no, c'era (c'è) un movimento gravel americano, con atleti veri (non i barbuti a quadrettoni) che eccellono nel loro campo. poi un mattini l'UCI decide di fare il mondiale. e le marche ci buttano dentro gli stradisti. che spazzano via gli atleti gravel, quelli veri
Prima che l'UCI facesse il mondiale gravel (che poi esiste solo perché l'UCI serve da tutela e regolatore per le varie discipline ciclistiche, non per altro, tanto che da molti anni prima del gravel organizza i lucrosissimi mondiali di ciclismo artistico e cycle-ball...) vari ex-pro della strada, Ted King, Peter Stetina, Ian Boswell, Keegan Swenson & c.si erano buttati a fare gare gravel dopo essersi ritirati per età o perché bolliti, andando a vincere facile contro i "veri" (?) atleti del gravel...
Gli stessi che poi si sono opposti con forza quando l'UCI ha organizzato il mondiale, perché hanno capito che sarebbero arrivati i pro in attività, contro cui avrebbero avuto molte meno (zero) chances. Ed infatti contro i Mohoric, MvdP, Ferrand-Prevot, Vos, Newiadoma e pure un Vermeersch hanno avuto ben poche possibilità.
Gli resta l'Unbound e cose similari, dove comunque chi vince? I Valverde o uno specialista del fare vetrina per eventi alle aziende come Lachlan Morton. Tutti ex-pro in ogni caso.
Di fatto, come dice Blanco, appena
le aziende hanno cominciato a pompare il gravel sono arrivati gli stradisti. L'UCI ha solo messo il cappello ad un evento (il mondiale) che appunto deve organizzare in presenza di una disciplina ciclistica riconosciuta.