Comunque in effetti se andiamo a vedere le tabelle di A&C sul libro, non vanno a zone, ma a %di FTP
Io no cabire!
Comunque in effetti se andiamo a vedere le tabelle di A&C sul libro, non vanno a zone, ma a %di FTP
Grazie!
Ho avuto un intuizione simile e ne ho parlato ieri con @gx2. In pratica a partire da dei tempi definiti andare ad individuare le zone di potenza. Il problema è ricavare questi tempi.
In che senso basta andare in modifica zona? Parli di WKO+?
Io no cabire!
Grazie!
In che senso basta andare in modifica zona? Parli di WKO+?
voleva essere una battuta nel senso che le zone si possono modificare facilmente in qualsiasi software o foglio di calcolo il problema è cosa scrivere o perchè oppure che significato ha fare un certo allenamento in un determinato range
Diciamo che se le zone fossero fisse, sweepspot a parte, userebbe le zone come fa Friel, invece usa % di FTP,
Il punto non sono tanto le zone: ma le tabelle e appunto i range di allenamento
Ovvero: per allenarsi si prede come riferimento la CP?
Come di può utilizzare il concetto CP+W' per ottimizzare e migliorare gli allenamenti?
Le zone vengono di conseguenza.
Grazie!
Ho avuto un intuizione simile e ne ho parlato ieri con @gx2. In pratica a partire da dei tempi definiti andare ad individuare le zone di potenza. Il problema è ricavare questi tempi.
In che senso basta andare in modifica zona? Parli di WKO+?
Scusami, sarò ritardato, ma continuo a non capire.
Assodato che per potenze >CP (o FTP, tanto siamo lì.. in soldoni) le zone (o intervalli di potenza, chiamali come vuoi) non possono essere definite da delle zone arbitrarie (es. 120% di FTP) poiché possono non essere valide per un determinato atleta ed assodato che la curva del profilo di potenza ci permette di "definire" l'atleta stesso(vedere anche fenotipo ricavato da questa), allora:
come definisco delle zone di potenza ad hoc per il singolo atleta?
Si a livello personale, se uno ha una curva di potenza abbastanza popolata e un minimo di sensibilità, andare a capire quali sono gli intervalli di durata "critici" è intuitivo
Ok, ma come?
EDIT: io le chiamo zone, tu le chiami range di allenamento. Stiamo parlando della stessa cosa.
Non ci arrivo: puoi spiegarti meglio?
Non ci arrivo: puoi spiegarti meglio?
Si a livello personale, se uno ha una curva di potenza abbastanza popolata e un minimo di sensibilità, andare a capire quali sono gli intervalli di durata "critici" è intuitivo
Il problema sorge nel momento si vuole generalizzare.
Alla fine della fiera, gli intervalli basati su ftp fino a z4 rimangono corretti. Questo mi pare sia un fatto assodato.
Poi occorrerebbe usare intervalli leggermente (talmente leggermente che forse non ne vale la pena?) diversi e basati su cp+w'
Ovviamente è scomodo considerare e testare entrambi i parametri, ftp e cp.
Ma d'altro canto esiste sicuramente una relazione, tra cp+w' e la stessa ftp, che permette a partire dalla stima di cp di stimare altrettanto accuratamente ftp. Ovvero con una determinata cp e w'...posso avere solo un valore possibile di ftp, non sono un matematico ma intuitivamente mi sembra un'affermazione valida, spero qualcuno possa confermarlo
Stiamo dicendo la stessa cosa, io però aggiungo:
2 preparatori diversi definirebbero le stesse zone per il medesimo atleta?
No io per range mi riferisco ai range indicati nelle tabelle di allenamento, non necessariamente alle zone
Dai tempi risalgo alle zone di potenza tramite "inversione" della curva MMP (che come dice gx2 deve essere abbastanza fitta). In questo modo si hanno delle zone (di potenza) ad hoc per l'atleta che corrispondono a diversi domini. Uno degli aspetti negativi (ma che è la base su cui si fonda il modello) è che CP+W' devono essere ricalcolati di frequente poiché variano molto nel corso della stagione (magari varia solo CP, magari varia solo W, magari variano entrambe. Con paradigma FTP poteva variare solo FTP).For training needs, the relationship between time and exhaustion can be divided into four groups according to dominant metabolism, which supplies energy to muscles:
- Neuromuscular Power: 5-15 seconds. The lactate anaerobic metabolism is the basic energy system ensuring motor activity (phosphagen system).
- Anaerobic Capacity Power: 30 seconds to 2 minutes. Motor activity of high intensity is primarily supplied with energy by the anaerobic lactate system (anaerobic glycolysis).
- Vo2Max: 3-8 minutes. From this period on, the aerobic system is dominant, but the portion of anaerobic lactate metabolism can still be large (anaerobic and aerobic glycolysis).
- Steady State/Endurance Power: Approximately 10 minutes to several hours. Motor activity is ensured by the aerobic energy system from more than 90% (oxidative system).
Ragazzi dovete rallentare che non vi sto più dietro. Rischiamo di fare enorme confusione! Se potete raggruppate le risposte in un unico post.
Secondo me Z4 va già "personalizzata" (l'estremo superiore). Si può rimanere tranquilli con le classiche Z1,Z2 e Z3.
Se sono due preparatori seri che hanno studiato ed hanno le conoscenze allo stato dell'arte dovrebbero. Insomma, tralasciando qualche incertezza non dovrebbe scapparci molto. Come accade con WKO4 ora esiste una relazione matematica (che ha basi fisiologiche naturalmente) che definisce queste zone. (vedi sotto)
Ah ok!
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Quello che ho pensato (e ditemi se vi pare na stronzata) è di usare i tempi "canonici" in cui vengono "eccitati" le varie componenti (es. VO2max, NM, .. etc).
Questa è un indicazione di massima:
Dai tempi risalgo alle zone di potenza tramite "inversione" della curva MMP (che come dice gx2 deve essere abbastanza fitta). In questo modo si hanno delle zone (di potenza) ad hoc per l'atleta che corrispondono a diversi domini. Uno degli aspetti negativi (ma che è la base su cui si fonda il modello) è che CP+W' devono essere ricalcolati di frequente poiché variano molto nel corso della stagione (magari varia solo CP, magari varia solo W, magari variano entrambe. Con paradigma FTP poteva variare solo FTP).
Se è na cazzata non linciatemi!
Ok, ma c'è un altro aspetto:
se prendiamo ad esempio i dati di GC (quelli appunto "popolati"), cambiano a seconda del range di tempo che scelgo.
Se scelgo tutto l'anno mi da dei dati, lo scorso mese me ne da degli altri, questo mese me ne da degli altri ancora.
Il che a mio parere dipende dall'intensità/durata dei workouts effettuati nel mese, che non necessariamente sono indicativi.
Quindi ogni mese a fine scarico, occorre assolutamente fare il test.
PRESUPPOSTI:
a) Presupponiamo che le zone rimangano valide anche se con confini in parte più labili
b) Presupponiamo di aver imboccato una strada sbagliata dando per scontato quello che ha fatto Roberto Massa? (Comunque lui è l'unico che ha avuto il coraggio di provare ed applicare un nuovo modello di allenamento quindi tanto di cappello) O perlomeno abbiamo interpretato male le poche informazioni che ha condiviso con noi.
IPOTESI:
1) Quando noi effettuiamo una serie di ripetute per migliorare Vo2max (Es 5x5min @ Z5) l'effetto sara quello di migliorare in un dominio di tempo che va dai 5 min fino ad 1h (prendetelo solo come riferimento)
2) Facendo ripetute in una Zona dove FTP è lacunosa rischieremmo di fare o poche ripetute o ripetute troppo blande e quindi qui potremmo cominciare ad utilizzare il paradigma CP.
3) Ora avendo a disposizione il paradigma CP io posso ricalcolare in modo personale a quale potenza fare le ripetute in modo tale da portare a 0 il W'
In questo modo avremmo meno fattori da analizzare in un primo momento e ci potremmo concentrare su ciclo di carica e scarica durante le ripetute.
Rimane comunque valido il fatto che lavorando su ripetute brevi andremmo ad incidere su W' mentre andando su ripetute lunghe sul valore di CP
Che ne pensate?
PS
Non mi linciate
Il presupposto a) non mi convince.Vorrei essere provocatorio , ma non mi linciate...
Partiamo dal fatto che gli stessi A&C si sono mossi dal semplice modello FTP andando verso un modello FTP+FRC più simile a quello CP.
PRESUPPOSTI:
a) Presupponiamo che le zone rimangano valide anche se con confini in parte più labili
b) Presupponiamo di aver imboccato una strada sbagliata dando per scontato quello che ha fatto Roberto Massa? (Comunque lui è l'unico che ha avuto il coraggio di provare ed applicare un nuovo modello di allenamento quindi tanto di cappello) O perlomeno abbiamo interpretato male le poche informazioni che ha condiviso con noi.
IPOTESI:
1) Quando noi effettuiamo una serie di ripetute per migliorare Vo2max (Es 5x5min @ Z5) l'effetto sara quello di migliorare in un dominio di tempo che va dai 5 min fino ad 1h (prendetelo solo come riferimento)
2) Facendo ripetute in una Zona dove FTP è lacunosa rischieremmo di fare o poche ripetute o ripetute troppo blande e quindi qui potremmo cominciare ad utilizzare il paradigma CP.
3) Ora avendo a disposizione il paradigma CP io posso ricalcolare in modo personale a quale potenza fare le ripetute in modo tale da portare a 0 il W'
In questo modo avremmo meno fattori da analizzare in un primo momento e ci potremmo concentrare su ciclo di carica e scarica durante le ripetute.
Rimane comunque valido il fatto che lavorando su ripetute brevi andremmo ad incidere su W' mentre andando su ripetute lunghe sul valore di CP
Che ne pensate?
PS
Non mi linciate