L'allenatore è importante più dal punto di vista psicologico che dal punto di vista tecnico. Do per scontato che uno sia bravo che sappia leggere la gara e scegliere gli uomini. Insomma, non faccia danni, che non è poco. Ma per quanto tu bravo possa essere se non hai una materia prima di ottima qualità i risultati saranno quelli che saranno. Uno da decimo posto, con le giuste motivazioni, potrà arrivare quinto, magari terzo. O addirittura vincere, ma sarà più un insieme di variabili che hanno condotto alla vittoria, anziché il merito di un allenatore.
Nel ciclismo il ruolo del commissario tecnico non dico che è marginale, una volta che hai concordato la tattica, hai motivato i tuoi ragazzi adeguatamente il resto lo fanno gli atleti. L'unica cosa che possiamo imputare ad un commissario tecnico è l'aver portato gli uomini giusti.
Non entro volutamente nel merito se Cassani abbia portato gli uomini giusti, ma per quanto abbia letto non mi sembra che ci siano state critiche. Per quanto riguarda il nostro ciclismo, tolto Ganna che per qualche anno la farà da padrone nelle crono, non mi pare che ci siano degli atleti di primissimo livello. Forse da podio, ma è comunque una situazione subordinata rispetto a chi parte per vincere. Nibali ormai è al crepuscolo, d'altra parte gli anni passano anche per lui, e chi possa prendere il suo posto ancora non si è visto. Lo stesso Ganna, a detta di esperti ha fatto fin troppo bene per una crono non adatta alle sue caratteristiche.
Insomma, se la materia prima è questa non è cambiando il cuoco che potrai fare miracoli.
sicuramente avrebbe più carica motivazionale di Bugno.
