sta storia del campanello mi fa proprio incazzà perchè non è la prima volta che la sento, sempre a puntualizzare su eventuali colpe del ciclista che è stato stirato e a cercare giustificazioni che renderebbero proporzionata l'infrazione. sento anche spessissimo dei paragoni assurdi, come se la stessa infrazione commessa alla guida di 2 tonnellate d'acciaio o di una biciclette avessero le stesse conseguenze.
Che sia giusto rispettare leggi e norme mi pare superfluo dirlo. Cosi come che il senso civico è necessario da parte di tutti.
Ma quello che si discute(va) qui è che è palese che ora non si sono norme né leggi che tutelino a sufficienza i ciclisti nei rapporti con gli altri fruitori delle strade.
In questi casi, un legislatore sensibile potrebbe ascoltare almeno una parte in causa, nello specifico i ciclisti, che forse potrebbero perorare più la norma della distanza minima che non il campanello come misura efficace per la propria sicurezza. E fissare magari l'incongruenza del cds per cui "nel dubbio" che arrivi un'eclisse totale di sole uno debba uscire sempre e comunque con catarifrangenti e campanelli (peraltro a me una volta è capitato di far tardi una sera in bici e mi sono fatto venire e prendere visto che al buio non ci vedo).
Io peraltro non peroravo norme più stringenti o repressione, ma più educazione civica sulle dinamiche dell'andare in bici per strada, che secondo me sono sconosciute da gran parte degli automobilisti. Proprio perché pure la norma del 1,5mt è difficile da applicare in pratica. Che è quella che conta per la sicurezza.
Che si tratti di consapevolezza e non di norme mi pare la dimostri il fatto che, appunto, le norme dei catarifrangenti è norma europea, ma non c'è paese in cui possiate vedere di giorno un ciclista combinato cosi. Eppure in alcuni paesi una distanza decente nei sorpassi la mantengono, anche in mancanza di una norma che la preveda.