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Colnago C60
Ecco le infrastrutture e le soluzioni per favorire la mobilità sostenibile nella repubblica delle banane.
Mi aspetto anche un forte sconto per carburanti e auto sopra i 3000 cm3.
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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Pianeta Terra
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cletta
Ecco le infrastrutture e le soluzioni per favorire la mobilità sostenibile nella repubblica delle banane.
Mi aspetto anche un forte sconto per carburanti e auto sopra i 3000 cm3.
Qualcuno ha dati sul numero di sinistri causati da questi mezzi con danni a terzi e non rimborsati (i casi in cui cioè targhe ed assicurazioni potrebbero avere un impatto)?
 

bonny92

Scalatore
16 Luglio 2017
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Franciacorta, oddio un pò più in giù!
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Canyon ultimate cf sl disc 8.0 & Cannondale F29 team
Mezza provocazione > ma dove sono finite tutte quelle forze dell'ordine aggiro o appostate del periodo lockdown ??
Le si trovava ovunque.
Sono ancora disperse nei boschi, stavano a cercare la gente lì e poi si sono persi :mrgreen:
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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italia
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Trek Emonda
Non ci vuole un genio per capire che se urti un ciclista o un pedone anche solo a 30 km/h puoi provocargli serie conseguenze e di riflesso puoi rovinare la vita a molte persone, anche a te stesso.. Sì, si può sensibilizzare qualcuno ma contro l' ignoranza e la superficialità il lavoro è arduo
E' proprio questa la questione, non si tratta di mezzi, ma di ignoranza,menefreghismo e mancanza di rispetto per il prossimo. Puoi essere in bici, in auto o a piedi , ma se sei un demente il risultato non cambia. Purtroppo noi ci lamentiamo per i nostri giri in bici, ma la cosa ormai si riflette in ogni ambito e senza un giro di vite la vedo sempre peggio.
 

Ocram86

Pignone
27 Novembre 2019
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San gillio
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Olmo
perdonate , non quoto nessuno ma vedo molta filosofia spicciola e con la filosofia non si risolvono i problemi
ad oggi, statistiche alla mano (andate a vedere sito istat), i 3000 morti anno, i 120k feriti di cui 30k gravi, sono causati dalle auto (con un costo per il nostro ssn, oltre che umano, mostruoso)
che poi ci siano imbecilli in bici non ci piove ma per una questione anche prettamente numerica il problema sono le auto
il ciclista che passa col rosso, che sta in mezzo alla strada, il gruppone che se ne frega delle regole, ci sono ma sono irrilevanti ai fini statistici non contribuendo in modo significativo ai numeri di cui sopra (ripeto, vedi sito istat: gli incidenti sono per la quasi totalità per tamponamento o mancato rispetto precedenza a singolo ciclista)
ergo se si vuole cambiare qualcosa bisogna 1 educare il comportamento di tutti ad un maggiore rispetto delle regole e della vita umana, in primi di chi guida un'auto\arma, magari iniziando dalle scuole ma anche con campagne di sensibilizzazione, 2 stangare in modo deciso chi continua a fregarsene delle regole: e per stangare intendo tanti soldi e via la patente
tutto il resto, lo ripeto, è filosofia e possiamo cantarcela e suonarcela per tutto il tempo senza che cambi nulla perchè, ripeto anche questo, un ciclista che passa col rosso è un imbecille ma statistiche alla mano non causa problemi, tanto che in alcuni paesi europei stanno testando la possibilità di permettere il passaggio delle bici a semaforo rosso per incroci non pericolosi
Condivido.. bisognerebbe però interpretare i numeri non limitarsi a leggerli i numeri.il sample size ci dice la cosa più ovvia che ci sia: gli automobilisti son infinitamente di più dei ciclisti e quindi ovviamente causano più incidenti ect ect.
Ed è proprio il punto 1 che citi che è la chiave.
Qui si fa sempre il discorso che gli automobilisti sono contro i ciclisti e si batte su questa storia.
quando, vedendo i numeri ,si nota che non è accanimento verso i ciclisti( o i pedoni ) ma proprio mancanza di rispetto delle regole in generale che si riporta sempre all educazione civica.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Condivido.. bisognerebbe però interpretare i numeri non limitarsi a leggerli i numeri.il sample size ci dice la cosa più ovvia che ci sia: gli automobilisti son infinitamente di più dei ciclisti e quindi ovviamente causano più incidenti ect ect.
Ed è proprio il punto 1 che citi che è la chiave.
Qui si fa sempre il discorso che gli automobilisti sono contro i ciclisti e si batte su questa storia.
quando, vedendo i numeri ,si nota che non è accanimento verso i ciclisti( o i pedoni ) ma proprio mancanza di rispetto delle regole in generale che si riporta sempre all educazione civica.
sul fatto che tutti debbano rispettare le regole non ci sono dubbi
ma i numeri dicono chiaramente che le 2 cause maggiori di incidentalità in bici sono 1 tamponamento, tradotto (quasi sempre) guida al cellulare e 2 mancata precedenza da parte dell'auto (incrocio, rotonda) , e nella quasi totalità si parla di ciclista isolato
quindi l'incidente per colpa del ciclista ci sarà pure ma numericamente il problema è un altro
cominciamo a ritirare la patente a chi guida al cellulare: così secco, via
le ffoo sono poche, difficilmente ti beccano, ma devi sapere che, se ti beccano, non ci sono scuse, punti, multa, no ... via la patente per tot mesi e, poi, la devi rifare (soldi, tempo ecc)
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
la multa ok, sono d'accordo, e pure salata (soprattutto su certe infrazioni), ma le forze dell'ordine sono veramente poche, e vengono dirottate su altri controlli "più importanti/più di immagine", pertanto, io credo che la cosa principale e dalla quale partire sia l'informazione e la cultura.
è un processo sicuramente lento e lungo, ma prima o poi bisogna incominciare.

andare a far cultura ed insegnare già dalla scuole.
ma, come già detto più e più volte, ci vuole volontà e progettazione a lungo termine, cosa che "non paga" a chi è seduto su varie poltrone e deve raccogliere subito in fatto di immagine/risultati
 
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alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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atalaslr
Ragazzi Vi racconto un episodio che secondo me è emblematico della situazione trasporti e civiltà in Italia. Ero su una strada impervia (saliva al 6/7% con tornanti) nei pressi di Monte Mario, quindi zona centrale di Roma quando mi sorpassa un'auto ad una distanza di circa mezzo metro. Visto che non andava veloce era tutto nella regola, quando poco dopo il sorpasso, in pieno tornante e senza freccia decide di inchiodare perché aveva visto un parcheggio dal lato opposto della carreggiata. Io passandoci a destra mi sono lasciato scappare un p**** p***ana. Non l'avessi mai detto; Siamo stati a discutere 10 minuti, che a me faceva molto ridere (e un po' mi spaventava) è che non è riuscito a capire dove avesse sbagliato. Continuava a dire Io non ti ho stretto, mica ti ho messo sotto etc.

Questo solo per dire che se non ci rendiamo nemmeno conto di cosa stiamo facendo male come possiamo evitare di farlo?
 

Ocram86

Pignone
27 Novembre 2019
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San gillio
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Olmo
sul fatto che tutti debbano rispettare le regole non ci sono dubbi
ma i numeri dicono chiaramente che le 2 cause maggiori di incidentalità in bici sono 1 tamponamento, tradotto (quasi sempre) guida al cellulare e 2 mancata precedenza da parte dell'auto (incrocio, rotonda) , e nella quasi totalità si parla di ciclista isolato
quindi l'incidente per colpa del ciclista ci sarà pure ma numericamente il problema è un altro
cominciamo a ritirare la patente a chi guida al cellulare: così secco, via
le ffoo sono poche, difficilmente ti beccano, ma devi sapere che, se ti beccano, non ci sono scuse, punti, multa, no ... via la patente per tot mesi e, poi, la devi rifare (soldi, tempo ecc)
Pienamente d accordo.. allo stesso modo mettiamo ritiro mezzo ( bici in questo caso) per chi fa le stesse cose ma in bici.

Le cose devono andare di pari passo.
 
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green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Non credo che le cose miglioreranno, ma non è solo una percezione basata sulla mia esperienza: da un po' non mi sento sicuro come prima in bici (ed è dal 2000 che sono su strada e tutti i giorni faccio 20 km per andare al lavoro in bici); mio fratello poi a dicembre ha avuto un brutto incidente, tamponato da dietro di giorno mentre era tutto a dx sulla riga bianca che precede il ciglio della strada, il guidatore dell'auto non l'ha visto (dice), nonostante luci, etc. e si è rotto di tutto, e da quel momento la percezione di insicurezza è aumentata. Resta il fatto che oltre a questo punto di vista soggettivo, ci sono alcune cose oggettive che mi fanno pensare che non solo le cose non miglioreranno, ma potrebbero andar peggio.

- Le strade (come rete, manutenzione, larghezza, etc.) non sono adeguate al traffico
- Il numero dei veicoli in circolazione a partire dagli anni '90 è decisamente aumentato
- La larghezza media (e quindi l'ingombro dei veicoli su strada, in sosta, etc.) è aumentata
- Le piste ciclabili spesso sono trovate delle amministrazioni per vantarsi di aver creato percorsi dedicati, ma in realtà sono al 90% ciclopedonali (con tutti i limiti e le limitazioni che ne derivano), o sono ricavate da una situazione pre-esistente e comunque ridotta per la mobilità quotidiana. Ad es. ho visto "tagliare" marciapiedi in due con una riga bianca e appore su un lato il simbolo del pedone e sull'altro quello della bici. Meglio che niente, vero. Ma non è sufficiente, non può essere questa la soluzione maggiore da adottare

Solo queste quattro variabili fanno capire come sia difficile se non impossibile creare una viabilità diversa che possa generare più sicurezza e meno incidenti. Basterebbe ad es. cambiare la prima, e a cascata migliorerebbero o risulterebbero meno problematiche anche tutte le altre.

Poi ci sono le condizioni dettate dai comportamenti:
- è già stato detto che questo dualismo auto/bici porta solo a comportamenti sbagliati, vendicatori, in cui si cerca di prevaricare e non comprendere. La pandemia ha acuito questo aspetto, ci sono già degli studi che hanno mostrato che in generale si è diventati più egoisti, si crede che le cose siano tutte dovute, si è poco propensi a mettersi nei panni degli altri e si hanno comportamenti che tendono a soddisfare e giustificare solo i propri bisogni e le proprie azioni: quelle degli altri, al contrario, sono sempre e solo condannabili.
- tali comportamenti, anche a monte di una ottima educazione stradale e civica ai giovani, rimarranno tali a lungo: i 30-40enni guideranno per almeno altri 30-40 anni macchine, bici, camion, monopattini, cioè saranno per strada a far danni o ad essere vittime. E questo è un dato incontrastabile, che difficilmente può essere arginato.

Giuro, mi piacerebbe non solo aver fatto l'elenco delle cose che non vanno e del perché sarà sempre peggio, ma aver qualcosa da proporre. Ma sono fatalista e realista allo stesso tempo: tutte le cose che potrebbero almeno portare un cambiamento, ad ora, mi sembrano inutili. Ciò non vuol dire che non bisogna provarci, ma il come non so da dove o da chi potrà arrivare. La questione è grande e complessa, e forse per avere miglioramenti significativi, oltre a cambiamenti nella struttura della mobilità, sarebbe necessario che gli attori coinvolti siano disposti a rinunciare a qualcosa. Se manca questo tassello, è come il gioco dell'oca: si torna al punto di partenza.
 

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
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Piacenza
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Carrera Estremo
Discussione di pochi minuti fa con un collega, anche lui ciclista da poco, è passato da una fixed a una BDC l'anno scorso.

Raccontava incavolato che ieri pomeriggio, tornando dal lavoro in auto ha sfiorato uno in BDC, perché lo ha sorpassato mentre arrivava un'altra auto dalla direzione opposta; ovviamente il ciclista lo ha mandato a quel paese. Lui stamattina sosteneva che il ciclista non aveva assolutamente ragione, perché su quella strada era solo un intralcio alla normale circolazione dei veicoli, e che era lì solo per un suo passatempo inutile. Rincarando la dose diceva che se per questo lo avessero stirato avrebbero fatto bene. Con questa premessa, conoscendo il suo status di ciclista occasionale e sapendo che è anche una persona intelligente (di solito) ho provato a spiegargli che non funziona propriamente così, e che a meno che non fossero in tangenziale o autostrada il ciclista aveva pari diritto di trovarsi su quella strada come chiunque altro. La discussione si è poi arenata.

Ecco, trovo questo esempio molto lampante su quanto lavoro c'è da fare in questo senso non tanto nel comportamento, ma nella mentalità. Per il cittadino medio, parlo anche di gente laureata e che ha girato un po' il mondo siamo chiari, chi va in bici per andare al lavoro è legittimato a farlo (diciamo tollerato), chi ci va per passione rompe le balle a chi è in auto e la strada è sempre e comunque per le auto.
 
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martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
3.051
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cletta
sul fatto che tutti debbano rispettare le regole non ci sono dubbi
ma i numeri dicono chiaramente che le 2 cause maggiori di incidentalità in bici sono 1 tamponamento, tradotto (quasi sempre) guida al cellulare e 2 mancata precedenza da parte dell'auto (incrocio, rotonda) , e nella quasi totalità si parla di ciclista isolato
quindi l'incidente per colpa del ciclista ci sarà pure ma numericamente il problema è un altro
cominciamo a ritirare la patente a chi guida al cellulare: così secco, via
le ffoo sono poche, difficilmente ti beccano, ma devi sapere che, se ti beccano, non ci sono scuse, punti, multa, no ... via la patente per tot mesi e, poi, la devi rifare (soldi, tempo ecc)
Sono d'accordo sul ritiro della patente in molti casi. Ma le forze dell'ordine in Italia non sono poche. Sono molte più che in tutti gli altri paesi europei (insieme alla spagna), circa il doppio dei paesi più virtuosi
 

paolo25

Gregario
16 Luglio 2015
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Savoia
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wilier cento10air, specialized stumjumpet ht
Purtroppo parlo da ciclista che lo hanno appena investito(martedì) classico incidente quello dell auto dice di non avermi visto morale della favola auto con nemmeno un graffio io se sono fortunato ne avrò per 3 mesi!!!
all’ estero se ti vedono in bici a 1 km di distanza si fermano o ti sorpassano a 2mt qui sembra che fanno di tutto per metterti sotto
 

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