Vingegaard non sembra troppo scosso da quanto perso oggi da Pogi:
Detto questo, Pogacar ha fatto dei numero strepitosi. A parte la prima parte di discesa, nella seconda ha spinto come un ossesso e meritato tappa e maglia. Per lui grandissima ammirazione.
Conferma nei fatti quanto ha detto nei giorni scorsi: raramente si era sentito così bene in bici. Aggiungo io che il giro è finito da un po' e tra le sue tante qualità ha quella di riuscire a mantenere una grande forma per parecchio tempo (lo si osserva da parecchio, anche nella stagione delle classiche), può darsi che l'abbia perfino incrementata. Nondimeno sono confermate le dichiarazioni di Vingegaard: non sapeva bene manco lui a che livello fosse e l'incidente subito ne ha penalizzato il rendimento, messo alla prova da una tappa con salita molto più logorante di San Luca e soprattutto da una discesa che richiedeva ancora parecchie energie per spingere nella sua ultima parte. Contento anche per Remco, migliorato molto in salita e spero che migliori lo stesso Roglic, non a livello dei due fenomeni. Diversamente da qualcuno che ha scritto prima non sono affatto sicuro della flessione di Pogi e della risalita di Vingo, come avvenuto gli anni scorsi: troppe sono le variabili in gioco in un'annata davvero molto diversa dalle ultime (parlo dell'avvicinamento al Tour per entrambi), comprese la differenza di rendimento delle squadre che li supportano. Stupito anche da Yeats della UAE; al Delfinato era un iradiddio oggi è scomparso presto, tattica?
Detto questo, Pogacar ha fatto dei numero strepitosi. A parte la prima parte di discesa, nella seconda ha spinto come un ossesso e meritato tappa e maglia. Per lui grandissima ammirazione.
Conferma nei fatti quanto ha detto nei giorni scorsi: raramente si era sentito così bene in bici. Aggiungo io che il giro è finito da un po' e tra le sue tante qualità ha quella di riuscire a mantenere una grande forma per parecchio tempo (lo si osserva da parecchio, anche nella stagione delle classiche), può darsi che l'abbia perfino incrementata. Nondimeno sono confermate le dichiarazioni di Vingegaard: non sapeva bene manco lui a che livello fosse e l'incidente subito ne ha penalizzato il rendimento, messo alla prova da una tappa con salita molto più logorante di San Luca e soprattutto da una discesa che richiedeva ancora parecchie energie per spingere nella sua ultima parte. Contento anche per Remco, migliorato molto in salita e spero che migliori lo stesso Roglic, non a livello dei due fenomeni. Diversamente da qualcuno che ha scritto prima non sono affatto sicuro della flessione di Pogi e della risalita di Vingo, come avvenuto gli anni scorsi: troppe sono le variabili in gioco in un'annata davvero molto diversa dalle ultime (parlo dell'avvicinamento al Tour per entrambi), comprese la differenza di rendimento delle squadre che li supportano. Stupito anche da Yeats della UAE; al Delfinato era un iradiddio oggi è scomparso presto, tattica?