Qualche suggerimento:
Bracciate:
contale sui 25, un passo buono è intorno alle 11-12, attenzione però che il numero di bracciate non è correlato alla velocità, questo è un classico errore, se fosse così Phelps o Thorpe con le loro 9-10 sarebbe stati delle lumache, quello che conta è l'efficacia della passata, è lì il lavoro da fare, infatti hai abbassato la frequenza, evidentemente hai aumentato l'efficienza e sei andato più veloce.
Distensione:
la spalla è fortemente coinvolta nel gesto, perciò dico di guardare le gare dei pro, oggi la ripresa subacquea (che ai miei tempi non esisteva!) è una miniera di informazioni, se guardi il loro gesto vedrai che nella fase di rollio e attacco tutto il busto è proiettato in avanti per afferrare l'acqua il più lontano possibile, Paltrinieri addirittura sembra salti sull'acqua, poi è chiaro che una cosa sono i 1500 e un'altra i 100, le tecniche sono abbastanza differenti.
Comunque, una volta che la mano è entrata non sta lì ad aspettare stesa ma entra subito in funzione, in pratica la fase di spinta inizia nel momento in cui il palmo è in acqua, che poi avvenga la scivolata è normale, ma se vedi bene ti accorgerai che non è una fase morta ma attiva.
Queste cose qui ti devono entrare in testa fino a che quando nuoti non ci stai più a pensare, non è un lavoro di quantità ma di interiorizzazione che devi fare a bassa velocità.
PS - nella finale 100SL maschile hanno chiuso a 47' e rotti
Grazie Darius, provo a scrivere i dubbi principali su quello che ho modificato (che funziona sicuramente meglio rispetto a quello che facevo):
1. Per allungare la bracciato ho provato a fare entrare in acqua la mano anche un pò più distante
2. La mano entra in acqua e, questo è il mio dubbio, estendo il più possibile compresa la spalla (diciamo che è come se tirassi su la spalla all'altezza della testa) e allungo a pelo d'acqua. Questo però mi sembra che mi porti a una specie di pausa.
3. Inizio a affondare e tirare, ma partendo dal pelo dell'acqua sento molto lo sforzo sull'articolazione della spalla.
4. Ulteriore cosa che sto cercando di correggere, ma quando mi stanco sbaglio, è la posizione della mano. Non piego il polso e quindi spingo l'acqua verso il basso in vece che dietro con maggiore sforzo e minore resa.
PS - nuotano esattamente il doppio di me. Nella corsa il paragone non è cosi inclemente.