Per lavori di torque avevo trovato alcune indicazioni che indicavano per gli uomini valori di 0.7-1 Nm/Kg. Insomma, solo per dire che se si lavora sulla torque allora conviene iniziare a pensare nell’unità di misura che ne consegue
In quegli ambiti di intensità una cadenza (abbastanza) più bassa o (abbastanza) più alta, a pari potenza, aumenta certamente il carico neuromuscolare (solitamente di più una cadenza più bassa) e quindi la difficoltà a creare/fornire lo stimolo nervoso necessario a effettuare il movimento. Una cadenza più bassa aumenta anche l'intensità della risposta "meccanica" vascolare (cicli di compressione e rilascio dei vasi), cosa che va contro la vasodilatazione indotta per supportare le intensità elevate e potrebbe quindi interferire con il flusso (sanguigno) necessario a fornire l'ossigeno richiesto.in effetti finchè rimango in ambito aerobico (da z4 in giù) riesco a fare lavori di forza ma se voglio farli per esempio in z5 o z6 faccio veramente fatica, per esempio posso fare una salita di 8 10 minuti in z5 ma non riesco a fare 2 minuti a 50 rpm
Non lo so, sono sempre nella fase "non sono certo di aver capito abbastanza bene la questione" :)cmq la bassa cadenza è "strana" nel senso che magari si attribuisce una carenza di forza, ma poi i processi sono più complicati, nel senso che, probabilmente, interviene prima la fatica, perchè si lavora con un efficienza differente...
@all_i_need_is_bike è il più quotato per spiegare certe cose..
Oppure tradurli in potenza e cadenza.Per lavori di torque avevo trovato alcune indicazioni che indicavano per gli uomini valori di 0.7-1 Nm/Kg. Insomma, solo per dire che se si lavora sulla torque allora conviene iniziare a pensare nell’unità di misura che ne consegue
In quegli ambiti di intensità una cadenza (abbastanza) più bassa o (abbastanza) più alta, a pari potenza, aumenta certamente il carico neuromuscolare (solitamente di più una cadenza più bassa) e quindi la difficoltà a creare/fornire lo stimolo nervoso necessario a effettuare il movimento. Una cadenza più bassa aumenta anche l'intensità della risposta "meccanica" vascolare (cicli di compressione e rilascio dei vasi), cosa che va contro la vasodilatazione indotta per supportare le intensità elevate e potrebbe quindi interferire con il flusso (sanguigno) necessario a fornire l'ossigeno richiesto.
Probabile che restare in queste condizioni anticipi l'intervento dei sistemi di compensazione e riduca la sostenibilità dello sforzo.
Ovviamente non ci sono riferimenti assoluti, dipendendo da caratteristiche individuali e capacità acquisite, quindi anche volendo enfatizzare un certo aspetto sarebbe meglio partire dalla risposta individuale attuale.
A intensità più bassa hai tendenzialmente più margine rispetto a situazioni "critiche" e quindi è più agevole fare cose.
Scusa :)Vedi l'allegato 454572
L'ho letto 3 volte ma fatico a capire tutto il discorso.....limite mio.
Certo checc'azz...se parlaste facile è più semplice capire....
quindi mi consigli di guardare la torque più che la zona di potenza, mantenendo gli stessi intervalli di tempo?In quegli ambiti di intensità una cadenza (abbastanza) più bassa o (abbastanza) più alta, a pari potenza, aumenta certamente il carico neuromuscolare (solitamente di più una cadenza più bassa) e quindi la difficoltà a creare/fornire lo stimolo nervoso necessario a effettuare il movimento. Una cadenza più bassa aumenta anche l'intensità della risposta "meccanica" vascolare (cicli di compressione e rilascio dei vasi), cosa che va contro la vasodilatazione indotta per supportare le intensità elevate e potrebbe quindi interferire con il flusso (sanguigno) necessario a fornire l'ossigeno richiesto.
Probabile che restare in queste condizioni anticipi l'intervento dei sistemi di compensazione e riduca la sostenibilità dello sforzo.
Ovviamente non ci sono riferimenti assoluti, dipendendo da caratteristiche individuali e capacità acquisite, quindi anche volendo enfatizzare un certo aspetto sarebbe meglio partire dalla risposta individuale attuale.
A intensità più bassa hai tendenzialmente più margine rispetto a situazioni "critiche" e quindi è più agevole fare cose.
Non lo so, sono sempre nella fase "non sono certo di aver capito abbastanza bene la questione" :)
Oppure tradurli in potenza e cadenza.
Più che usare riferimenti generali potrebbe essere meglio basarsi sul profilo coppia torcente vs durata, un po' come per la potenza.
ricordi se facevano riferimento anche alla durata degli intervalli?Per lavori di torque avevo trovato alcune indicazioni che indicavano per gli uomini valori di 0.7-1 Nm/Kg. Insomma, solo per dire che se si lavora sulla torque allora conviene iniziare a pensare nell’unità di misura che ne consegue
In generale direi di no, perché lo stimolo prevalente è comunque legato all'intensità. Ma dipende da cosa vuoi ottenere :)quindi mi consigli di guardare la torque più che la zona di potenza, mantenendo gli stessi intervalli di tempo?
in che senso lo stimolo è legato all'intensità? il mio fine è allenare la forza resistente quindi faccio intervalli di 2 3' a un intensità di ftp o poco sotto. Cosa ne pensi?In generale direi di no, perché lo stimolo prevalente è comunque legato all'intensità. Ma dipende da cosa vuoi ottenere :)
Però se vuoi provare a cambiare un po' lo stimolo dal punto di vista della coppia controlla anche quella, magari partendo da ciò che fai con la cadenza che ti trovi a utilizzare.
Che poi equivale banalmente a modificare la cadenza, ma se ragioni sui valori di coppia puoi pensare di essere più preciso (esempio: se per l'intensità la cui durata è X minuti la coppia è Y, applico più volte una frazione della durata X a un valore di coppia 1.20·Y - ma potrebbe bastare anche meno se "rispondi").
Ammesso e non concesso che poi questa maggior precisione produca effettivamente dei vantaggi
La forza che produci a quelle intensità è comunque legata principalmente agli aspetti legati alla produzione "ossidativa" dell'energia per la contrazione, e quindi agli aspetti di resistenza, che ovviamente dipendono dalla e rispondono alla intensità (e alla durata).in che senso lo stimolo è legato all'intensità?
Non sapendo quanti ne fai e quanti ne farai, e quale è la coppia resistente tramite cui produci lo sforzo a quella intensità, diventa difficile dire qualcosa di certo :) Resta comunque valido quanto scritto prima (senza pretese di aver esaurito l'argomento di discussione).il mio fine è allenare la forza resistente quindi faccio intervalli di 2 3' a un intensità di ftp o poco sotto. Cosa ne pensi?
ah ok, allenamenti del genere io li faccio proprio a 20/25 rpm in meno del solito e se provo a scendere ancora difficilmente arrivo alla fine dell'esercizio...ma nel tuo caso sarebbe abbastanza coerente con la differenza di rpm, anche se 50 effettivamente sono poche...tengo sulle 50 55 rpm, Come cadenza ideale è abbastanza bassa , 70 75 rpm in salita e 80 85 massimo 90 in pianura
secondo me per la resistenza gli intervalli devono essere più lunghi (io faccio 5-6') ad una cadenza leggermente più alta di quanto dicevamo prima...in che senso lo stimolo è legato all'intensità? il mio fine è allenare la forza resistente quindi faccio intervalli di 2 3' a un intensità di ftp o poco sotto. Cosa ne pensi?
li facevi anche in piedi o solo seduto?ah ok, allenamenti del genere io li faccio proprio a 20/25 rpm in meno del solito e se provo a scendere ancora difficilmente arrivo alla fine dell'esercizio...ma nel tuo caso sarebbe abbastanza coerente con la differenza di rpm, anche se 50 effettivamente sono poche...
secondo me per la resistenza gli intervalli devono essere più lunghi (io faccio 5-6') ad una cadenza leggermente più alta di quanto dicevamo prima...
ad esempio io all'inizio del programma per aumentare la forza faccio 5-6 ripetute da 1' con 2' di recupero al 130-135% a 60 rpm (di solito vado ad 80-85)...nella seconda parte per la resistenza 6-8 ripetute da 5-6' con 3-4' di recupero al 90-95% ma a 70 rpm...
Vedi, tu sei più "studiato", io avrei risposto banalmente con il grassettoA intensità più bassa hai tendenzialmente più margine rispetto a situazioni "critiche" e quindi è più agevole fare cose.
Devo ricordarmi che certi discorsi devo continuare a farli esclusivamente quando parlo da solo davanti allo specchioVedi, tu sei più "studiato", io avrei risposto banalmente con il grassetto
se no aggiungi almeno qualche disegnino, per la sanità mentale di noi mortaliDevo ricordarmi che certi discorsi devo continuare a farli esclusivamente quando parlo da solo davanti allo specchio
lavoreresti sempre da seduto o puo avere senso anche farli in fuorisella?In quegli ambiti di intensità una cadenza (abbastanza) più bassa o (abbastanza) più alta, a pari potenza, aumenta certamente il carico neuromuscolare (solitamente di più una cadenza più bassa) e quindi la difficoltà a creare/fornire lo stimolo nervoso necessario a effettuare il movimento. Una cadenza più bassa aumenta anche l'intensità della risposta "meccanica" vascolare (cicli di compressione e rilascio dei vasi), cosa che va contro la vasodilatazione indotta per supportare le intensità elevate e potrebbe quindi interferire con il flusso (sanguigno) necessario a fornire l'ossigeno richiesto.
Probabile che restare in queste condizioni anticipi l'intervento dei sistemi di compensazione e riduca la sostenibilità dello sforzo.
Ovviamente non ci sono riferimenti assoluti, dipendendo da caratteristiche individuali e capacità acquisite, quindi anche volendo enfatizzare un certo aspetto sarebbe meglio partire dalla risposta individuale attuale.
A intensità più bassa hai tendenzialmente più margine rispetto a situazioni "critiche" e quindi è più agevole fare cose.
Non lo so, sono sempre nella fase "non sono certo di aver capito abbastanza bene la questione" :)
Oppure tradurli in potenza e cadenza.
Più che usare riferimenti generali potrebbe essere meglio basarsi sul profilo coppia torcente vs durata, un po' come per la potenza.
Se resti seduto, a basse cadenze sfrutti maggiormente il differente contributo delle articolazioni coinvolte (più anca e meno ginocchio). Non è detto che sia migliorativo di qualcosa, ma potrebbe essere utile considerando che all'aumentare della durata la cadenza tende a scendere (e quindi sei forzato a usare di più anca rispetto a ginocchio). Ma non è necessariamente la cosa migliore da fare se tu rispondessi meglio a un intervento che posticipi il calo di cadenza (tipo aumentare genericamente la sostenibilità dello sforzo: allenarsi con una progressione ragionevole dei carichi, quindi ricadiamo nella considerazione precedente). Non puoi concentrarti su un singolo aspetto ma devi considerare cosa sta succedendo nel complesso.lavoreresti sempre da seduto o puo avere senso anche farli in fuorisella?
"tipicamente" in che senso?Qualcuno di voi ha un grafico dove si può vedere tipicamente gli IF tenuti in base a lunghezza corsa, dislivello ? Su TP non è giusto perchè non discretizzano in base alla durata
diciamo una media o almeno facciamo un sondaggio tra le ultime nostre corse, era solo curiosità. Non si trova niente discretizzato per la durata"tipicamente" in che senso?