Per un recupero veloce la prima regola è quella di osservare un carico adeguato e progressivo con il passare del tempo, i "ciclisti" per voglia, endorfine e sensi di colpa compulsivi sono portati a fare sempre un volume maggiore di quello sopportabile nel tempo e/o un intensità non adeguata al periodo o alle proprie capacità, proprio di recupero.
Per enfatizzare il recupero, soprattutto nei comuni casi descritti sopra, il sistema più rapido è quello di assumere i prodotti che vadano il più velocemente possibile a riparare i danni fatti:
1) BCAA, puri senza aggiunta di carboidrati immediatamente dopo l'allenamento, 1 g x 10 kg di peso corporeo.
2) Carboidrati per ripristinare il glicogeno consumato: maltodestrine, le più veloci e pure, magari non aromatizzate; il Vitargo è la più veloce, 20 g per ogni ora di allenamento.
Si dovrebbe rispettarne l'osmolarità per un perfetto assorbimento, ma per un allenamento di 4/5 ore si dovrebbe bere una quantità di liquido troppo rilevante.
Lo si può adoperare più concentrato avendo l'accortezza di scioglierlo per bene.
3) L'assiilazione e il veicolamento sarà ancora più veloce se abbinato a proteine delle più veloci: Whey del siero del latte, idrolizzate e microfiltrate in rapporto di 4:1, 4 parti di carboidrati (Vitargo, che altro non è che amido d'orzo) e 1 di proteine; cioè per 20 g di Vitargo ne vanno 5 di Whey.
4) Acido alfa lipoico, assunto in 200 mg assieme a quanto sopra stimola l'attività dell'insulina e riduce i radicali liberi in eccesso.
l'80% del lavoro è fatto, il resto si fa riposando.
Se si hanno dei problemi etico morali nell'usare
integratori, o s'ignora cosa siano e si pensa facciano male, si può usare cibo vero, favorendo i carboidrati con un indice glicemico ed un carico glicemico elevato e possibilmente che siano alcalinizzanti, nell'ordine:
PATATE
UVETTA
BANANE
Le più veloci, ma non quanto Vitargo + Whey, a questo punto ci si può aggiungere anche il miele.
Se si è dei tradizionalisti, si può usare lo YOGURT, assieme anche a quanto sopra.
Se proprio si è dei tradizionalisti incalliti, allora via libera alla PASTA, ma si vanifica l'importante effetto alcalinizzante, in quanto i cereali sono tutti acidificanti.
Un ambiente acido favorisce la formazione di radicali liberi e corticosteroidi rallentando di fatto il recupero.
Fonti proteiche da abbinare per un assimilazione più veloce non ne esistono e quindi tanto vale ingurgitare i carboidrati separati dalle proteine e fare il pasto successivo con una fonte proteica, gli albumi dell'uovo sono forse le più indicate e digeribili.
Aggiungo che il TIMING è importantissimo per enfatizzare al massimo il recupero, la prima mezz'ora è la più importante ed il periodo di tempo in cui bisognerebbe usare i prodotti più rapidi.
Questo arco temporale chiamato finestra metabolica è il più favorevole perchè l'azione dell'insulina sarà tutta volta al ripristino delle scorte di glicogeno consumate e non ci sarà deposito di adipe, trasformato dagli zuccheri dall'insulina.
La finestra metabolica comunque può avere dei tempi più lunghi, sicuramente l'equivalente delle ore spese in bici, e soprattutto se dopo una gara condotta molto intensamente, può arrivare fino a cena od oltre, tutti momenti favorevoli per assimilare carboidrati, più ci si allontana dalla fine dell'esercizio/gara, meno carboidrati ad alto indice glicemico è meglio utilizzare.
La pratica dello stretching sistematica aiuta a disinfiammare e a rilassare le muscolature interessate, un toccasana, dopo un ciclo di carico è un massaggio, da un massaggiatore vero, meglio se femmina.