vedi tu... sei tu l'avvocato
Non conosco gli articoli di legge ma di sicuro c'è della pubblicità ingannevole tanto da indurre il probabile acquirente all'interessamento.
In iuessei queste cose non succederebbero.
PESSIMA esperienza d'acquisto con CANYON
- Creatore Discussione davide_ced
- Data di inizio
Non conosco gli articoli di legge ma di sicuro c'è della pubblicità ingannevole tanto da indurre il probabile acquirente all'interessamento.
In iuessei queste cose non succederebbero.
vedi tu... sei tu l'avvocato
Non conosco gli articoli di legge ma di sicuro c'è della pubblicità ingannevole tanto da indurre il probabile acquirente all'interessamento.
In iuessei queste cose non succederebbero.
E comunque leggendo le condizioni generali del marchio canyon (https://www.canyon.com/it/account/order-tracking/) l'ordine una volta effettuato ha 5 giorni di tempo X essere validato una volta verificata la disponibilità, pertanto non ci vedo nulla di illegale.
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Vabbeh... di illegale c'è che tu mi attiri con della pubblicità che nel seguito NON si dimostra reale ed efficace e poi mi proponi condizioni diverse !!
Ma perchè questa difesa nei confronti di canyon ?
Io non difendo nessuno, in questo caso ho corretto delle inesattezze.
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L'articolo comunque risulta tuttora disponibile per la vendita. La mia richiesta d'acquisto, se non la vogliamo chiamare contratto, è stata invalidata. Se sai dirmi il perchè ti ringrazio. Canyon non è stata capace di spiegarmelo in modo razionale.
chiedilo a loro non a me, forse avevano un tot di bici a quel prezzo, forse un errore del sistema, ripeto non saprei, a mio modo di vedere non mi sembra abbiano applicato un comportamento cosi' scorretto o cmq nulla che non possa accadere in qualsiasi negozio online ove a fronte di un ordine questo deve essere confermato previa disponibilita'.
Solo per info, ma si tratta delle bici che si possono trovare qui:
https://www.canyon.com/it/factory-outlet/
o era un offerta particolare?
Non si è trattato di un acquisto da outlet (dove le disponibilità sono limitate ai pochi pezzi rimasti a disposizione), ma di un acquisto normale dallo store.
maurocip
Scalatore
- 16 Luglio 2014
- 6.537
- 2.362
- Bici
- Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
non è un motivo da denuncia (nessuna truffa, nessun soldo perso) ma un'ottimo motivo per non apprezzare le politiche commerciali di un'azienda e quindi per rivolgersi altrove
Vedi... a mio avviso questa è una difesa o quantomeno una forma di difesa verso un brand che, seppure tu semplificando dici che potrebbe essere un errore, cmq sia si comporta in modo scorretto.
Ok l'errore ci può stare (anche se oggi con i vari softwere esistenti per l'e-commerce pare assai improbabile che un marchio di quella portata usi un applicazione dove non venga segnalato in tempi reale la disponibilità
) ma se anche nel dopo l'errore ci marci... non è solo errore ma ci metti pure l'intenzione o peggio hai architettato il tutto. Queste le mie impressioni... poi magari mi sbaglio ma a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
secondo me hanno un grande problema nella comunicazione, di questi tempi far scappare un potenziale cliente con 4mila euro da spendere è pura follia, mi pare di aver capito che ti hanno concesso comunque uno sconto o sbaglio, poi sta a te decidere se distruggere tutte quelle motivazioni che fino ad un momento prima ti avevano avvicinato al marchio, in fin dei conti se l'hai scelta è perché ti piace, e forse ti piace anche se costa un po' di più, puoi forse provare con un nuovo contatto telefonico e lasciando "l'ascia di guerra" nel cassetto provare a mediare uno sconto maggiore, oppure hai la totale liberta' di portare i tuoi 4mila altrove. in bocca al lupo
Certo, la bici mi piace tuttora. Ma sul prezzo d'acquisto che mi hanno proposto sono intransigenti: prezzo di listino -400 euro proprio per farmi un favore grosso... e da qui non ci si muove..
Ho un po' perso la pazienza e la fiducia. Sto guardando altri marchi.
Se parliamo di pubblicità hai ragione. Ci sarebbe l'inganno. Ma qui non siamo di fronte a pubblicità, ma di offerta dei prezzi. E i prezzi dei siti di e-commerce sono soggetti ad accettazione da parte del venditore.
Qui un articolo che ho trovato prima di postare: https://www.laleggepertutti.it/171758_cosa-fare-se-il-prezzo-esposto-di-un-prodotto-e-sbagliato.
(Per la cronaca: pensavo che i prezzi sui siti di e-commerce fossero equiparati a quelli delle vetrine. Invece mi sbagliavo).
maurocip
Scalatore
- 16 Luglio 2014
- 6.537
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e fai bene... ce ne sono tanti che oltre ad ottime bici hanno politiche commerciali e comunicazione migliori.
Se i soldi sono in mano tua sei tu che hai il potere
Riporto l'ultima parte dell'articolo da te citato per far capire quanto il discorso sia diverso dal caso in questione:
2. Vi è poi una seconda ipotesi che esclude il diritto del consumatore di pagare il prezzo esposto più basso rispetto al prezzo corretto di vendita: nei casi di e-commerce.
In questi casi il processo di compravendita è “a parti inverse”, ossia è strutturato in modo tale che a fare l’offerta di vendita sia l’utente nel momento in cui conclude la procedura on-line di acquisto; sarà poi il venditore a doverla accettare affinché la vendita si realizzi.
Va da sé che in queste ipotesi non residuano margini per far valere l’errore di cui si discute.
Come si può benissimo intuire i 2 casi differiscono dal fatto che lui @davide_ced Non ha promosso un offerta... bensì ha accettato l'offerta libera e visibile a chiunque in bella mostra sul sito (comparabile ad un capo esposto in vetrina con relativo prezzo) offerta che poi la casa madre (che con un azione -io direi ben studiata di marketing- ha poi eluso con il giochetto della NON disponibilità momentanea e ponenndosi nella posizione di fare una controproposta in seguito (in seguito ad un interesse del probabile cliente già esposto)
Giochetti simili nel commercio attuale sono all'ordine del giorno e lo dico a ragion veduta, visto che per professione faccio il commerciante
Riporto l'ultima parte dell'articolo da te citato per far capire quanto il discorso sia diverso dal caso in questione:
2. Vi è poi una seconda ipotesi che esclude il diritto del consumatore di pagare il prezzo esposto più basso rispetto al prezzo corretto di vendita: nei casi di e-commerce.
In questi casi il processo di compravendita è “a parti inverse”, ossia è strutturato in modo tale che a fare l’offerta di vendita sia l’utente nel momento in cui conclude la procedura on-line di acquisto; sarà poi il venditore a doverla accettare affinché la vendita si realizzi.
Va da sé che in queste ipotesi non residuano margini per far valere l’errore di cui si discute.
Come si può benissimo intuire i 2 casi differiscono dal fatto che lui @davide_ced Non ha promosso un offerta... bensì ha accettato l'offerta libera e visibile a chiunque in bella mostra sul sito (comparabile ad un capo esposto in vetrina con relativo prezzo) offerta che poi la casa madre (che con un azione -io direi ben studiata di marketing- ha poi eluso con il giochetto della NON disponibilità momentanea e ponenndosi nella posizione di fare una controproposta in seguito (in seguito ad un interesse del probabile cliente già esposto)
Giochetti simili nel commercio attuale sono all'ordine del giorno e lo dico a ragion veduta, visto che per professione faccio il commerciante
ma studiata di cosa, non ha pagato assolutamente nulla, ha solo effettuato un ordine che successivamente e' stato disdetto (cosa tra l'altro enunciata nelle condizioni di vendita), gli hanno detto che quell'offerta non vi era piu' ma solo quella delle 400 euro di sconto, in questo caso sei liberissimo di accettare o viceversa di cambiare marchio, nessuno ti ha puntato la pistola x pagare quel prodotto, ci sei rimasto male xche non hai avuto quelle ulteriori 400 euro di sconto, benissimo cambia marchio fortunatamente esiste il libero commercio.
A pensar male si fa peccato, ma si indovina quasi sempre...
Se non è un giochetto commerciale, comunque, a mio parere, l'azione rientra nel modo di ragionare "quadrato" dei tedeschi: è partita la vendita dei prodotti 2018, bene, annulliamo tutto il 2017 e ripartiamo.
che i tedeschi siano "quadrati" e' un dato di fatto e ti potrei portare numerosi esempi in ambito aziendale, ma penso che questo faccia parte di un mero errore di sistema, ripeto come detto qualche post fa ho acquistato e pagato (a differenza tua) su un sito italianissimo i pneumatici invernali, questi il giorno dopo mi rispondono che questi a quel prezzo non ci sono piu' proponendomi l'acquisto di altri pneumatici di marca diversa o la restituzione della somma, io ho preferito la seconda opzione ma non x questo sono andato sul forum delle gomme invernali
dicendo che mi ero trovato male o questa tecnica e' un modo subdolo x prendere x il culo i malcapitati clienti, ho ripreso i miei soldi ed amici come prima ho comprato gli stessi pneumatici su un altro sito alla stessa cifra.