Marco Pantani

Stato
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MIKE SCOTT

via col vento
21 Ottobre 2008
4.928
87
nell'etere
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http://it.youtube.com/watch?v=aPI6bPOwFu4


lasciate stare tutte le chiacchere molto delle quali secondo me in malafade
emozioni così le possono dare solo pochi molto pochi grandissimi in qualsiasi disciplina
poi secondo me si dimentica che il panta era atleticamente di primissimo livello
secondo me ha amato la gente sulle strade molto + di quanto gli si riconosca.
quelli di adesso sono delle super pippe almeno nelle corse a tappe
 
B

Biciblu

Guest
Auguri al Pirata... che sempre ci ha fatto sognare ed ora possiamo sl sognare le sue imprese...
 

sgiuba

Pignone
6 Maggio 2008
143
2
60
milano
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Bici
Emonda SLR 9
auguri Marco mi hai attaccato tu la passione per la bici; quanti pianti di emozione mi sono fatto attaccato alla televisione; solo dopo la tua morte ho incominciato ad andare in bdc e sono riuscito a capire cosa vuol dire scattare in salita una, due, tre, quattro volte come facevi tu
L'unico personaggio che mi ha trasmesso emozioni simili (anche se su scala minore) è stato il grande Gilles Villeneuve
Peccato che tutti e due abbiano fatto una brutta fine; il mondo dello sport avrebbe bisogno di personaggi così che sappiano trasmettere emozioni
 

bdcpassion

Pedivella
13 Ottobre 2008
444
1
Viterbo
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Bici
work in progress...
Auguri marco...mi mancherai sempre...anche per me vale il fatto che sei stato tu ad avvicinarmi e a farmi appassionare a questo mondo...dal giorno dopo che ti ho visto ho comprato una bici da corsa e se non ci fossi stato tu ora non avrei la passione più bella del mondo!!!
GRAZIE INFINITE!!!!!!:eek:
 

Pattino volante

Pedivella
27 Novembre 2008
378
21
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Bici
Colnago
Ho letto i Vostri messaggi e da sempre mi emoziono quando si parla di Pantani. Ho letto libri scritti su di lui e ho visto filmati in TV, sempre con gli occhi lucidi. Auguri Pirata
 

spaik

Cronoman
1 Maggio 2007
795
27
Forte dei marmi
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grande marco...per me sarai sempre il piu' forte.....anche se non sei piu' qua con noi......per me quando vedo una corsa e' come se ci fossi.....sei l'unico che mi ha dato emozioni in bici....nessuno mai come te riuscira piu' a emozionarmi .....per tutto quello chi ti hanno fatto...pero' nessuno e' riuscito a toglierti dalla mente dei tifosi.....grazie per quello che hai fatto nel ciclismo.....
 

The_Prince

Novellino
22 Gennaio 2009
29
0
Locorotondo (Bari)
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Ciao a tutti amici del Panta..non so perchè..ma quando leggo..vedo..fatti che ricordano Marco..di colpo ho un vuoto allo stomaco..Un dolore immenso pari alla perdita di un conoscente..Difficilmente qualcun'altro corridore ci farà sognare ancora..Ci stava riuscendo Riccò..peccato!..
 

"Morris"

Novellino
19 Febbraio 2008
71
1
Romagna
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In una giornata triste, ripasso i fotogrammi dell’ultimo nostro incontro e risento le sue parole, come un richiamo all’inevitabilità di quei troppi corsi, che gli idioti han fatto legge.
In una giornata migliore, rivedo il monito dei suoi occhi, sempre pronto a mostrare in privato, quanto si poteva carpire in pubblico: ogni gioia attende un muro, ed un insieme che ti può togliere i bagliori. Per questo, quando poteva lanciare se stesso sui viali della sua immanenza, era un propulsore di emozioni uniche, una cura inconsapevole, come solo gli artisti naturalmente veri sanno essere. Un segmento che s’allungava verso le cime, fasciato di aloni caleidoscopici: i colori della vita. Ed era uomo che non conosceva cosa significhi costruirsi attorno uno scudo di ipocrisia, per apparire quel “perfetto” che solo gli imbecilli, magari con lauree, ovvero i peggiori e più miseri, credono sia possibile e per il quale spendono merletti, quando in realtà il confine fra profumo e mefitico, è un filo di lana.
Marco era un essere umano, splendido come solo un uomo sa essere quando pulsa sincero sui viali di quella imperfezione che è la nostra essenza e che solo il buon senso dei sempre meno, sa giudicare e ben collocare all’interno dell’involucro sociale. Non ha mai fatto male a nessuno, aspetto che i bacchettoni, da sempre anticamere della stupidità, dimenticano. E poi, quando ti capita di vedere uno sfortunato, bambino o vecchio che sia, mentre ti mostra un flebile sorriso, perché a monte, proprio Marco, lo ha aiutato senza farlo sapere, il dolore per quel tragico volo si fa ancor più forte. Il Panta diceva sempre: “La beneficenza si fa col cuore, è una scelta intima. Reclamizzarla, puzza di business..”. Aveva ragione anche lì….

Quel che segue, l’ho scritto il giorno del suo compleanno di due anni fa, ma va bene anche oggi: gli immortali compiono gli anni ogni giorno……


Abbecedario Marco

Una genesi di luce presente
su un percorso di raggi ed aloni
anche quando le ombre
si volgon agl’angoli.

Il triste presagio
che s’impossessa del calore
per distinguere il colore
col cuore e il ricordo d’un adagio.

L’istinto venuto dal sole
che irradia ogni volto del volgere
nel creare fulgide cornici
su estemporanei affreschi.

Il volo verso un punto lontano
su una cima divenuta meta
per guardare la terra e il mare
nell’insieme d’un sentito messaggio.

Due occhi profondi
che avvolgono la nuda pietra
per trasformarla in cristallo
rendendo tetragoni quei fari.

L’evidente ribrezzo verso l’ipocrisia
l’onestà che vuole il senso dei tutti
sul tornaconto e il masochismo dei singoli
come unico segno di vero avvenire.

Le frasi non immediate
per generare riflessione
come un monito d’un tempo
troppo diviso sul fumo d’inconsapevole.

Un uomo di nome Marco
sì, una luce che solo il sapere
sa distinguerne gradazioni
nel suo viale infinito.

Un eterno compleanno
che dalla semplicità d’una data
s’elegge nell’intimo come abbecedario
di grandiosità e consapevolezze.

Morris
 
M

mazzoblu

Guest
Grande Morris !!

e sempre GRANDE PIRATA !
il ciclismo non ti dimenticherà mai!
 

"Morris"

Novellino
19 Febbraio 2008
71
1
Romagna
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Il 14 febbraio 2009, debutterà a Vicenza uno spettacolo teatrale tratto dal “Capro espiatorio”, studio inchiesta sulle vicende giuridico-mediatiche di Marco Pantani ad opera di Maria Rita Ferrara, meglio conosciuta sul web, col nick “Donchisciotte”.
Alessandro Albertin, un attore che ha già lavorato in diverse rappresentazioni teatrali, dopo aver letto i libri su Pantani, è rimasto folgorato dal personaggio e dalle sue vicende. Cercando su internet per saperne di più, è finito sul blog della Ferrara (www.pantani.splinder.com), ed è stato lì che ha letto il “Capro espiatorio”. Grazie a quel lavoro, l’interesse verso Marco è cresciuto ancora, fino a far scattare in Albertin la volontà di portare i contenuti di quello studio, in un’opera teatrale. Ha scritto all’autrice, chiedendole, oltre al consenso per il progetto, tutto quanto potesse servire per documentarsi ulteriormente. Per mesi ha lavorato puntigliosamente, trovando i riscontri sulle testate ed i documenti, a quanto la Ferrara sosteneva, al punto di convincersi completamente, di come fosse giustificata l’ansia di giustizia che ha invaso il campione, dal 5 giugno ’99 fino all’ultimo dei suoi giorni (e che, purtroppo, è stato il motivo scatenante della sua caduta nella droga).
Adesso lo sforzo dell’attore è pronto per i teatri. E che siano tanti!


Associazione culturale Overlord
presenta
in Prima Nazionale

MARCO PANTANI
il campione fuori norma

di Alessandro Albertin
da uno studio di Maria Rita Ferrara

con A. Albertin e M. Ottolini
scene di Piero Ottusi
Regia di Michela Ottolini


Durante una tappa del Giro d’Italia, Marco Pantani scala il Passo del Mortirolo come fosse una semplice collina ed entra prepotentemente nel cuore dei tifosi italiani. È il 5 giugno 1994.
Comincia da lì una carriera straordinaria, costellata da una serie impressionante di infortuni e fatta di poche ma storiche vittorie.

L’apice viene raggiunto nel 1998, con la conquista del Giro d’Italia e del Tour de France.


L’anno seguente è quello della definitiva consacrazione, del più che probabile secondo Giro d’Italia.

A Madonna di Campiglio, a due tappe dalla fine, viene fermato: il suo sangue presenta valori fuori norma.

È il 5 giugno 1999: esattamente cinque anni dopo, la favola finisce.
Da qui comincia un accanimento mediatico e giudiziario nei suoi confronti che non ha precedenti.
Pantani diventa per molti “il dopato d’Italia”.


Si può dire che il tutto sia servito a qualcuno? Che abbia fatto comodo a certi meccanismi di potere?

Si può dire che Marco Pantani sia stato un capro espiatorio per lo sport italiano?
[FONT=&quot]Partendo da queste domande abbiamo cercato di capire se quanto successo dopo Madonna di Campiglio fosse normale. Oppure no.

[/FONT]

TEATRO SPAZIO BIXIO

via Mameli, 4 - VICENZA

SABATO 14 FEBBRAIO 2009 - ore 21.00

DOMENICA 15 FEBBRAIO 2009 - ore 17.00
[FONT=&quot]

[/FONT]

 
M

mazzoblu

Guest
a distanza di tempo e non più a "botta calda" ragionando meglio su quanto successo mi convinco sempre più che quello che è successo a Marco nel '99 non è stato giusto.

E' stato fermato come se ci fosse stato un complotto di qualcuno.

dal carcere c'è stato qualcuno che disse di non scommettere su Pantani per quel giro!

e' stato prima esaltato e poi bombardato dai giornalisti ed etichettato da quel momento come dopato. In realtà ha avuto l'ematocrito leggermente più alto del limite una volta (e poi anche dimostrato che non era così) e non è mai stato beccato con epo o sostanze dopanti a nessun controllo.
altri corridori come sappiamo tutti in tempi anche recenti sono stati veramente beccati positivi ma non è mai stato fatto tanto clamore così. :cry



riquoto la prima parte di un mio precedente discorso su Marco...
vorrei esserci anch'io a Vicenza!
 
Stato
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