Sono l'ultimo arrivato e spero di non venire aggredito per avere un'opinione, che ripeto è una semplice opinione molto umile, non la verità, e comprendo e accetto che il 90% di chi leggerà questo commento non sarà d'accordo e mi contesterà dandomi del pazzo, ma lo ripeto, è solo una mia opinione, da padre peraltro e penso di avere diritto di averla.
Secondo me esiste il ciclismo amatoriale, dilettantisco, dove doparsi non ha senso perchè lo scopo non è lo spettacolo, ma divertirsi e per divertirsi non serve doparsi.
Poi c'è il ciclismo professionistico, dove lo scopo non è divertirsi, o almeno non è lo scopo principale. Lo scopo del ciclismo professionistico è far diverire il pubblico, lo scopo è lo spettacolo.
In un contesto in cui lo scopo è la prestazione finalizzata allo spettacolo, non ci vedrei nulla di male in un doping legalizzato sotto controllo medico.
Chi dice che così dipende da chi reagisce meglio alle sostanze, si potrebbe rispondere: anche senza doping dipende da chi reagisce meglio agli stimoli allenanti.
Ci sono sport in cui l'etnia fa la differenza, in base all'etnia si è più portati a determinati sport piuttosto che altri.
Quindi dovremo fare classi divise per etnia, sulla base dello stesso principio, perchè ogni etnia risponde agli stimoli allenanti in modo diverso?
Doping e i rischi per la salute? Non lo so, forse sono male o poco informato, ma quanti morti per doping ci sono stati negli ultimi 30 anni? Chiedo per sapere.
Nel caso ce ne siano stati (probabilmente si) qual'è il rapporto tra atleti che fanno uso di sostanze e atleti che hanno problemi di salute a causa delle sostanze? (usate sotto controllo e responsabilità del medico)
Quante persone nella popolazione muoiono di patologie di tipo cardiaco o di altro genere perchè si imbottiscono di cibi zuccherati dalla mattina alla sera o mangiano tutti i giorni grassi idrogenati? Per lo stesso principio forse dovremo vietare il saccarosio e la margarina?
Ho letto del rapporto genitori, figli e sport.
Se un genitore è contrario all'idea del doping, può semplicemente spiegare al figlio che lo sport può essere un divertimento e non un lavoro, e in quel caso il doping non ha alcun senso, se poi ci si accorge di essere particolarmente portati allora andrà valutato cosa comporta decidere di farlo per procurare spettacolo e divertimento agli altri, e in tal caso ogni genitore dovrebbe spiegare eventuali rischi per la salute che pensa siano legati al doping e se lo ritieno opportuno dissuadere il figlio oppure, almeno, metterlo di fronte ad una scelta consapevole.
Ovviamente il doping sotto i 20 anni lo vieterei in modo assoluto. Ma sopra i 20, con il controllo medico, perchè no?
In fondo, se ci pensate, ci sono sport pericolosissimi (motogp, formula1) e legalissimi, e i genitori sicuramente non hanno piacere di sapere che i loro figli rischiano la vita ogni volta che praticano tali sport. Eppure sono consentiti.
Comprendo che per qualcuno tutto ciò che ho scritto è folle, sconclusionato, idiota.
È il prezzo che a volte occorre pagare quando si decide di dire qualcosa fuori dal coro.
Senza offesa per nessuno.
Io rispetto chi non è d'accordo, perchè riconosco le loro ragioni e le loro opinioni, che possono essere condivisibili, ma ho le mie idee e un grado di flessibilità, per questo le mie idee possono apparire a molti strampalate e spero che chi legge possa accettare che qualcuno non la pensi come lui.
Grazie per aver letto.