secondo me vanno bene, l'importante è mettere un pò di intensità e variare il tipo di allenamento di volta in volta, ma nel ciclismo sono un pò più schematiche e meno "casuali"...ci sono vari pareri sul come farle, la cosa che faccio io che forse ci assomiglia di più sono intervalli da 15-20' (3x15 o 2x20) intorno al 95% ftp dove ogni 2' faccio un accelerazione di 30" intorno al 115-120%...
Ho provato oggi a fare un fartlek, era in programma una seduta di ripetute a tutta da 30 secondi con recupero 1’30” ma non avevo la testa per farle cosi’ ho dirottato su una seduta in zona 3 dove ho inserito dei tratti da rotonda a rotonda in zona 5. E’ stato un allenamento a caso, magari non e’ il massimo ma mi sono divertito
oggi ho menato un pochino , senza troppi schemi, salivo in z4 e ogni tot facevo degli sprint in z5 z6 di 20 secondi, cosi a random, mi sono divertitoSe lo sforzo è sufficientemente lungo vai sopra soglia. In sostanza dipende dalla durata
Comunque sia, se posso: devi fare le tue esperienze e menare spensierato
dipende quanto è lungo l'intervallo ma da quanto si legge in giro dovresti stare in Z4, anche bassa può andare bene, e poi aumenti
in linea di massima, se non consideriamo diverse variabili come caldo, altitudine e stanchezza, direi il più vicino possibile alla soglia se tutto è calcolato bene
sufficientemente lungo cosa intendi...? io ho una salita qui da me di 16-17km non troppo dura ma con una spianata/discesa a metà circa, l'ultima volta che l'ho fatta costante al 92% (45' di ascesa) il cuore era 7-8 bpm sotto la soglia, non credo che se la faccio intorno al 100% il cuore vada troppo oltre...Se lo sforzo è sufficientemente lungo vai sopra soglia. In sostanza dipende dalla durata
Comunque sia, se posso: devi fare le tue esperienze e menare spensierato
quello si, anche perchè se si parla di salita da 45-50' un pò sale per forza ma non penso che vada troppo oltre la soglia...poi magari dipende dal soggetto...
Si parlava di spingere a FTP quindi se per esempio si arriva o ci si avvicina al TTE@FTP la frequenza cardiaca molto probabilmente andrà, da un certo punto in poi, sopra a quella di soglia.
Vero verissimo entro certi limiti poi calerà ...però a.mio avviso stiamo andando oltre le nozioni di base da dare al nostro amico
Il Quesito con la Susi - Forum edition.
il ciclista X si allena costantemente da anni, anche in assenza di obiettivi specifici; da qualche anno non partecipa a manifestazioni agonistiche e ha un po' ridotto i volumi, ma vorebbe prepararsi per una gara nel 2024, senza particolari ambizioni se non quella di gestirsi dignitosamente, vista la durezza della stessa.
Ha davanti più o meno 10 mesi, durante i quali può allenarsi grosso modo come gli pare, con l'unico inghippo di una pausa forzata di 2 settimane (vacanza), posta circa 4/5 settimane prima dell'evento; Il target è una gara di durata (>6h), per la quale il ciclista X è già di suo predisposto e non necessita di particolari "adattamenti" se non il normale allenamento.
Posto che il ciclista X è perfettamente cosciente che tale pausa non gli permetterà un avvicinamento ottimale, quali potrebbero essere delle strategie per minimizzare la ovvia perdita di fitness?
Per evitare dispersivi brainstorming, riassumo le soluzioni che trovo più plausibili:
A) riprendere il piano interrotto, iniziando con una settimana di adattamento
B) arrivare al momento della pausa con il carico di lavoro maggiore possibile, considerare la pausa come un mega "tapering" - dopo la pausa riprendere con una progressione in volume nelle prime 2 settimane e alzando i ritmi delle seguenti 2/3
Chiedo ai più tecnici (ad esempio @all_i_need_is_bike ): qual è il parametro fisiologico che si va a intaccare maggiormente con un periodo di stop di questa durata? Successivamente allo stop, ha più senso concentrarsi (anche se per un breve lasso di tempo come 4 settimane) sul quel parametro che ha perso più consistenza, o prenderne atto e proseguire con l'allenamento "globale"?
So che è una domanda molto generica, ma sono semplicemente curioso di sapere quali potrebbero essere approcci non considerati.
Posto in questa discussione visto che si era appena parlato di TSS/TSB e carichi di lavoro
anche se va al mare con la compagna si inventa sempre qualcosa, magari un po' di core
E' un po' più complesso di cosìComunque uno sportivo vero non fa' due settimane di stopGli stop forzati: effetti sulla forma fisica e guida alla ripresa - ScienceOfCycling Italia
Per molti praticanti a livello amatoriale, l’uscita quotidiana è una specie di routine, un bisogno, a volte fisico a volte psicologico, di saltare in sella, dar fondo alle proprie energie e ritornare alla propria abitazione Leggi tutto…www.scienceofcycling.it
eh, però...è ben complicato ciclista XE' un po' più complesso di così
In verità è alla base o se si preferisce, inserito in tutti i programmi di allenamento strutturati.
se faccio una salita in z3/z4 con scatti a random in z5/z6 puo essere considerato fartlek ?
Beh il Quesito con la Susi mica era semplice di solitoeh, però...è ben complicato ciclista X
)
Il fartlek tecnicamente è "giocare con le velocità" quindi volendo lo puoi considerare tale, visto che è un termine a-specifico...anche se generalmente le variazioni di ritmo del fartlek sono più lunghe di uno scatto e il ritmo base è più basso.
Il concetto di base è che sono delle variazioni di ritmo e a comandarle è la tua condizione del momento piu' che un piano strutturato...
ad esempio volendomi divertire a fare un po di fartlek in salita cosa dovrei fare per eseguirlo al meglio?
