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News Fine di un'era: Campagnolo fuori dal World Tour

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Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Comunque è innegabile che in campagnolo non abbiano capito un caxx neanche prima..
erano loro stessi a farsi concorrenza con 50 gruppi doppioni..
Che alla fine dicevi cosa prendo il veloce o il centaur bhoo vabbè prendo il 105

Non credo che sia non capire le cose, ma aver spesso insistito su questioni di "principio".

Alla fine negli ultimi 20 anni (mica 2) bastava che qualcuno leggesse cosa dicevano i consumatori nei forum (noi tutti) e social vari di tutto il mondo: tutti hanno sempre chiesto una gamma semplificata e non con gruppi troppo simili, come dici tu (e chiunque altro).

Va bene essere convinti delle proprie idee, ma se i tuoi clienti (a qualche azienda sfugge che nei social ci scrivono loro) chiedono per 20 anni una cosa, perseverare è abbastanza diabolico.
 

grimpeur75

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Bianchi nn direi però…almeno nn ultimamente…
 

alespg

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scapin eos 3
Bastava fare la spaziatura non la cassetta mi sono espresso male.. un corpetto campagnolo con cassetta con gli spazi shimano in modo da poter usare indistintamente ruote shimano e campagnolo
Quello è già così, con le 11 e probabilmente anche 12v, anche perché non è che puoi inventarti nulla di diverso... invece ora si sono inventati il pignone da 10 per incasinarsi meglio
 

Kéo

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È una grande sconfitta per tutta una filiera..
Il Veneto è una regione che regge il ciclismo a livello mondiale senza toccare Pinarello e Wilier possiamo dire che nel settore abbigliamento c’è il top nel settore scarpe idem selle neanche a dirlo.. e c’era pure Campagnolo.. solo campagnolo non è rimasta al passo coi tempi..
 

bradipus

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qualunquemente
Sentito personalmente ad una riunione nell'azienda in cui lavoravo, una trentina di anni fa, detto da un top manager: "Non siamo noi a dover capire il mercato, è il mercato che deve capire i nostri prodotti".
Ecco, mi sembra che in Campagnolo ci sia stato un po' un atteggiamento di questo tipo.

Io ho tutte le mie bici montate Campagnolo, 'similgravel' compresa (con un Athena 11v), ho seguito tutta la produzione dell'azienda fino al 2015, quando hanno fatto, secondo me, la summa di tutti gli errori: una nuova serie di gruppi 11v con componenti dichiaratamente non compatibili con i precedenti. Ed introducendo poi il Potenza ed il Centaur 11v, compatibili solo con se' stessi.
In quel momento ho pensato che la china da cui stavano scendendo pian piano, avessero deciso di percorrerla a rotoloni.

Fino a quel momento avevano a catalogo SR, Record, Chorus, Athena (in tre versioni: carbon, alluminio nero ed alluminio silver), Centaur (stesse tre versioni dell'Athena) e Veloce (versioni alluminio nero ed alluminio silver).
In pratica, era come avere in produzioni undici gruppi diversi, più quattro gruppi elettronici (SR, Record, Chorus ed Athena - sì, c'è stato anche quello).
Una follia.
 

bicimix

Ammiraglia
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Pensando a Campagnolo mi vien da dire: chi è artefice del suo male pianga se stesso…
Sram nata, in un garage si fa per dire, a fine anni 80 è presente solo nel segmento mtb, per poi a fine anni 90 entrare nel segmento Bdc ha surclassato Campagnolo che oggi con i gruppi è relegata ad una piccola nicchia di mercato.
Con le ruote, grazie anche a Fulcrum, forse va un po’ meglio, ma per quello che era è una magra consolazione.
 
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carmysco

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Avere Campagnolo fuori dal World Tour non vuol dire avere Campagnolo fuori dal ciclismo: non mi pare che nel WT ci siano squadre con in dotazione telai in acciaio e titanio eppure sono molti gli estimatori di questi materiali tra praticanti e appassionati delle due ruote, così come sono svariate le eccellenze artigiane che lavorano con questi materiali non usati tra i pro di vertice. La sponsorizzazione ha dei costi e evidentemente in Campagnolo avranno deciso di dirottare le risorse economiche in maniera diversa rispetto al passato.
 

Kéo

Maglia Amarillo
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Si infatti il settore di regge sulla vendita dell’ acciaio .. ma dai..
Qui non si parla di un piccolo artigiano si parla di un’industria che ha cambiato il ciclismo
 
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bicimix

Ammiraglia
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Non è fuori dal mondo del ciclismo, ma ad oggi nel mercato è relegata ad una nicchia, come le è l’acciaio, titanio etc etc
 

peppe59

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Comprassi una bici nuova, la vorrei in acciaio con Campagnolo;
avessi un negozio di bici, terrei a magazzino Shimano e forse SRAM; se un cliente mi chiede Campagnolo lo ordino (ci guadagno poco e niente, tengo il cliente) così non ho spese inutili di magazzino)
Indipendentemente dal WT

Poi se sono un artigiano italiano di pregio metto Campy comunque, per il nome
 

Kéo

Maglia Amarillo
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Si ma devi avere il cliente disposto a pagare la cifra che costa campagnolo visto che non c’è scelta ha un solo gruppo almeno elettronico
 

carmysco

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Si infatti il settore di regge sulla vendita dell’ acciaio .. ma dai..
Qui non si parla di un piccolo artigiano si parla di un’industria che ha cambiato il ciclismo
Non mi pare di aver scritto da nessuna parte ciò che tu asserisci. Ho inteso dire che se un tempo ai vertici si correva coi telai in acciaio e poi questi telai sono rimasti nel mondo del ciclismo, non per i corridori ma per una nicchia comunque rilevante di appassionati, similmente i gruppi Campagnolo verranno comunque utilizzati da una nicchia importante di ciclisti. Il fatto che Campagnolo non finisca più sulle bici dei professionisti di alto livello non vorrà dire che qualità e importanza verranno meno. Non mi pare che la gente abbia smesso di pedalare su bici con telai in acciaio e titanio solo perché i prof corrono su telai in carbonio: la stessa cosa accadrà con Campagnolo.
 

JamesHunt

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Io invece la vedo proprio grigia per Campagnolo.

La nicchia e gli esempi Rolex c’entrano nulla. Li si tratta proprio di esclusività e di vorrei ma non posso. La gente vuole il Rolex perché al polso dei vip e perché non è disponibile subito per il comune mortale. Quindi si innescano meccanismi di sovralistino e mercato parallelo.

Campagnolo non ha più nulla di esclusivo, non è di difficile reperibilità e non è più sulla bici di nessuno del world tour. Se vuoi te lo compri un gruppo campagnolo, certo di fare una scelta fuori dal coro ormai.

Avevano un bel comparto ruote, ma anche li non vedo più nulla da strapparmi i capelli.

Aggiungo una piccola esperienza personale. Ho un set di racing zero prese lo scorso anno. Infilando la camera ho rotto una guida in plastica tra cerchio e valvola. Una roba da 50 centesimi. Da lì ho iniziato la trafila, contatto Campagnolo ma mi dicono non vendere direttamente al pubblico. Sento i rivenditori qui in zona e mi fanno notare che un ordine solo per un set di 4 pezzi di plastica, venduti peraltro a 15 euro se non ricordo male, non lo fanno perché costa di più la spedizione che altro. Alla fine ho fatto scrivere alla mia compagna che è un legale a campagnolo, stufo dei vari rimbalzi, trattandosi di prodotto in garanzia e diritto alla riparazione e hanno mandato il tutto al concessionario. Senza spese per lui. Io ovviamente e giustamente ho pagato il tutto una quindicina di euro.

Con Garmin successa una cosa simile, ho strappato un o’ring dei pedali con misuratore di potenza. Scritto una mail, mi hanno chiesto l’indirizzo e il giorno dopo avevo una spedizione urgente recapitata con 4 o’ring. Gratis.

In entrambi i casi si trattava di prendere 2 euro di materiale (?), metterlo in una busta ordinaria e far felice un cliente che ha appena speso 1000 euro.

Aggiungo, una è una semplice azienda di prodotti informatici, l’altra dovrebbe essere l’eccellenza dell’artigianalità italiana.

Spiace ma salvo salvataggi di qualche mega gruppo sono destinati a scomparire, abbastanza giustamente. E lo dice uno che ha corso per anni con i vari Chorus, Record, Bora, Shamal gasatissimo perché erano le stesse cose di Indurain, Pantani e altri idoli. Oggi se vedo una bici top di gamma montata Campagnolo mi chiedo perché destinare una bici a prendere polvere in negozio. Ma non la vuole più nessuno.
 
Stato
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