si rompe il cambio durante il Tour a Maika, lui si ritira...discussioni zero?

sembola

Velocista
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Bici
verde
In effetti avrei dovuto scrivere cambi bici, non cambi e basta...Cioé appena una bici va in terra, ho visto, molto spesso cambiavano la bici.
La bici si cambia perchè si perde meno tempo che a verificare il problema ed a risolverlo, qualunque esso sia, anche una "banale" foratura.


Il suggerimento è spronare altri a fare cose migliori. Qui nel bar/forum ci sarà qualcuno che conosce produttori. Ma se tu fossi in produttore di qualità che vedessi quei fallimenti tecnici a spron battuto tappa dopo tappa, non ti verrrebbe voglia di fare qualcosa di meglio?
L'errore nel ragionamento a mio parere sta tutto qua, nel presumere che si tratti di "fallimenti tecnici" e che si "possa fare meglio".
Una certa percentuale di difettosità è intrinseca a qualsiasi processo produttivo di massa. Certo, c'è il controllo di qualità, ma è un sistema su base statistica che non è in grado di intercettare tutti i prodotti fuori standard. E poi c'è il problema dell' installazione, che anche quando fatta da professionisti con enorme esperienza è esposta ai rischi dell' abitudine, del tempo ristretto, della fatica.

Si può fare di meglio? certamente, basterebbe fare come nel settore aerospaziale, dove si tiene traccia di dove è andato ogni kg di alluminio, titanio, resina o tela di carbonio passato dalla fabbrica, e ogni pezzo viene singolarmente testato per verificare la rispondenza alle specifiche; e dove i pezzi li monta un tecnico specializzato e certificato su quello specifico aeromobile, con procedure rigide e tracciate, con strumenti certificati e periodicamente revisionati. Si può fare di meglio se il costo non è un problema. Immagina una catena che costasse 400 euro, che potesse essere montata solo da un professionista certificato con strumenti ad hoc ma che ti rimette altrettanti euro di fattura; e pensa a farlo ogni quattro cinque mesi... probabilmente la catena non si rompe mai, ma il gioco varrebbe la candela?

Poi, che mezzi meno sofisticati siano complessivamente più semplici nell'installazione e manutenzione e/o più affidabili è un'opinione che in via di principio posso condividere ampiamente. Ma sostenere che i mezzi più sofisticati siano "un fallimento tecnico" o "non funzionino" e che li adoperi sia uno "abituato a prenderlo nel ... senza accorgersene" è tutt'altra cosa.


 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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Sono stupito che nessuno dica niente.
Maijka si infortunia per colpa del cambio durante il Tour de France, tappa 16, che é una gara alla quale team con budget di svariati milioni di euro investono in preparazione dei loro corridori.
Biciclette con prezzi alla stelle e non credo che ai pro diano materiale di seconda scelta comprato su Amazon....
Su questo forum ci sono fior fior di consigli ma nessuno che dica una cosa su questo evento?
Sarà il caldo, ma a me pare che debbano entrare altri competitor sul mercato dei gruppi e andare a fare concorrenza di qualità! E c'è spazio.
Cosi dice il Brambo...sul tubo...
Posto che non ne ero a conoscenza, secondo me, discussione inutile... ;-)
Semplicemente perché che si rompa il cambio ad un atleta in una competizione di 3 settimane capita, non dovrebbe ma capita. Che poi abbia o no sbagliato anche lui la cambiata oltretutto non lo possiamo sapere.
Se il discorso vuole essere un: "i cambi vecchi meccanici erano meno cari e si rompevano meno" allora è ancora più inutile perché i cambi elettronici vanno bene, OVVIAMENTE tutto ciò che non c'è non si rompe ed è ovvio che alleggerisci di qua, aggiungi un pignone di là, metti l'elettronica di là, ottieni anche più possibilità che si rompa qualcosa ma sono comunque oggetti molto affidabili e comunque lo vedo più come un problema amatoriale dove le differenze sono nell'avere sempre materiali nuovi / semi nuovi e l'elettronica, soprattutto sul nuovo e ben montato è molto affidabile (al netto di qualche piccolo imprevisto). Al massimo un amatore che tiene magari un componente come il gruppo una decade dovrebbe porsi questi problemi e domandarsi se non sia più longevo un gruppo meccanico. (Probabilmente si)

Per il resto, cose che capitano, non credo ci sia tanto da aggiungere... ;-)

...Ovviamente secondo il mio punto di vista da utilizzatore del cambio meccanico... ;-)
 

bradipus

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qualunquemente
Posto che non ne ero a conoscenza, secondo me, discussione inutile... ;-)
Semplicemente perché che si rompa il cambio ad un atleta in una competizione di 3 settimane capita, non dovrebbe ma capita. Che poi abbia o no sbagliato anche lui la cambiata oltretutto non lo possiamo sapere.
Se il discorso vuole essere un: "i cambi vecchi meccanici erano meno cari e si rompevano meno" allora è ancora più inutile perché i cambi elettronici vanno bene, OVVIAMENTE tutto ciò che non c'è non si rompe ed è ovvio che alleggerisci di qua, aggiungi un pignone di là, metti l'elettronica di là, ottieni anche più possibilità che si rompa qualcosa ma sono comunque oggetti molto affidabili e comunque lo vedo più come un problema amatoriale dove le differenze sono nell'avere sempre materiali nuovi / semi nuovi e l'elettronica, soprattutto sul nuovo e ben montato è molto affidabile (al netto di qualche piccolo imprevisto). Al massimo un amatore che tiene magari un componente come il gruppo una decade dovrebbe porsi questi problemi e domandarsi se non sia più longevo un gruppo meccanico. (Probabilmente si)

Per il resto, cose che capitano, non credo ci sia tanto da aggiungere... ;-)

...Ovviamente secondo il mio punto di vista da utilizzatore del cambio meccanico... ;-)
Comunque si era rotta la catena, non il cambio.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Maijka si é fatto male, ritirato.
Qual è il numero di infortuni dovuto a problemi all'attrezzatura in proporzione al totale? A pelle direi estremamente piccolo, se paragonato alle buche, agli errori di guida, alla scarsa lucidità (fino ad un paio di anni fa anche chimica...) ed anche alla trance agonistica (citofonare Jakobsen); per non dire di quelli conseguenti ad incidenti in allenamento, per la condivisione della strada con veicoli dotati di ben altra massa e velocità.
Questo, per come la vedo io, è un parametro per separare cioè che è una sfortunata occorrenza dai "fallimenti tecnici".


Pensa te alle epoche terzomondiste dove i piloti bruciavano dentro...l'abitacolo ..:offtopic:
All' epoca era visto come un rischio inevitabile e del tutto accettabile. Tra Bandini e Grosjean la differenza non è solo di epoca o di esito finale, nè di società che non ritiene più accettabili certi rischi, ma di interessi commerciali in gioco. male.
E purtoppo non sono rischi azzerabili, vedi Hubert a Spa.
 
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Lumi

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Con Campagnolo, dalle 11v in poi, una volta infilato il pernetto, devi girare lo smagliacatena, abbassare un "cianfrinatore" e con il punzone spingere il pin contro il cianfrinatore per allargarlo definitivamente in modo che non possa più uscire dalla maglia. Una cosa che si poteva fare anche con altri produttori di catene usando smagliacatene particolari, tipo il Rohloff Revolver e Revolver 2.
Che si apra una catena Campagnolo la vedo improbabile, a meno che non ci si sia dimenticati di fare la ribattutura del pin.
Conosci uno smagliacatena per 12v campagnolo che funzioni sia per mettere che per togliere il pin ma che non costi una fucilata come l’originale?
 
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