Buongiorno a tutti... volevo fare un intervento sulla questione -ritiro curva integrata edmonda srl-
Nel mese di luglio quando mi trovavo a Bormio, incidentalmente, vengo reso edotto dal proprietario del
trek point locale - Danilo - che trek aveva mandato da pochi giorni una mail ai rivenditori chiedendo loro di contattare i clienti acquirenti del modello in parola per provvedere al ritiro della curva e nel contempo provvedere, nell'attesa della sostituzione della curva, di montare una curva in alluminio e relativo attacco... Così chiamo il mio rivenditore, Conti di Nibionno, che mi conferma quanto dichiarato dal suo collega di Bormio. dal canto mio, telefono a Trek Italia, che con un atteggiamento piuttosto evasivo ("dice e non dice") alla fine conferma tutto assicurandomi che entro settembre la curva verrà sostituita e che nel frattempo "le veniamo incontro facendole montare una curva sostituiva in alluminio e relativo attacco" (!!!???). Non polemizzo oltre su un comportamento di trek alquanto discutibile di cui si è già ampiamente detto in precedenti post...
Ieri chiamo nuovamente trek Italia per avere un riscontro sulla pratica che mi riguarda (la curva è stata ritirata dal rivenditore e spedita a metà luglio in trek). Dopo aver avuto riscontro che la mia pratica è aperta "...come altre migliaia di pratiche di ritiro della curva come la mia" mi comunica che, verosimilmente la sostituzione non avverrà prima di febbraio 2023 (!!!!!!!!!!!???????????). A quel punto, ovviamente (perlomeno per me) mi è partito l'embolo. l'Interlocutore che molto mi ricordava il Malausséne di Daniel Pennac cercava di "condirmi il suppostone" dicendo che Trek mi aveva altre sì messo a disposizione di un buono di 100 euro da spendere presso il mio rivenditore. Ora i migliaia di acquirenti che hanno sborsato una cifra dagli 8000 ai 12000 euro per l'acquisto di una bici che, rivelatasi inaffidabile su un componente il cui mal funzionamento può rivelarsi esiziale, che di questa cifra, come è stato già detto da persone molto più intelligenti di me, gran parte va a coprire i "costi di marketing", credo si sentano alquanto presi in giro da una politica di sostituzione che prevede tempi così biblici (almeno io mi sento così).