L'uscita di fondo di G. Thomas

leandro_loi

Velocista
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dovunque si possa pedalare
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Non ho capito la cosa della DDR (davvero ;nonzo%).
Comunque non ho detto di non fare qualità, ma di privilegiare la quantità. Chiaro che la qualità va comunque fatta.
Fare quantità è fare ciò che si è già preparati a fare. Va bene se hai tempo, certo, ma quando il tempo poco va privilegiata sempre e comunque la qualità, i lavori vicini alla vo2max, i lavori aspecifici di core stability, quelle cose che necessitiamo di migliorare. se tutto va bene abbiamo smesso di correre le granfondo a settembre, qualcuno avrà fatto qualche corsa anche ad ottobre. rimanendo in sella per uscite brevi, ciò che abbiamo accumulato nella stagione precedente in termini di adattamenti fisiologici è tranquillamente sufficiente per cominciare la nuova stagione, ciò che perdiamo velocemente invece è la prestazione assoluta, e su quella è necessario lavorare.
 

guido76b

Maglia Gialla
2 Marzo 2012
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ho fatto bene a smettere di seguire i Pro su Strava ........ :mrgreen:

comunque, parlando di Thomas, si parla di un atleta di elitè, su già una schiera di ragazzi (i Pro) che sono di loro una selezione limitatissima

altro sport proprio

a me, pero', più che le uscite, interesserebbe vedere anche cosa fanno oltre alla bici, ovvero quanta e cosa fanno in palestra? al mattino a digiuno? al rientro? post massaggi?
Leggevo che al mattino a digiuno fanno esercizi core stability.
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
Scusa eh ma se parliamo di allenamento finalizzato alle corse (hai citato tu la Sportful), poi porti esempi di tu che non facevi gare...



Se per te andare forte vuol dire finire un percorso con una buona media è un conto, e allora ti do ragione. Per me andare forte è quando danno una strappata per mollarti lì e tu non perdi le ruote.
Perchè se vai mediamente bene, ma perdi le ruote, quelli davanti li rivedi all'arrivo.



Senti i benefici anche se vai a portare il cane a fare la passeggiata. Non è questo il punto. Per fare un raffronto bisognerebbe fare i due tipi di preparazione, fare una corsa e vedere in che foglio di classifica si è alla fine della corsa.
non ho citato la sportful. non so neanche cosa sia. so solo che è una granfondo con dislivello importante fra le più importanti. le mie conoscenze finiscono qui.
per capire quanto si va forte potrebbe bastare il watt kg. poi per la gara servono altre dinamiche come andare bene in discesa tenere i gruppi etc.
ma se hai un buon watt kg dopo 4 ore a tutta capisci più o meno dove puoi stare e soprattutto dove non starai mai.


non facendo gare non mi è mai interessato l'aspetto tecnico del ciclismo quanto molto di più l'aspetto atletico di per se. chiaramente è una cosa personale.
mi è sempre interessato sapere che vam facevo io su quella salita più che il piazzamento di cecchini alla eddie merkx che si corre dove mi prendo i tempi io. prendevo.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
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Colnago per la strada & Kona per il fango
fate molta confusione....
un professionista con tutto il volume che fa, può (deve) fare dei lunghi-lunghissimi a "bassa" intensità...(infatti da questa analisi hanno teorizzato l'allenamento polarizzato)
ma un amatore che, a fatica, si ritaglia 10h settimana, è meglio che si concentri su lavori di qualità...ed anche il lungo è meglio che sia un po' meno lungo ma un po' più qualitativo...altrimenti, come si dice, può continuare ad allenarsi per andare piano...
IMHO...
parole al vento
siccome sono sicuro non avrai voglia di ripeterle, lo faccio io per te, quotandoti al 100%

prendere a modello un pro che ha fatto un lungo , senza capire che quello si fa 25-30k km annui, ha fisico e mezzi per recuperare in modo che noi solo ci sogniamo, e percui si può permettere quel tempo sulla bdc, per poi farne molto altro di qualità, è la cosa peggiore che si possa fare
 

guido76b

Maglia Gialla
2 Marzo 2012
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Fare quantità è fare ciò che si è già preparati a fare. Va bene se hai tempo, certo, ma quando il tempo poco va privilegiata sempre e comunque la qualità, i lavori vicini alla vo2max, i lavori aspecifici di core stability, quelle cose che necessitiamo di migliorare. se tutto va bene abbiamo smesso di correre le granfondo a settembre, qualcuno avrà fatto qualche corsa anche ad ottobre. rimanendo in sella per uscite brevi, ciò che abbiamo accumulato nella stagione precedente in termini di adattamenti fisiologici è tranquillamente sufficiente per cominciare la nuova stagione, ciò che perdiamo velocemente invece è la prestazione assoluta, e su quella è necessario lavorare.
Sono d'accordo. Chiaramente il fattore tempo è determinante, come ho scritto nei miei interventi. Ossia, se uno ha tempo e voglia, per me, va bene inserire anche la quantità. Ora specialmente. Ma anche poi.
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
250/270 a quanto corrispondono per te in %ftp?
fino all'anno scorso era 340 watt medi orari se prendi l'ora. se prendi altri protocolli 2x20 min stavo a 360 watt.

percui grosso modo all'80% ftp.

con quella ftp fare salite lunghe sui 45 minuti tenedo sempre sui 300 watt alla terza salita urli. non so che adattamenti specificatamente accadano ma ti fa male tutto nel finale.
siccome le salite normalmente non sono regolari è chiaro che se imposti una determinata potenza attui variazioni, ossia simuli una ripetuta (meno violenta chiaramente). è una cosa un po' diversa ma il principio è simile. è un po' un sopra sotto soglia molto meno violento.
ma quando si parla di steady pace partendo dai watt (% ftp 85/95) in realtà vai sopra e sotto la soglia x senza accorgetene se il percorso te lo impone.
in più hai dalla tua che alleni anche la distanza.

personalmente trovavo difficile il recupero dopo lavori specifici sulle ripetute che ho fatto veramente poco in vita mia.
efficaci ma, se fatte bene molto stressanti.
come alternativa in ottica miglioramento avevo trovato i 10 minuti all out con giri lunghi a wattaggio medio inferiore.
praticamente un polarizzato. ma anche lì troppo stressante a livello fisico.
 
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Cube, Specialized
fino all'anno scorso era 340 watt medi orari se prendi l'ora. se prendi altri protocolli 2x20 min stavo a 360 watt.

percui grosso modo all'80% ftp.

con quella ftp fare salite lunghe sui 45 minuti tenedo sempre sui 300 watt alla terza salita urli. non so che adattamenti specificatamente accadano ma ti fa male tutto nel finale.
siccome le salite normalmente non sono regolari è chiaro che se imposti una determinata potenza attui variazioni, ossia simuli una ripetuta (meno violenta chiaramente). è una cosa un po' diversa ma il principio è simile. è un po' un sopra sotto soglia molto meno violento.
ma quando si parla di steady pace partendo dai watt in realtà vai sopra e sotto la soglia x senza accorgetene se il percorso te lo impone.
in più hai dalla tua che alleni anche la distanza.

personalmente trovavo difficile il recupero dopo lavori specifici sulle ripetute che ho fatto veramente poco in vita mia.
efficaci ma, se fatte bene molto stressanti.
come alternativa in ottica miglioramento avevo trovato i 10 minuti all out con giri lunghi a wattaggio medio inferiore.
praticamente un polarizzato. ma anche lì troppo stressante a livello fisico.
Grazie della risposta.
3x45’ all’80% non è per niente piano, perché ti costringe sia a spingere che ad avere resistenza.

Io trovo molto interessanti (imparato da sufferfest con i rulli) intervalli sotto al minuto a VOmax con poco recupero seguiti da 5-7’ appena sotto ad ftp, ti sembra di averne ma arrivi alla fine sui gomiti.

Non appena finisce di piovere proverò ad inserire uscite come quelle che hai suggerito, visto che ci sono le vacanze.
 
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leandro_loi

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per capire quanto si va forte potrebbe bastare il watt kg. poi per la gara servono altre dinamiche come andare bene in discesa tenere i gruppi etc.
ma se hai un buon watt kg dopo 4 ore a tutta capisci più o meno dove puoi stare e soprattutto dove non starai mai.

Puoi capire quanto tempo ci metti a fare un certo giro, non come andrai in una gara. Nelle corse, il vo2max è imprescindibile. E se hai il vo2max, perchè lo hai curato, a cascata hai anche il resto.
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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Puoi capire quanto tempo ci metti a fare un certo giro, non come andrai in una gara. Nelle corse, il vo2max è imprescindibile. E se hai il vo2max, perchè lo hai curato, a cascata hai anche il resto.
permettimi di contraddirti. o meglio di essere in disaccordo.
facendo lunghi al medio non è che se fai come nel mio caso 410 watt a 10 minuti (ai tempi) vai a zero (perdi probabilmente un 5/10 watt medi che non sono pochi, a 5 minuti qualcosa di più partendo da valori assoluti più alti). quel tipo di potenza breve tende ad addormentarsi. quindi per risvegliarla ti spari con un tabata potenze leggermente superiori a 3 minuti (esempio banale) oppure fai un 30/30 etc prima della gara, 3/4 giorni prima etc per capirsi).riletto ora e corretto o tabata o ripetute a 3 min...
se non curi il vo2max non è che vai a zero. vai un po' meno a cp 5.
non ho mai fatto una gran fondo ma dai tempi dalle mie parti su strava inferisco che sono molto al di sotto di tale soglia perché semplicemente le salite sono solitamente abbastanza lunghe e ripetute. almeno in quelle prestigiose ossia vedo che di solito non strappano duro ma vanno in progressione (vedendo flysby). di solito eh.

poi ci sono le granfondo facili dove effettivamente fanno un paio di strappi di 7/8 minuti, con una salita lunga di massimo 20 minuti o meno.
ma lì è un altro tipo di corsa che si prepara sull'esplosività. da quel che capisco.
 
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catman

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Tutti i ciclisti uscirebbero per giri da 4-5 ore più volte alla settimana. Chi non ne ha il tempo dovrà fare meno e curare la qualità ma fare giri più lunghi non significa andare a passeggio, si fanno bei lavori in salita o piana e km di recupero e terminando il giro con buone medie. Che è quello che fanno i prof e avendone il tempo è il metodo migliore x allenarsi.
Poi, secondo me, se non si fanno minimo 10 giri all' anno da 250 km e 5000 disl, a cosa serve la bici da corsa? :))
 
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Tutti i ciclisti uscirebbero per giri da 4-5 ore più volte alla settimana.
Che però non è necessariamente la scelta migliore, se valgono (e valgono) i principi generali dell'allenamento :)
Chi non ne ha il tempo dovrà fare meno e curare la qualità ma fare giri più lunghi non significa andare a passeggio, si fanno bei lavori in salita o piana e km di recupero e terminando il giro con buone medie. Che è quello che fanno i prof e avendone il tempo è il metodo migliore x allenarsi.
Nei modi e nella misura adatti al caso particolare :)

Interessante essere arrivati a cercare di derivare conclusioni generali a partire da UNA uscita del tutto particolare, magari portata a termine solo per il piacere di farla (tipo l'Everesting di Porte o il viaggio DeGendt-Wellens): il trarre gratificazione dalla pratica è importante anche per un professionista :)
 

leandro_loi

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se non curi il vo2max non è che vai a zero. vai un po' meno a cp 5.
non ho mai fatto una gran fondo ma dai tempi dalle mie parti su strava inferisco che sono molto al di sotto di tale soglia perché semplicemente le salite sono solitamente abbastanza lunghe e ripetute. almeno in quelle prestigiose ossia vedo che di solito non strappano duro ma vanno in progressione (vedendo flysby). di solito eh.

Ti ripeto, se il tuo obiettivo è concludere il percorso con un buon tempo, del cp5 non te ne fai nulla.
Se il tuo obiettivo è gareggiare, chi dà la strappata per far selezione non si ferma perchè vede che sei in cp5 e fa brutto far soffrire gli altri...
E quando il gruppetto davanti ti ha mollato, li rivedi all'arrivo. Perchè ammesso che chi sta dietro di te ti raggiunga, facilmente sarai tu a doverli tirare, non ti riportano loro dentro in carrozza sul gruppetto davanti.

poi ci sono le granfondo facili dove effettivamente fanno un paio di strappi di 7/8 minuti, con una salita lunga di massimo 20 minuti o meno.
ma lì è un altro tipo di corsa che si prepara sull'esplosività. da quel che capisco.

E quello che ho detto prima vale in qualsiasi corsa, non solo quelle facili. La corsa dura la fanno i corridori, non il percorso.
 

catman

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Che però non è necessariamente la scelta migliore, se valgono (e valgono) i principi generali dell'allenamento :)

Nei modi e nella misura adatti al caso particolare :)

Interessante essere arrivati a cercare di derivare conclusioni generali a partire da UNA uscita del tutto particolare, magari portata a termine solo per il piacere di farla (tipo l'Everesting di Porte o il viaggio DeGendt-Wellens): il trarre gratificazione dalla pratica è importante anche per un professionista :)

Infatti sono questi giri fatti dai prof che ti fanno capire che anche per loro il ciclismo è passione e voglia di stare in giro in bici.
Immagino che se potessero, ne farebbero molti di più, anche molto lunghi e in posti sempre diversi o magari anche delle gite a tappe col bagaglio (mentre qui si dibatte di watt e allenamenti mirati e specifici per superare il vicino di casa alla garetta del giro del campanile ;pirlùn^)

Questa di Wurf e Thomas però non era una gita, è un allenamento lungo, che a loro serve sicuramente
 

leandro_loi

Velocista
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Interessante essere arrivati a cercare di derivare conclusioni generali a partire da UNA uscita del tutto particolare, magari portata a termine solo per il piacere di farla (tipo l'Everesting di Porte o il viaggio DeGendt-Wellens): il trarre gratificazione dalla pratica è importante anche per un professionista :)

O lo hanno fatto solo per arrivare tardi in albergo e non partecipare alla registrazione del video di Natale. :mrgreen:
 
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Questa di Wurf e Thomas però non era una gita, è un allenamento lungo, che a loro serve sicuramente
Molto probabilmente, nel complesso, le varie esigenze si sposavano bene in quel contesto :)
O lo hanno fatto solo per arrivare tardi in albergo e non partecipare alla registrazione del video di Natale. :mrgreen:
Percepisco la sua insofferenza nei confronti degli eventi natalizi aziendali :mrgreen:
 

gasht

Maglia Amarillo
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Che però non è necessariamente la scelta migliore, se valgono (e valgono) i principi generali dell'allenamento :)

Nei modi e nella misura adatti al caso particolare :)

Interessante essere arrivati a cercare di derivare conclusioni generali a partire da UNA uscita del tutto particolare, magari portata a termine solo per il piacere di farla (tipo l'Everesting di Porte o il viaggio DeGendt-Wellens): il trarre gratificazione dalla pratica è importante anche per un professionista :)
come
Ti ripeto, se il tuo obiettivo è concludere il percorso con un buon tempo, del cp5 non te ne fai nulla.
Se il tuo obiettivo è gareggiare, chi dà la strappata per far selezione non si ferma perchè vede che sei in cp5 e fa brutto far soffrire gli altri...
E quando il gruppetto davanti ti ha mollato, li rivedi all'arrivo. Perchè ammesso che chi sta dietro di te ti raggiunga, facilmente sarai tu a doverli tirare, non ti riportano loro dentro in carrozza sul gruppetto davanti.



E quello che ho detto prima vale in qualsiasi corsa, non solo quelle facili. La corsa dura la fanno i corridori, non il percorso.
ok. la metto in altra maniera. tipo alla avesani fanno salite che conosco. la avesani quella dura con tanto dislivello. o la merks. tu dici devi curare la vo2max.
io dico guardo la vam di quelle salite e se uno sale a 1350 di vam e tu sali potenzialmente a 1500 di vam di quello che strappano o non strappano sulla salita li ribecchi anche se fanno i primi due km come basso sul finestre nel 2005 prima di saltare per aria.
a me sembra un calcolo facile facile.

su salita lunga conta la vam non quando vo2max, in senso stretto, hai. certo se quelli davanti vanno a 1350 e tu vai a 1300 devi restarci attaccato altrimenti ovvio che non li rivedi più. se vai a 1400 non ti preoccupare che faranno fatica loro a starti dietro.
considerazioni ovvie.
poi nella dinamica della gara chiaramente se si mettono a strappare in piana per portare via i gruppi e parti sulla salita con 5 minuti di svantaggio amen. ma quella è TATTICA di gara. con la prestazione atletica in se non c'entra nulla. certo puoi essere il più forte atleticamente e perdere sempre per ché o non sai leggere la corsa etc. succede anche ad alti livelli che non sempre il più forte vinca.
baronchelli potrebbe scrivere un trattato su questo.


il ciclismo è uno sport aerobico a meno che il percorso non sia facile ed allora devi staccare gli altri con altri mezzi.
allenando la vo2max alleni anche l'aspetto aerobico mica lo metto in discussione. ma il miglioramento della vo2max deve essere finalizzato a quello.
il miglioramento aerobico a mio avviso, a prescindere dalle granfondo sennò si fa casino per nulla, è l'obbiettivo di un ciclista che deve fare una prova di 5 ore. ci si può arrivare in varie maniere, su questo concordo.
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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Che però non è necessariamente la scelta migliore, se valgono (e valgono) i principi generali dell'allenamento :)

Nei modi e nella misura adatti al caso particolare :)

Interessante essere arrivati a cercare di derivare conclusioni generali a partire da UNA uscita del tutto particolare, magari portata a termine solo per il piacere di farla (tipo l'Everesting di Porte o il viaggio DeGendt-Wellens): il trarre gratificazione dalla pratica è importante anche per un professionista :)
cosa pensi delle uscite ripetute di gennaio 2018 di froome? un monte ore assurdo a detta di tutti.
casulamente partorisce la più grande azione ciclistica dai tempi di hinault a sallanches. una delle più grandi di tutti i tempi. qualcosina c'entra col gennaio 18, secondo te?

ok, non siamo froome prima che qualcuno intervenga e dica la cosa più banale del mondo.
 

leandro_loi

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ok. la metto in altra maniera. tipo alla avesani fanno salite che conosco. la avesani quella dura con tanto dislivello. o la merks. tu dici devi curare la vo2max.
io dico guardo la vam di quelle salite e se uno sale a 1350 di vam e tu sali potenzialmente a 1500 di vam di quello che strappano o non strappano sulla salita li ribecchi anche se fanno i primi due km come basso sul finestre nel 2005 prima di saltare per aria.
a me sembra un calcolo facile facile.

su salita lunga conta la vam non quando vo2max, in senso stretto, hai. certo se quelli davanti vanno a 1350 e tu vai a 1300 devi restarci attaccato altrimenti ovvio che non li rivedi più. se vai a 1400 non ti preoccupare che faranno fatica loro a starti dietro.
considerazioni ovvie.

Tu parti dalla considerazione che lo stesso atleta, allenato ad uscite lunghe e privilegiando la quantità di lavoro, fa i 1400 o i 1500, e invece privilegiando la qualità sale a 1350 (anche se accetti l'idea che sia più allenato negli sforzi brevi ed intensi come il cp5).
Ti dico invece che è molto più facile che riducendo il numero di ore in sella, concentrando gli sforzi e rendendoli più intensi, è statisticamente molto probabile che vada uguale come VAM e in più sia molto più brillante negli spunti veloci e nelle azioni violente che a volte una corsa richiede.
Se devi innalzare la velocità di percorrenza di una salita, le opzioni sono due:

1 tentare di percorrere quella salita più forte
2 fare quella salita a intervalli in cui vai più forte della velocità solita, alternati con intervalli di recupero, e in vicinanza delle corse fare un lavoro di sintesi delle ripetute fatte per valutare appunto i miglioramenti.

Andare in giro sempre a tre quarti di gas costante non ti fa migliorare tanto quanto facendo poco, ma molto intensamente.

allenando la vo2max alleni anche l'aspetto aerobico mica lo metto in discussione. ma il miglioramento della vo2max deve essere finalizzato a quello.

Il miglior modo, e più semplice, per allenare l'aspetto aerobico, è il miglioramento della vo2max. senza contare che gli allenamenti che prevedano sforzi brevi ed intensi intervallati crea la necessità di adattarsi ad un recupero molto veloce, e maggiore è la velocità del cuore a rientrare, meglio è in tutte le situazioni di corsa. La tattica la puoi usare se hai le gambe per usarla.
 
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