Termoidraulica & c.

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Capito, grazie. Non dovrebbe comunque essere il problema principale, visto che le azioni che si possono fare in pratica sono comunque poche, piccole e di compromesso (l'ideale è intervenire il meno possibile).
Qui siamo passati dalla termoidraulica all'idraulica fluviale :)
 

golias

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Capito, grazie. Non dovrebbe comunque essere il problema principale, visto che le azioni che si possono fare in pratica sono comunque poche, piccole e di compromesso (l'ideale è intervenire il meno possibile).
Questo è l'errore comune.. il meno possibile se fosse tutto come all'origine, ma dato che in pratica abbiamo stravolto tutto (bonificando e costruendo ovunque anche nelle zone che venivano tranquillamente allagate anche 100-200-1000 anni fa -e non sto ad elencarne i motivi-) è chiaro che un azione umana correttiva è d'obbligo o quantomeno di "manutenzione".
Come scrivevo.. una volta c'era un personaggio chiamato marcatore che seguiva il corso del fiume nei periodi di secca e marcava appunto massi/tronchi e tutto ciò che avrebbe potuto ostacolare una eventuale piena, lo stesso indicava anche dove poter prelevare massi-sassi o sabbia per usare nelle costruzioni.
Non è farina del mio sacco ma di chi per anni ci ha lavorato.
 
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Questo è l'errore comune..
Veramente sono gli ultimi sviluppi della ricerca e della sua applicazione :)
Appunto: interventi piccoli, concentrati e di compromesso.
Interventi piccoli e concentrati. E "una volta" (da quantificare) c'erano meno mezzi per fare cose molto grosse, cioè gli interventi erano poco invasivi e non rischiavi di fare troppi danni, anche quando la scelta non era giustissima.
Compromesso: se togli detriti aumenta la velocità che scava maggiormente e accelera l'erosione delle sponde, dell'alveo, dei manufatti (es. appoggio dei ponti).
In ogni caso, anche con la manutenzione fatta nel modo giusto, se aumenta la frequenza di eventi a portata troppo elevata quantomeno usi molte più risorse per la manutenzione straordinaria (riparazione e ripristino).
Fortuna che siamo al bar :)
 
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Lumi

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Io so solo che nella mia zona hanno fatto le vasche e sistemato gli argini e l’olona non fa piu’ danni. A quel che ho letto anche in Veneto dove c’erano le vasche i danni sono stati ridotti.
 
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Appunto: interventi piccoli, concentrati e di compromesso.
Piccoli e concentrati se li fai di prassi.. se li fai una tantum capisci bene che stai andando a tentoni, cosa che non facevano "una volta".
Interventi piccoli e concentrati. E "una volta" (da quantificare) c'erano meno mezzi per fare cose molto grosse, cioè gli interventi erano poco invasivi e non rischiavi di fare troppi danni, anche quando la scelta non era giustissima.
Ma va la.. che erano in grado di deviare o costruire rallentatori anche una volta seppur a costo di usare parecchia manovalanza, cosa che oggi non necessiteresti
Compromesso: se togli detriti aumenta la velocità che scava maggiormente e accelera l'erosione delle sponde, dell'alveo, dei manufatti (es. appoggio dei ponti).
Se togli detriti e ripristini dopo una piena.. non velocizzi un bel nulla per di più se quello che togli lo metti ad argine (come han sempre fatto) sfrutti un azione del tutto naturale dato dalle piene.
In ogni caso, anche con la manutenzione fatta nel modo giusto, se aumenta la frequenza di eventi a portata troppo elevata quantomeno usi molte più risorse per la manutenzione straordinaria (riparazione e ripristino).
Nain.. questo è il credo comune o per meglio dire il disco che gira per pararsi i fondelli chi di dovere, manutenzione ordinaria dopo eventi costerà sempre meno che un azione di ripristino dopo catastrofi.. tolto che le vite umane non le ripristini di certo.
Fortuna che siamo al bar :)
Già.
 
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Io so solo che nella mia zona hanno fatto le vasche e sistemato gli argini e l’olona non fa piu’ danni. A quel che ho letto anche in Veneto dove c’erano le vasche i danni sono stati ridotti.
Vasche che sono una nuova opera, non interventi di manutenzione (premesso che senza conoscere i dettagli delle situazioni particolari le considerazioni lasciano il tempo che trovano).
Va bene. Se hai tempo senti se qualche reparto di idraulica ha bisogno di esperti :)
 
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Non c'è bisogno di fare del sarcasmo gratuito se ci si sta semplicemente scambiando pareri e opinioni.
Ero convinto di aver solo portato qualche elemento concreto, senza opinioni.
In genere al problema si cerca la soluzione.. e in questo caso ve ne sono poche per non dire l'unica.
In realtà speravo fosse evidente che ci sono più cose da fare.
 

golias

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Makmatti

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Comunque nei prossimi anni,credo l’abbattimento di vecchi edifici e la ricostruzione, con nuove unità saràanche più conveniente.
Se ci hanno messo una pezza fino ad ogg i bonus per il recupero del parimonio edilizio dal 2025 passano dal 50% si 96000 euro al 36% su 48000.
 

andrea182

Cronoman
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Non credo proprio,sarà più conveniente pagare in nero ,in quanto le detrazioni te le fa subito vi fa i lavori ( 10% Iva e sicuro sconto ,invece del 36 % in 10 anni su 48000 €
 
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Maverik89

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Questo è un concetto molto importante che nei bar si ignora, del resto il luogo comune è "andrebbero puliti i letti dei fiumi, tutta colpa dei verdi", un mantra che sento da quando ero bambino.
Forse è anche vero che ormai si fa zero manutenzione per mancanza di soldi, ma è ancor più vero che non si può "dragare" come non ci fosse un domani, che certi interventi non sono per niente facili da concepire e realizzare per dare un equilibrio al sistema.
 

golias

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Forse è anche vero che ormai si fa zero manutenzione per mancanza di soldi,
Come anche vero che tocca metterceli dopo e che mai si riuscirà a sanare il danno.. l'emilia romagna insegna.
ma è ancor più vero che non si può "dragare" come non ci fosse un domani, che certi interventi non sono per niente facili da concepire e realizzare per dare un equilibrio al sistema.
Non ci vuole un genio per capire che l'acqua porta con se sedimenti e che questi nel tempo "alzano" il letto del fiume.. lo sapevano i romani.. dovrebbero saperlo anche gli ingegneri moderni che sulle esperienze passate hanno costruito il presente.
Lo fa un semplice contadino per i suoi canali d'irrigazione e con il materiale di riporto rinforza gli argini.. perchè non si può fare per un fiume che si sa potrebbe avere una piena dove per altro non avrebbe più la classica valvola di sfogo perchè la zona è stata edificata o bonificata per insediamenti industriali ?
Alla fine come vedi il luogo comune è un altro: non tocchiamo nulla che dobbiamo preservare la natura e l'ecosistema e suona come una sorta di.. più facile e più comodo.
 

bach7

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Pinifarina

come sempre si tratta di fenomeni complessi, che magari hanno anche considerazioni diverse rispetto al luogo in cui ci si trova. tanto per dire, la pulizia di un alveo sulle alpi sarà affrontato diversamente rispetto alla sicilia... semplicemente perchè il materiale di risulta (per lo più detriti sabbiosi e ghiaiosi, in un caso vengono utilizzati per il ripascimento delle coste, visto il problema dell'erosione costiera...

poi è vero che la pulizia degli alvei causa una maggior velocità di deflusso (oltre a una sezione maggiore): viene fatta apposta per questo, proprio per far defluire più velocemente le quantità di acqua che altrimenti andrebbero in giro liberamente a far danni...

che queste portate possano causar danni ai piloni e alle strutture di sostegno dei ponti è un dato di fatto. ma semplicemente perché le opere sono state progettate anni e anni fa, quando il clima non era come quello attuale.

e oggi per un progettista è un vero incubo progettare una infrastruttura... si rischiano figuracce o peggio denunce penali...

l'ultima per esempio discutendo con il genio civile di una regione del nord.
intervento di manutenzione su un ponte. si discute del ponteggio che va sotto il ponte e della luce da lasciare rispetto al pelo libero dell'acqua. esimio professore di prestigiosa università mostra i dati di eventi con tempo di ritorno di 200 anni.
viene quindi concordata un'altezza per il ponteggio. in 6 mesi di lavori ci sono stati ben 3 eventi oltre i dati previsti... in periodi dell'anno del tutto imprevedibili...
nulla osta revocato e lavori bloccati. la colpa non è ovviamente del professore, ma dei dati che oggi sono del tutto imprevedibili e che di fatto rendono impossibile eseguire dei lavori con le norme/tecniche attuali a meno di usare tecniche molto più costose.
 

fausto.bike

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pinarello dogma
Io so solo che nella mia zona hanno fatto le vasche e sistemato gli argini e l’olona non fa piu’ danni. A quel che ho letto anche in Veneto dove c’erano le vasche i danni sono stati ridotti.

ah quindi non era colpa delle erbacce nei fossi, e degli istrici negli argini, servivano proprio infrastrutture. Lo spieghiamo ai giornalisti, chissà se lo scrivono
 

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