Negli ultimi 6 giorni mi sono dato da fare e ho sfruttato il bel tempo: 440 km fra Baviera e Tirolo, passando per i bucolici paesini di questi posti, da dove ben due fresche campionesse olimpiche (Neuner oro nel biathlon da Wallgau e Rebensburg oro nel gigante da Kreuth) vengono festeggiate sui cartelloni ad entrata paese.
Confine con il Tirolo presso l'Achenpass
Oggi la scelta dell'itinerario doveva venire valutata come quando si fa una regata: il Föhn (vento da sud, causato dalla differenza di pressione atmosferica fra Alpi meridionali e settentrionali) decideva se ce l'avrei fatta o no. Il giro è di 112 km con 700 metri di dislivello su strade secondarie e a pedaggio. In questa stagione sono vuote. Il tutto in solitaria come al solito.
Così mi son messo di buona lena a pedalare contro il vento per i primi 62 km. Una vera pena per le gambe e per l'udito (i lacci del casco fanno un gran bel casino), attenuata da un piatto pantagruelico di spaghetti alla bolognese al km 44, innaffiati dal classico succo di mela con acqua minerale aggiunta.
Cielo terso con le tipiche nuvole da Föhn, temperature estive (20°), braghe corte e maglia a maniche corte e i bei panorami se non altro mi facevano dimenticare questa lotta contro i mulini a vento. Arrivo così al Walchensee:
Le acque turchesi invitano ad un bagno, non fossero gelide. 10 km sul lungolago, poi punto la prua verso sud e il vento mi massacra per 6 km fino a Wallgau. A quel punto vento in poppa e via di 40 km/h seguendo il corso dell'Isar (il fiume che poi passa da Monaco) fino al Sylvensteinspeicher ancora ghiacciato:
I rimanenti 30 km fino a casa non me li ricordo. Sono letteralmente planato nel giardino.