Ho seguito con un certa indifferenza questa discussione, piuttosto animata, senza capire davvero il motivo della contesa. Fermo restando che quelli che sono intervenuti in replica vanno letti per quello che di solito suggeriscono - e sono suggerimenti sempre preziosi - mi pare a occhio che nessuno abbia risposto al quesito principale di
@seamaster76: qual è la differenza sostanziale tra cerchio simmetrico e non asimmetrico in una ruota posteriore?
Forse sarebbe bastato rispondere che:
1) l'assimetria interviene a incrementare il tensionamento dei raggi di sinistra per il 10% rispetto alla ruota simmetrica, è un fatto puramente geometrico;
2) il 10% è poca cosa, non risolve affatto un problema di notevole sbilanciamento di tensioni tra destra e sinistra (ironia elettorale a parte);
3) la tecnologia recente è intervenuta con freni a disco e ripartizione dei raggi tra destra e sinistra (raggiature 2:1) per correre a sostegno di questo sbilancio talvolta fastidioso;
4) l'asimmetria dei fori a me ha creato più problemi di quanti ne risolveva per via del displacement (i fori posizionati più lateralmente) generando frequenti forature, finché non ho messo un nastro larghissimo e (cosa che non mi piace) autoadesivo;
5) una ruota posteriore ben assemblata, senza dischi e con raggiature 1:1, non presenta alcun problema di smollamento dei raggi sinistri, soprattutto se l'ho assemblata io o (ma non ne ho avuto occasione)
@leandro_loi o
@EliaCozzi;
6) la conoscenza della dinamica che gira intorno a una ruota e la competenza su come si assembla (e sul perché di certe soluzioni) aiuta molto, anche a evitare discussioni poco costruttive oltre che a scegliere bene per sé stessi;
7) assemblare ruote da soli è assai divertente, utile, talvolta non economico, perciò lo consigliamo. Ma vuoi mettere avere una ruota affidabile sempre dritta come una spada?
8) se vuoi assemblare, per cominciare leggere il libro di Jobst Brandt. Senza quello, difficile saperne più di qualcuno qui dentro.