TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 6)

marcus989

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16 Luglio 2016
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Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Tornato ieri dalle vacanze, vivo grazie a un altro colpo di fortuna dei miei.

A giugno e luglio, risolti in parte i problemi fisici che mi hanno tormentato nell'inverno, sono riuscito a mettere su un po' di nuoto e bike, mi sentivo bene e avevo deciso di inaugurare le vacanze con una mini-rando di 200Km.

Lavoro fino al 9 agosto e nel frattempo preparo tutto: bici, luci, percorso, abbigliamento, alimentazione e idratazione, continuo anche a pedalare nonostante il caldo torrido per allenarmi al viaggio che prevede circa 150Km di pianura, falsipiani e vallonato, e i restanti 50 di salite lunghe e impegnative che dovrò effettuare nelle ore più calde della giornata.

Parto il 10 agosto alle 5 del mattino, attraverso la città e inizio la periferia, c'è abbastanza luce e sto pedalando tranquillo intorno ai 30Km/h godendomi il fresco, quando a un tratto un tizio parcheggiato sulla destra mi apre lo sportello in faccia con una rapidità che non mi dà scampo, non riesco neanche a toccare i freni, faccio uno scarto, la bici va di lato e io impatto violentemente lo sportello con la spalla destra, rimbalzo come una palla da tennis e cado di peso qualche metro più in là.

Il rumore dell'impatto è stato talmente forte che la gente si è affacciata ai balconi, il tipo terrorizzato mi chiede continuamente scusa e insieme ad alcuni passanti mi soccorre, vengo trasportato di peso in un bar vicino, mi fa male terribilmente la spalla ed ho due ferite sanguinanti, una all'avambraccio dx l'altra al collo.

Nel casino dei soccorritori che si agitano, e del conducente dell'auto che ripete continuamente come sto e che mi vuole portare all'ospedale, anche se sono confuso cerco di capire in che stato sono, tremo come una foglia e non riesco neanche a tenere in mano il bicchiere di acqua che mi viene offerto.

Non è la prima vota che cado in bici, ma mi sono sempre rialzato subito e rimesso in sella, questa volta però è come se mi avessero sparato a bruciapelo senza avvertimento, sono scioccato e solo dopo una mezz'ora riesco a connettere.

Analizzo la situazione, la bici è ok, il dolore alla spalla è diventato sopportabile, muovo con cautela l'articolazione simulando una bracciata di nuoto, non credo di avere fratture e la clavicola è intatta, altrimenti non sarei riuscito a fare quel gesto, ora mi ritrovo avanti a due opzioni:
  1. andare al PS, ma è il 10 agosto, mi porteranno in un ospedale di provincia, medici già in ferie, mi metteranno in codice verde abbandonato su un lettino chissà per quanto.
  2. rimettermi in sella e proseguire.
Si sono fatte le sette, ho riacquistato lucidità e mi sento in grado di pedalare, la spalla regge, solo le ferite bruciano, prendo un caffè e decido per l'opzione 2: proseguire, purtroppo ancora non c'è una farmacia aperta e dovrò farmi medicare più avanti.

Percorro circa 30Km fino alla prima farmacia aperta, ho un brutto aspetto e sono sporco di sangue, mi faccio medicare e prendo anche un antidolorifico, mi concedo un'oretta perché faccia effetto e riparto, mancano ancora 140Km che con determinazione riesco a chiudere senza altri intoppi a parte un dolore costante ma sopportabile su tutto il lato dx.

Dopo qualche giorno la spalla, dal collo fino al pettorale, diventa color melanzana, ma il dolore è sopportabile grazie a qualche FANS, purtroppo non posso fare il bagno per una decina di giorni a causa delle ferite, riesco però ad uscire nuovamente in bici dopo una settimana pedalando leggero, ho provato anche a nuotare con cautela, inizialmente con una mezza rana, poi a stile con tutta la bracciata ma senza spingere perché mi duole, ci vorranno un po' di esercizi in vasca per un recupero completo.

Che dire, mi è andata bene, potevo avere danni importanti, ancora una volta sono stato fortunato.
 

LucLov

Apprendista Scalatore
21 Giugno 2019
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La portiere delle auto che si apre è perennemente il mio terrore in bici, per fortuna ti è andata bene e stoico ad aver continuato...

N.b. ad aprile ho fatto la veneto gravel no stop, 420 km, verso sera volevo fermarmi nel piazzale di una chiesa, c'era buio e giusto una unica fossa di ghiaia fonda... (sarà stato il karma visto i santi che a volte tiro) steso sanguinante e tumefatto, nulla di grave, ma ho fatto i restanti 300 km con "qualche" difficoltà ... avevo valutato il ritiro, ma a volte vince l'inconscienza, ed è bello così
 
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Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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La sportellata è uno degli incidenti classici per ciclisti e motociclisti, purtroppo gli automobilisti prima di scendere dall'auto non guardano nello specchietto, oppure aprono la portiera velocemente e interamente, praticamente è un muro che ti si para contro e poco c'è da fare.

Per me non è incoscienza ma determinazione, quando hai un obiettivo da raggiungere e cadi, se non hai danni gravi (e in qualche modo te ne accorgi) la cosa più ovvia è rimettersi in sella, l'adrenalina e la noradrenalina che si scatenano in questi casi sono potentissimi anestetici che ti consentono di proseguire, ovviamente poi lo sconti il giorno dopo quando il dolore esplode senza freni, ma lì vai di antidolorifici.
 

gipsy

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6 Agosto 2004
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io le strade con auto parcheggiate ai lati le evito come la peste, se capita di doverle percorrere passo ad almeno 1 metro e, se anche questo non è possibile, le percorro a passo d'uomo. passare a 40-50cm a 30km/h è come giocare alla roulette russa
 
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Darius

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Non so in che contesto urbano o extraurbano abiti, ma nel mio caso il tuo approccio significherebbe non uscire più in bici, e questo, in considerazione degli incidenti su strada, vale per la maggior parte dei ciclisti italiani.
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Non so in che contesto urbano o extraurbano abiti, ma nel mio caso il tuo approccio significherebbe non uscire più in bici, e questo vale per la maggior parte dei ciclisti italiani.
 

gipsy

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6 Agosto 2004
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Non so in che contesto urbano o extraurbano abiti, ma nel mio caso il tuo approccio significherebbe non uscire più in bici, e questo vale per la maggior parte dei ciclisti italiani.
mah! a parte il contesto attuale, sono stato anche in città grandi, roma e bologna, e sono sempre riuscito a pedalare in strada senza dovere mai "pelare" le auto posteggiate. poi se uno si ostina a volere pedalare dove sarebbe meglio evitare di farlo, è un altro paio di maniche
 
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Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r

Premessa: ho postato la mia esperienza per condividere quello che può capitare in bici a chiunque pedali su strada, e di rimando invece di un attestato di solidarietà mi sento fare una lezione di teoria ciclistica urbana... mah!

Vivere nelle grandi e caotiche metropoli, come Napoli, Roma, Milano etc., è diverso da frequentarle saltuariamente, ogni volta che esco per raggiungere posti dove posso allenarmi devo fare 30Km di centro urbano e periferia, strade di merda e automobilisti stronzi, questa è la mia realtà, prendere o lasciare.

Pelare le auto? Pedalare dove si dovrebbe evitare? Sì, in certi casi e in certi luoghi si deve fare per forza, altrimenti te ne stai a casa sui rulli, alternativa le bocce, ma attenzione ai piedi...

Nel contesto in cui pedalo io, e con me moltissimi che non abitano nel paesello, si possono mettere in campo tutte le precauzioni del mondo, ma il rischio di incidente rimane elevato e intrinseco della bici, puoi mitigarlo ma non annullarlo, diversamente si fa solo teoria...
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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roma, checché tu ne pensi, la conosco bene: se proprio ti va di sfiga, al massimo devi pedalare qualche km per raggiungere una strada extraurbana, e non doverti più preoccupare di auto parcheggiate. idem bologna. napoli non la conosco, se è vero che per allenarsi si deve pedalare per decine di km a pochi cm dalle auto parcheggiate, io non lo farei nemmeno se mi pagassero, passione o meno. poi ognuno decide per sé
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
passate le ferie, dove, tra trombe d'aria, virus intestinali ed altro ho deciso di riposarmi (essendo da marzo 2023 che praticamente esco 6 giorni su 7, e per me è un "ritmo" alto da sostenere, considerando anche i mille altri impegni)

Sono riuscito, però, a ritagliarmi 2 nuotate in mare.
Tremende
Rispetto alle nuotate nel mare romagnolo, giù in Puglia è stato pessimo.
Mare con livelli di sale elevatissimo (sarà la profondità del mare......) e mare sempre costantemente mosso (causa anche le tante barche che passavano oltre le boe sì, ma quando ne passano tante, poi le senti anche tu che nuoti le onde che formano)
Non son riuscito a fare pù di 800 mt filati
prendere una boccata d'aria, con l'onda che ti viene contro, e l'acqua che bevi salatissima da farti bruciare la gola.......

Per fortuna, le eventuali gare, sono o in piscina o in mari più "tranquilli"

ah, di positivo, c'è però, che vedevo almeno il fondale (in Romagna, visibilità tipo nebbia autunnale della val padana )
 

gipsy

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6 Agosto 2004
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con la pratica ci si abitua anche al mare increspato, non demordere!
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r
Conosco bene le coste pugliesi in quanto ci nuoto spesso quando sono in trasferta per lavoro.

Puglia fa scopa con vento, è dappertutto, sia lato ionico che adriatico, ed è per questo che il mare è quasi sempre increspato, specie nelle ore pomeridiane, non ti dico sulla TT con le ruote da 80, ci sono giorni in cui tenere la bici in posizione è dura, invece la mattina presto solitamente è calmo e si nuota una bellezza tanto che è limpido.

La salinità è più alta dell'Adriatico, a me non da fastidio e sinceramente preferisco una bevuta di acqua salata invece che clorata.

Non demordere perché con il tempo ci si abitua alle onde e al sale, ma bisogna praticare.
 

NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
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n/a
Primo anno che in vacanza non ho fatto assolutamente niente. E per niente dico niente.
Tra lavoro con trasferte prima e il caldo di agosto la voglia mi era completamente scomparsa.
In Uzbekistan ho evitato di correre a 42 gradi stile forno ventilato, ma in Puglia (dopo Uzb) gli altri anni mi organizzavo. Ho portato anche giù la bici perchè davvero mi piace pedalare sulla costa di Otranto e dintorni.......lasciata in camera 10 giorni senza mai nemmeno montare le ruote.

Niente quest'anno è andata cosi, mi sono ritrovato a non avere proprio voglia e allora mi sono detto che se volevo ricominciare prima o poi non potevo violentarmi per uscire in vacanza se non mi andava.

Ho ripreso da qualche giorno, piano piano perchè la forma è davvero bassa, mi spiace solo per la bici perchè prima delle ferie avevo trovato un buon ritmo. Pazienza.

Ho iniziato a utilizzare Mywhoosh al posto di Zwift, non mi va di dargli 20€ al mese per utilizzare praticamente solo l'app companion, piuttosto li darei allora a trainingpeaks.
Buona alternativa, da ottimizzare però fa quello che mi serve, oppure utilizzerò direttamente l'app garmin.

Corsa piano piano da ricostruire, nuoto devo capire dove e come ma probabilmente se ne parlerà con l'anno nuovo.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Con l'allenamento di stamani ho superato, per la prima volta dopo 6 anni, i 2000km di corsa nell'anno solare (ultimi 365gg). Oltre il 90% fatti in z2; il 10% restante è costituito dalle gare e pochissimi allenamenti di qualità (per lo più fartlek). Sono convinto che, quando si arriva ad una certa età, si ottengono risultati migliori mantenendo un buon volume, a discapito dell'intensità
 
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