ad essere sincero raramente affronto salite quando esco e proprio quella del monte quest'anno l'avro fatta meno di dieci volte. Ad ogni modo fino a qualche settimana fa' l'avevo sempre affrontata con il 38-27 o con il 38-24 impiegando sempre i medesimi tempi (all'incirca mezz'ora per intenderci ...) ma pedalando con molta più agilità (mi viene naturale).
Mi spiegavano però che se continuo ad assecondare la tendenza alla pedalata agile pure in montagna non migliorerò mai in questo frangente ...
Insomma più di un amico mi ha consigliato di abituarmi a pedalare almeno con il 21 mantenendo i 60 rpm fin quando non svilupperò più potenza e tale rapporto mi diverrà congeniale.
Immagino ci voglia un po' ... E se la cosa funziona (sempre che continui a trovare il tempo di pedalare) ti farò sapere :-)
al recente tour de france, Contador e Schleck salivano a 90 rpm in una salita al 10%, esprimendo la massima velocita' possibile in qui tratti
cassani, che commenta le gare a tappe, diceva che hanno appurato con dati scientifici, che il range di pedalata ottimale per esprimere la massima velocita' in salita e' esattamente 90 pedalate/min.
...non credo comunque che sia congeniale a noi amatori
il perche' e' semplice: Si confonde agilita' con rapporti leggeri, ma non e' cosi'
l'agilita' puo' essere una dote, ma si puo' anche allenare, partendo da ripetute di sfr e f&o, cio' per poter utilizzare rapporti duri in agilita', chiramente in relazione sempre al grado di allenamento e quindi ai Watt espressi e alla Vam
Diciamo che superati i 35 anni, si tende a pedalare piu' di potenza, anche perche' in questo modo si preserva maggiormente il cuore utilizzando frequenze piu' basse (sfrutto di piu' la forza muscolare)
ci sono atleti che salgono agili, sviluppando la medesima velocita' nel medesimo tratto di salita di chi va di potenza.
Una cosa e' certa: Se la salita e' lunga o durante una gf, e' sempre bene salire in agiltia' (75/80 rpm e' un buon range di pedalata in agilita' con pendenze intorno al 5/6%) per preservare i muscoli