intanto ieri ho iniziato questa, una docu serie di 4 puntate sulla mitica Wanna Marchi
molto interessante
molto interessante
Serie TV (avanti nerd del forum)
- Creatore Discussione Cancello del Roero
- Data di inizio
Visto in questi giorni, abbastanza interessante.
Al di là della spregevolezza dei personaggi (madre e figlia), è un quadro inquietante sul 'paese reale': come si fa a credere a malocchio, amuleti, numeri fortunati e cavolate simili?
Poi penso che siamo un paese dove tanta gente pensa ancora che basterebbe stampare denaro per risolvere i problemi dell'economia, e tutto si spiega...
bonny92
Scalatore
Quella dello stampare mi fa sempre spezzare
, in Italia a livello di conoscenza delle dinamiche macroeconomiche e finanziare siamo veramente sotto terra,ed è veramente un peccato. Comunque per restare in tema di perle dio salvi l'Inghilterra che ci fa sembrare meno cialtroni
spero tu fossi ironico... parliamo di una persona che ha truffato migliaia di persone.
non tutti hanno avuto la possibilità di farsi una cultura. non tutti hanno avuto i mezzi a disposizione per evitare di farsi truffare. molte persone erano analfabete o di basso rango sociale, ma questo non significa che meritino di essere raggirate e truffate da una coppia di persone spregevoli come Wanna e figlia.
Mia nonna era analfabeta perchè a 12 anni già manteneva i suoi 4 fratellini, facendo la mondina.
quindi io personalmente non sono così cinico verso chi ci casca... la colpa è sempre di chi se ne approfitta
Non per entrare in polemica, ma tua nonna quasi sicuramente sarà sopra la settantina o forse di più ed è normale che le persone nate nella prima metà del '900 non avessero potuto studiare. Già chi aveva la quinta elementare era a buon punto.
Vanna Marchi non solo ha truffato persone non acculturate, ma anche persone con titoli di studio che, in periodi sfortunati della loro esistenza, non sapevano a che santo appoggiarsi. Quasi nessuno ha voluto testimoniare al processo. Per la vergogna. Vanna Marchi ha fatto leva sulla fragilità delle persone con cinismo e calcolo. Infatti, a chi aveva chiedeva di più.
Non stiamo parlando di una che non aveva soldi, lei li aveva già fatti con le creme.
Ho letteralmente divorato The Playlist, sulla nascita di Spotify. Appena sei puntate. Mi è piaciuta un sacco. Non sono un utente di Spotify e non ne conosco i meccanismi, ma è fatta prendendo i vari punti di vista di coloro che vi hanno lavorato.
Per carità, non volevo certo assolvere Vanna Marchi e la figlia (che secondo me è ancora più cinica), le quali meritano le peggio cose, ma solo mettere in rilievo come, purtroppo, lo sfruttamento della creduloneria trovi terreno fertile nel nostro paese dove, e ripeto purtroppo, il livello culturale in senso lato, è molto basso, soprattutto in materia di economia. E questo, aggiungo, anche tra tanti laureati.
Anche mia nonna faceva la mondina, non parlava nemmeno italiano, per comunicare con lei ho dovuto imparare il dialetto già da bambino.
Pure mia madre ha fatto la mondina, solo che aveva capito quanto fosse importante l'istruzione e la cultura, e con grandi sacrifici mi ha fatto studiare, per consentirmi di arrivare alla laurea. Spero solo di non averla delusa.
Mia nonna è morta da 17 anni, comunque si lo so bene me la ricordo molto bene la vicenda...
pensa che quando ero ragazzino sui 11/12 io e mio fratello ci divertivamo a girare sulle reti commerciali e ridevamo a vedere la Marchi o il baffo da quanto erano ridicoli... eppure
no niente figurati.
solo che per come sono fatto io prendo a prescindere le parti della povera gente
Per carità, quello anch'io, visto che tra la povera gente sono nato e cresciuto, e so la fatica che si fa a mettere via qualche risparmio.
Però oggi, perlomeno dai boomer in giù (escludendo quindi le persone più anziane, che restano le più fragili e quelle da tutelare maggiormente da questo punto di vista), tutti hanno gli strumenti per farsi un'idea su ciò che è una truffa; un po' come quando leggo sul forum di qualcuno che ha dato il proprio numero di carta di credito ad un sito tarocco che vendeva prodotti ad un quinto del loro prezzo reale, e se ne viene a lamentare DOPO...
certo, ovviamente
"mitica" in quanto , essendo del 1963 , ho vissuto quegli anni televisivi, dall'ascesa al crollo e di nuovo nel circolo vizioso, solo che la seconda volta ( la prima vendeva creme , scioglipancia (
) ecc, tutto nella legalità ) ha truffato in modo meschino , volgare e violento un sacco di personeintanto ho visto questo documentario di meno di due orette che ho trovato strepitoso
racconta dell'anno in cui l'america perse l'america's cup contro l'Australia !
consigliato
ma... E' IN ONDA LA QUARTA STAGIONE DI BORIS E NON MI DITE NIENTE???
C'è gente laureata che crede a ste cavolate in stile Marchi, sicuramente persone meno acculturate son le più facili da influenzare... Son dell'idea comunque che quando ci son problematiche molto serie e delicate (e non mi riferisco al "oh no mio marito mi ha lasciata"), cadere in queste trappole sia più facile.
Vista appena uscita. Molto bello - perché è un documentario - e inquietante. I soldi comprano e annacquano tutto.
bisogna anche avere un mente da truffatore sin dalla nascita nel dna altrimenti non rischi con l'incognita di essere scoperto, si è buttato ed ha avuto culo
Truffatore non direi. Il suo inizio è stato piuttosto opaco, ma aveva un grandissimo talento per le operazioni di trading e ha fatto guadagnare un sacco di soldi ai suoi clienti, oltre che a sé stesso. Tutta gente facoltosa e potente.
Diventato ricchissimo e a sua volta potente circondato da persone ricche e potenti ha potuto muoversi a suo piacimento.
Diciamolo, l'avessimo fatto noi nel giro di tre giorni saremmo finiti dentro dopo il primo massaggio, ma lui ha goduto di un'impunità data dal suo ruolo e dal fatto che le ragazze erano tutte di famiglie povere o disagiate. La polizia e la giustizia l'hanno trattato con i guanti bianchi. Come spesso accade le parole di un poveraccio valgono meno di un ricco. E attuando lo stesso schema è andato avanti per anni con la consapevolezza che l'avrebbe fatta franca per sempre, finché non è incappato in un errore.
Finita ieri la serie su Jeffrey Dahmer. Brrrrrrrrrrrr!!
Dire che l'ho trovata urticante è poco. Confesso che ad eccezione delle ultime tre le altre puntate non sono riuscito a vederle più di una alla volta e fra una puntata e l'altra lasciavo passare alcuni giorni.
A mio parere, è fatta bene e gli autori si prefiggevano proprio questo: un'ambientazione poco accattivante e una recitazione molto piatta, in particolare del protagonista. Molto bravo.
Considerazioni sparse: ai tempi avevo seguito la vicenda, per quanto si potessero seguire gli avvenimenti da oltreoceano solo dalla TV e dai giornali.
La serie non fa sconti a nessuno: alla famiglia, del tutto assente. Un ragazzo problematico come quello doveva essere seguito nell'adolescenza.
Alla polizia: un comportamento negligente e inaccettabile, con un minimo di diligenza potevano evitare diversi omicidi. E, aggiungo io, alla comunità gay. Sapevano che Dahmer narcotizzava chi si portava a casa, ma nessuno l'ha segnalato, si sono limitati a non accettarlo più nei bagni pubblici.
Considerazione finale: la recitazione del protagonista, come già detto, è molto buona. Mi ha dato l'impressione di uno squalo bianco in caccia. Nessuna empatia per chi incontrava, andava avanti per la sua strada e una volta terminato ricominciava da capo.
Se siete deboli di stomaco e facilmente impressionabili non guardatela.
Dire che l'ho trovata urticante è poco. Confesso che ad eccezione delle ultime tre le altre puntate non sono riuscito a vederle più di una alla volta e fra una puntata e l'altra lasciavo passare alcuni giorni.
A mio parere, è fatta bene e gli autori si prefiggevano proprio questo: un'ambientazione poco accattivante e una recitazione molto piatta, in particolare del protagonista. Molto bravo.
Considerazioni sparse: ai tempi avevo seguito la vicenda, per quanto si potessero seguire gli avvenimenti da oltreoceano solo dalla TV e dai giornali.
La serie non fa sconti a nessuno: alla famiglia, del tutto assente. Un ragazzo problematico come quello doveva essere seguito nell'adolescenza.
Alla polizia: un comportamento negligente e inaccettabile, con un minimo di diligenza potevano evitare diversi omicidi. E, aggiungo io, alla comunità gay. Sapevano che Dahmer narcotizzava chi si portava a casa, ma nessuno l'ha segnalato, si sono limitati a non accettarlo più nei bagni pubblici.
Considerazione finale: la recitazione del protagonista, come già detto, è molto buona. Mi ha dato l'impressione di uno squalo bianco in caccia. Nessuna empatia per chi incontrava, andava avanti per la sua strada e una volta terminato ricominciava da capo.
Se siete deboli di stomaco e facilmente impressionabili non guardatela.