News Flitedeck, il manubrio con display integrato

patton82

Pedivella
12 Marzo 2018
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Verona
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Giant TCR Adv SL2
Non è una novità assoluta, ci sono state altre proposte simili nel recente passato.
Ovviamente senza successo, come tutto quello che è effettivamente un poco più avanti di clava e bastone nel trogloditico settore della bdc.

Avevo già scritto qui molti anni fa che mi sarebbe piaciuto qualcosa del genere e l'ho sempre ripetuto nel corso del tempo.
Questo forse è ancora troppo avanti per il pubblico disponibile, speriamo almeno in una progressiva integrazione nelle pieghe di prodotti di terze parti dotati di un qualche innesto standard.
Dove sono adesso i computerini, penosamente appesi lì davanti, non si possono vedere.

Occhiali con visore incorporato ci sono già, tipo il Garmin Varia vision, purtroppo per me ci vedo troppo male per usarli.

Anche se la bdc continua ad essere un mezzo rudimentale, lo spinterogeno mi pare esagerato, non c'era già più nelle automobili di trenta anni fa, il radiatore lo stesso, nelle vetture attuali non c'è più neanche quello, quindi ho capito che la bicicletta da strada se non è fatta di roba vecchia non va bene, ma ci dovrebbe essere un limite al vecchiume.

Non ho poi capito perché se ci fossero ADAS adatti alla bicicletta non dovrebbero essere proposti, ah già, al macho pedalatore duro e puro non serve neanche il casco, tanto lui ha sempre tutto sotto controllo, figuriamoci se gli serve un aggeggio che lo avvisa che sta per arrivare un asteroide. Aggeggio che oltretutto penserebbero magari anche 20 grammi, ma per carità.
In effetti il Garmin varia vision era (sulla carta) una figata, molto meglio di questo manubrio, peccato che Garmin l'abbia dismesso e non più sviluppato, personalmente non l'ho mai visto in giro dal vivo
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
Secondo me il limite di queste soluzioni, molto belle a mio avviso, è la mancanza di standard e modularita’.

Sia dal punto vista meccanico: oggi ci sono molti tipi diversi di pieghe integrate con il passaggio cavi interno, ogni produttore fa il suo, pochi i modelli universali che possono essere montati su qualunque bici e in realta’ vanno solo su alcune.

Sia dal punto di vista SW: chi sviluppasse questo manubrio dovrebbe preoccuparsi di renderlo compatibile con tutti i sensori (e qui qualche standard c’e’), ma anche di fare accordi con le piattaforme di condivisione del dato (garmin, strava, ecc…). E dovrebbe anche risviluppare tutte le metriche di analisi dei dati che hanno dispositivi come Garmin e concorrenza.
Insomma una bella barriere all’ingresso.

Diverso sarebbe se il manubrio fosse un puro display, utilizzabile con un collegamento standard con qualunque ciclocomputer che sipotrebbe tenere in tasca o nel portaborraccia o al polso.
 

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