D'altronde anche loro si arricchiscono con l'audience e la mancanza di spettacolo potrebbe nuocere.
In maniera indiretta. L'audience interessa le tv che acquistano i diritti da ASO.
A Febbraio ASO i soldi li ha già in cassa, audience o no. Al massimo se è bassa dovranno ricontrattare per l'anno dopo al ribasso, ma non piu' di tanto, visto che i dati di audience e share sono sempre li. Quando erano caduti Froome e Contador è cambiato qualcosa come audience? No.
L'audience è condizionata da tanti fattori, e quello dello "spettacolo" sportivo è uno dei tanti. In particolare oggi che il mondo è globalizzato ed il Tour lo guardano pure i cinesi o gli omaniti che non hanno alcun corridore in gara.
L'audience è data anche da fattori come i bei paesaggi, non a caso le municipalità pagano milioni per avere le tappe, quindi la promozione del territorio, e quindi del pacchetto "Francia" da esportare nel mondo.
Gli spettatori medi di un Tour sono 750 milioni. Quanti di questi si esaltano per lo scatto, la fuga o lo sprint? O quanti sono piu' che altro dei telespettatori passivi che guardano bei paesaggi con dei tipi in mutande colorate che corrono sulle biciclette?
Le idee di Tinkov riguardo l'avere tutti campioni in gara, tappe corte, etc..sono tutte idee logiche per un ciclismo piu' appetibile, ma ASO in questo è sorda, perché non ha alcuna convenienza, anzi, l'ultima cosa che vuole è essere dipendente dalla presenza o meno del campione di turno.
Aldilà delle tante panzane che si leggono ogni giorno. ASO
odiava Armstrong per questi motivi. Nei tempi d'oro di LA ero stato nella loro sede ed avevano tutte le foto dei vincitori lungo un corridoio, fino a Indurain. Alla domanda del perché non ci fosse nessuno dopo un addetto mi ha risposto con un'alzata di spalle infastidita.
Idem i discorsi sui percorsi pianificati per far vincere tizio o caio: e se poi cazio cade o si ammala? Chi ti trovi sul podio? Cosa gli aggiunge a loro?
Quelle politiche li ASO le ha sempre evitate (al contrario di altri) ed i risultati gli hanno dato ragione, infatti ora possiedono praticamente tutto il circuito.
E le squadre contano zero, a fronte di costi sempre maggiori.
Per tutto questo secondo me la formula sarebbe tagliare drasticamente la durata delle tappe e dei corridori in gara. Dirette tv piu' brevi e piu' approfondimenti-nani-ballerine. Costi ridotti per le squadre ed un ciclismo meno artificiale.