Stupido infortunio, qualche insegnamento

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti.

Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo.

A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone).

Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela).

Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba.

Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero.

Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse
istallata l'app e registrato, anche se inserire la data di nascita (android) è stato come un viaggio indietro nel tempo
 

robeambro

Velocista
25 Aprile 2018
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Factor Ostro Gravel
Urca, auguri, speriamo ti rimetta presto. Una sfiga colossale la caduta, per il resto tanti buoni espedienti per facilitare i soccorsi e un pizzico di fortuna (e meno male).
 
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pecoranera

CicloGladiamatore
14 Novembre 2011
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Colnago c68 LA MAIALA=C-Taurine
Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti.

Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo.

A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone).

Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela).

Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba.

Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero.

Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse
Porca miseria, auguri.
Sui Garmin c è una funzione "incidente" che avvisa tre numeri individuati,su strada funziona ( anche troppo)

P.s.

Più del fischietto magari si può ri chiamare il 112 e guidare i soccorsi in diretta........
Anche se da quando è diventato numero unico,non sai chi trovi di la dal filo,prima ci trovavi operatori scelti ( pol.cc vv.ff.)di comprovate qualità e conoscenti del territorio.....
 
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smashing

Apprendista Passista
30 Giugno 2021
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Giant TCR Advanced Pro Disc 0 - Canyon Endurace AL 7
In bocca al lupo per la tua salute.

Riguardo i consigli su precauzioni da adottare il mio Garmin Edge 830 ha la funzione di rilevamento incidente, con la possibilità di salvare i numeri di telefono che deve allertare (tramite connessione con il cellulare) e ai quali inviare la posizione esatta, fa tutto da solo se non lo fermi tu entro tot secondi, quindi anche in caso di perdita di conoscenza parte la segnalazione.

Ho avuto occasione di testarlo e fa ciò che promette, in realtà nel mio caso non si trattava di un incidente ma di un rallentamento/movimento anomalo della bici senza caduta che lui ha interpretato come possibile incidente (presa grossa buca, esploso copertoncino, danneggiato cerchione), ovviamente l'ho fermato prima che allertasse moglie e sorella ma ora so che il sistema funziona. Ovviamente cellulare sempre con me quando esco.
attiva anche io sul 530, solo un paio di volte mi ha segnalato un falso positivo (togliendo la bici dal portabici e lasciando cadere la ruota anteriore in maniera un po' brusca).
purtroppo è di default disattivata sul profilo mtb in quanto generava troppi falsi allarmi.
 
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alespg

Passista
26 Dicembre 2017
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scapin eos 3
Azz che botta!
buona guarigione.
per il resto, attiverò la funzione chiamata SOS sul computerino (è presente anche su Wahoo), perché soprattutto in inverno, giro fuoristrada da solo, in strade poco battute.
 
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bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti.

Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo.

A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone).

Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela).

Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba.

Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero.

Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse

in bocca al lupo!
 
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Exxo

Novellino
15 Gennaio 2024
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Alto Vicentino
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Giant Defy
attiva anche io sul 530, solo un paio di volte mi ha segnalato un falso positivo (togliendo la bici dal portabici e lasciando cadere la ruota anteriore in maniera un po' brusca).
purtroppo è di default disattivata sul profilo mtb in quanto generava troppi falsi allarmi.
Il mio 530 me lo rileva anche in MTB, non so....

Anche a me un paio di volte ha rilevato dei "falsi positivi", un volta per una brusca decelarazione, un'altra per l'arrivo un po' troppo violento da un salto.

Fatto strano però è che l'ultima volta in cui doveva funzionare realmente, cioè dopo un caduta, non si è attivato.

Mah....

A parte ciò, ho appena installato anche io l'App. Where are you. Non la conoscevo, grazie ancora per la dritta @Lumi
 
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Zugnajima#11

Strat Twelve in Pit Lane
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Nußdorf am Inn, Bayern
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti.

Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo.

A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone).

Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela).

Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba.

Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero.

Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse
Buona guarigione e si, anche nel giro "attorno a casa" meglio esser sempre organizzati...
 
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Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
P.s.

Più del fischietto magari si può ri chiamare il 112 e guidare i soccorsi in diretta........
purtroppo non funzionerebbe perche’ ieri ho scoperto che il meccanismo funziona cosi’: tu chiami il 112 (col telefono normale o con l’app, l’unica differenza è che con l’app passa anche le coordinate gps precise mentre col telefono prendono solo le coordinate della cella telefonica), loro chiedono 3 cose e poi girano al 118 che fa il triage telefonico e manda l’ambulanza. Comunque con l’ambulanza non ci parli mai in diretta tu ma il 112 o il 118.

A proposito di gentilezza e capacita’, nel mio caso il 112 è stato bravissimo perche’ ha guidato l’ambulanza lui in diretta, mentre il 118 alla seconda chiamata per capire come potevo aiutarli a trovarmi mi ha attaccato il telefono in faccia scocciato dicendo che stavano arrivando
 
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VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Tecnotrat
@Lumi auguri di pronta guarigione, purtroppo da soli si rischia parecchio anche quando si presta la massima attenzione, io esco da solo con la moto da enduro e ci sono dei posti dove non passate nemmeno voi con le bici.
L' erba è micidiale, oltre a nascondere quello che passa sotto le ruote è anche molto scivolosa...... normalmente evito di stare sulla "schiena d' asino per evitare di trovarmi con una ruota in un canale e con l' altra in quello di fianco.
Va beh...... ormai è andata......
 
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pecoranera

CicloGladiamatore
14 Novembre 2011
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Colnago c68 LA MAIALA=C-Taurine
purtroppo non funzionerebbe perche’ ieri ho scoperto che il meccanismo funziona cosi’: tu chiami il 112 (col telefono normale o con l’app, l’unica differenza è che con l’app passa anche le coordinate gps precise mentre col telefono prendono solo le coordinate della cella telefonica), loro chiedono 3 cose e poi girano al 118 che fa il triage telefonico e manda l’ambulanza. Comunque con l’ambulanza non ci parli mai in diretta tu ma il 112 o il 118.

A proposito di gentilezza e capacita’, nel mio caso il 112 è stato bravissimo perche’ ha guidato l’ambulanza lui in diretta, mentre il 118 alla seconda chiamata per capire come potevo aiutarli a trovarmi mi ha attaccato il telefono in faccia scocciato dicendo che stavano arrivando
Si si, intendevo quello..
Non so per il 113, ma il 112 pre numero unico ,ti rispondeva un militare che conosceva i territorio e comunque si interfacciava con i militari del luogo,ora ti puoi rispondere anche la 20enne neo assunta caduta dal pero, almeno questo mi ha spiegato chi è intervenuto quando ho soccorso un ciclista e dall altra parte del telefono ho trovato una che non sapeva dove fosse un incrocio molto noto sul litorale romano..
 
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SydIlBradipo

Pedivella
19 Febbraio 2010
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E' successa la stessa cosa a me, buca nascosta dall'erba, doppio carpiato e atterraggio di faccia! :mrgreen:
Dopo il rintronamento iniziale, ho verificato che per fortuna non mi ero fatto nulla, i denti erano ancora lì e il naso era a posto, solo tagli sul viso, in bocca, etc, sanguinavo che sembrava avessi combattuto alle Termopili.
Quindi sono tornato a casa in bici senza grossi problemi, ma ho fatto esattamente le tue considerazioni, è pericoloso uscire da soli in gravel, telefono sempre dietro, etc.

Aggiungo anche (come scritto da un altro utente) che io mi sento più sicuro su strada, è vero che ci sono le auto, ma se capita qualcosa passa sempre qualcuno e in teoria bisognerebbe seguire delle regole precise (vabbè....).

In fuori strada non ci sono regole, a parte la pericolosità del terreno, trovi cani lasciati liberi, famiglie con bambini che vanno in giro a caso, padroni con cani col guinzaglio che attraversa il sentiero, gente che pedala occupando tutto il sentiero dietro curve cieche che a momenti facciamo un frontale da paura, buche nascoste, etc. etc.

Alla fine mi ritrovo a fare sempre quelle due/tre strade che sono percorribili anche in BDC da quanto sono tenute bene e dove gira un po' di gente anche se con le considerazioni dei pericoli di cui sopra.
 

betelgiuse

Pedivella
12 Agosto 2007
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Giant Defy, Triban RC520
Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti.

Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo.

A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone).

Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela).

Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba.

Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero.

Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse
Auguri di buona guarigione!
Anche a me, due settimane fa, è capitata una cosa simile, sempre in gravel e uscito da solo dopo il lavoro per una 30ina di km su sentieri conosciuti. Anche se tutto sanguinante, sono riuscito a tornare a casa e me la sono cavata solo con qualche punto di sutura. Capisco il consiglio di uscire sempre in compagnia, ma a volte ci si ritaglia un po' di tempo quando gli altri impegni lo permettono ed è difficile organizzarsi con altri.
Grazie per il suggerimento dell'app che non conoscevo ed ho subito installato. Un abbraccio e spero tu possa tornare presto a pedalare.
 
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