Concordo in pieno aggiungo che usare la bici mi aiuta a tenere sotto controllo anche altre cose ed a stare in formaDato che interpreto e vivo la bici come momento di svago come potrei esserne stressato? Paradossalmente è quando non ci posso andare che mi aumenta lo stress.
di stressati in giro sicuramente ce ne sono..ma penso non siano poi cosi tanti. Tutto sommato credo che li possiamo trovare fra quelli che interpretano la bici con spirito fortemente agonistico e che se non vincono magari son anche disposti ..a ricorrere all'aiutino..Se fosse stressante l'avrei abbandonata da un pezzo. In compenso sono convinto che di ciclisti amatori un po' stressati in giro ce ne siano più di quanto non si pensi
Hai colto nel segno! L'agonismo lo capisco, ci mancherebbe, ma in gara; non nelle uscite di allenamento. E' una delle cose che non ho mai capito quando ho cominciato ad usare la bici da corsa. Provenivo dall'atletica (1500, 5000 e campestri), dove gli allenamenti erano fatti per allenarsi aiutandosi reciprocamente nelle ripetute, nelle quali ciascuno tirava la sua parte.(...) quelli che interpretano la bici con spirito fortemente agonistico e che se non vincono magari son anche disposti ..a ricorrere all'aiutino (...)
Hai colto nel segno! L'agonismo lo capisco, ci mancherebbe, ma in gara; non nelle uscite di allenamento. E' una delle cose che non ho mai capito quando ho cominciato ad usare la bici da corsa. Provenivo dall'atletica (1500, 5000 e campestri), dove gli allenamenti erano fatti per allenarsi aiutandosi reciprocamente nelle ripetute, nelle quali ciascuno tirava la sua parte.
La prima volta che ho fatto così in un gruppone della domenica ho scatenato l'inferno
Stiamo dicendo la stessa cosa. Spesso chi fa l'agonista nelle uscite della domenica non sa cos'è l'agonismo veroSecondo me è il contrario , chi fa l'agonismo sia pulito che con l'aiutino , lo fa in gara , forse lo stress , potrebbe essere inteso con il oggi devo fare le ripetute , le volate.
Quelli che trasformano il giro in corsa , non ne hanno probabilmente disputata mai una ufficiale , oppure li vedi in fondo al gruppo e dicono che stanno allenandosi.
Per il mio vissuto l'agonismo da lo stress da prestazione.Secondo me è il contrario , chi fa l'agonismo sia pulito che con l'aiutino , lo fa in gara , forse lo stress , potrebbe essere inteso con il oggi devo fare le ripetute , le volate.
Quelli che trasformano il giro in corsa , non ne hanno probabilmente disputata mai una ufficiale , oppure li vedi in fondo al gruppo e dicono che stanno allenandosi.
Ok ma quello di cui parli non lo chiamerei stress quanto piuttosto "tensione agonistica", che ritengo assolutamente normale e naturale per chi ha gareggiato a buon livello.Per il mio vissuto l'agonismo da lo stress da prestazione.
Dal mio punto di vista, se fai agonismo finalizzato al passare professionista arrivi ad un puntoin cui è inevitabile stressarsi, sia in allenamento che in gara perchè vi è la ricerca del risultato.
Oggi, come amatore, credo ci sia comunque lo stress da prestazione per chi fa le gare ma, credo, sia diverso in quanto non è un obbligo (almeno nel mio caso), oggi corro se mi va di farlo altrimetni non lo faccio e posso decidere di non partire fino a un secondo prima che si abbassi la bandierina.
In conclusione per me la bici può stressare come no, dipende da con quale spirito si affronta.
La ricerca dei propri limiti nello sport si fà a tutte le età ............................................................ricordandosi della propria età ...................................................ma è solo il mio pensieroOk ma quello di cui parli non lo chiamerei stress quanto piuttosto "tensione agonistica", che ritengo assolutamente normale e naturale per chi ha gareggiato a buon livello.
Lo stress dell'amatore che inizia una attivitá sportiva a 30-40 anni è altro, ad es., la continua ricerca della sfida con gli altri del gruppo degli ultracinquantenni, lo sconforto o l'euforia esagerati per i risultati ottenuti; in sostanza credo che lo stress derivi dalla mancanza di consapevolezza di quello che si sta facendo e perchè lo si sta facendo. Le gare vere, gli allenamenti veri, i risultati veri sono altra cosa. La ricerca dei propri limiti nello sport si fa a 20 anni non a 40.