Marcialonga 2024

fmassi

Apprendista Cronoman
17 Novembre 2004
3.181
256
Morbegno (SO)
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eccomi - seppur con un po' di ritardo - a raccontarvi la mia esperienza di domenica a Predazzo, dove mancavo dal 2019. E' sempre una gara difficile da interpretare, vuoi anche perchè il dislivello importante è racchiuso in un percorso di pochi chilometri. Confermo, come detto da molti, che la macchina di fine gara ciclistica sia passata stavolta veramente presto, con già degli incroci che subito dopo risultavano sguarniti. Salgo di conserva sul Pampeago, che mi ricordavo più impegnativo, fermo restando che dopo Obereggen forse c'è il settore di 2-3 km più duro. Ristori, per la parte solida, decisamente inadeguati: wafer tagliati, oltre a non nutrirti granchè, creano il picco glicemico passato il quale poi non c'è più nessuna energia. Prugne disidratate vorrei vedere chi è riuscito a mangiarle.
Sono deciso a fare il lungo ed al bivio procedo verso Moena, anche se la strada che già abbiamo fatto al mattino per prendere il Costalunga mi appare come diversa. Mi accorgo di essere già un po' stanchino (in settimana mal di gola e raffreddore mi hanno un po' debilitato), difatti a circa 1 km dall'attacco del San Pellegrino mi devo fermare mettendo il piede a terra. Comincia da questo momento fino a circa i -4 km dalla vetta, un calvario fatto di voglia di girare la bici e rientrare quindi in breve tempo a Predazzo. Mi dico "se già qui all'inizio non ne ho, come faccio a completare questa salita, ma soprattutto poi come riesco a scalare il Valles ?". Avevo un gilet blu e una F8 azzurra, credo che qualcuno che legge mi avrà superato sentendo anche le mie "farneticazioni". Poi e lo ringrazio, mi fa coraggio un concorrente del BICI 2000 Borgo Panigale che mi incita a non mollare: pian piano i kilometri passano e l'altitudine raggiunta aumenta: verso i 1700 faccio il calcolo che mancan ancora poco più di 200 metri di dislivello da fare in 4-5 km ed allora non mollo fino in vetta. Da lì poi guardo avanti e sul Valles (passo che non soffro come il San Pellegrino) vado meglio ed anche le forze sembrano essere ritornate. In cima ristoro e poi giù, convinti che il Castelir sarà anche duro ma corto! Chiudo in 7h27min una giornata di sofferenza pura, dove sono andato davvero vicinissimo dal mollare tutto e girare la bici verso Moena e poi Predazzo. Questa giornata resterà sempre nel mio cuore perchè poi l'emozione al traguardo ripaga del sacrificio fatto.
Grazie a tutti colori che mi hanno sorretto ed incitato a proseguire !!!!!!
 

luigi_g

Apprendista Cronoman
7 Giugno 2019
2.742
1.468
Zurigo
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Bici
Colnago VR3s/Pinarello Grevil/Specialized Tarmac
eccomi - seppur con un po' di ritardo - a raccontarvi la mia esperienza di domenica a Predazzo, dove mancavo dal 2019. E' sempre una gara difficile da interpretare, vuoi anche perchè il dislivello importante è racchiuso in un percorso di pochi chilometri. Confermo, come detto da molti, che la macchina di fine gara ciclistica sia passata stavolta veramente presto, con già degli incroci che subito dopo risultavano sguarniti. Salgo di conserva sul Pampeago, che mi ricordavo più impegnativo, fermo restando che dopo Obereggen forse c'è il settore di 2-3 km più duro. Ristori, per la parte solida, decisamente inadeguati: wafer tagliati, oltre a non nutrirti granchè, creano il picco glicemico passato il quale poi non c'è più nessuna energia. Prugne disidratate vorrei vedere chi è riuscito a mangiarle.
Sono deciso a fare il lungo ed al bivio procedo verso Moena, anche se la strada che già abbiamo fatto al mattino per prendere il Costalunga mi appare come diversa. Mi accorgo di essere già un po' stanchino (in settimana mal di gola e raffreddore mi hanno un po' debilitato), difatti a circa 1 km dall'attacco del San Pellegrino mi devo fermare mettendo il piede a terra. Comincia da questo momento fino a circa i -4 km dalla vetta, un calvario fatto di voglia di girare la bici e rientrare quindi in breve tempo a Predazzo. Mi dico "se già qui all'inizio non ne ho, come faccio a completare questa salita, ma soprattutto poi come riesco a scalare il Valles ?". Avevo un gilet blu e una F8 azzurra, credo che qualcuno che legge mi avrà superato sentendo anche le mie "farneticazioni". Poi e lo ringrazio, mi fa coraggio un concorrente del BICI 2000 Borgo Panigale che mi incita a non mollare: pian piano i kilometri passano e l'altitudine raggiunta aumenta: verso i 1700 faccio il calcolo che mancan ancora poco più di 200 metri di dislivello da fare in 4-5 km ed allora non mollo fino in vetta. Da lì poi guardo avanti e sul Valles (passo che non soffro come il San Pellegrino) vado meglio ed anche le forze sembrano essere ritornate. In cima ristoro e poi giù, convinti che il Castelir sarà anche duro ma corto! Chiudo in 7h27min una giornata di sofferenza pura, dove sono andato davvero vicinissimo dal mollare tutto e girare la bici verso Moena e poi Predazzo. Questa giornata resterà sempre nel mio cuore perchè poi l'emozione al traguardo ripaga del sacrificio fatto.
Grazie a tutti colori che mi hanno sorretto ed incitato a proseguire !!!!!!
Bravo. Complimenti per la tenacia