Pro stagione 2022

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
32.725
24.647
Bugliano
Visita sito
Bici
qualunquemente
Non facevano semplicemente il pelo ai paracarri, essendo il marciapiede a filo della strada, facevano slalom tra i paracarri. Più di un ciclista ha rischiato di centrarne uno in pieno.
Appunto, ci fosse stato il marciapiede o tiravano i freni o finivano per terra.
Qua hanno scelto loro di fare lo slalom, scelta che col marciapiedi in questo caso non avrebbero avuto.

E' un po' come saltare sul marciapiede quando si resta imbottigliati dietro nel gruppo, per recuperare posizioni; comportamento che mi pare sia ritenuto irregolare a norma di regolamento, se non sbaglio qualche anno fa qualcuno venne squalificato per averlo fatto.
 
Ultima modifica:

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
6.706
4.551
Visita sito
Bici
Olmo ZeroTre Disc
I paracarri, se ti ci stringono contro, puoi sempre passarli all'interno.
Il marciapiede no, se ci finisci contro con la ruota sei per terra; e non puoi nemmeno saltarci su, visto che sei su una salita dura.

Non so se ti è mai capitato un'auto che ti stringe contro il marciapiedi; a me si, e quelle occasioni sarei stato ben contento di avere i paracarri anziché il cordolo del marciapiede, avrei avuto una via di fuga senza dover inchiodare per evitare di cadere.

Per il resto sono d'accordo con te, mi riferivo unicamente al 'pericolo' paracarri, che secondo me tale non è.
Però sull'ultima salita di giornata (per altro in circuito) di una corsa per professionisti mi sarei aspettato delle balaustre. Sia per i paracarri che per un marciapiede.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
7.261
4.513
Bologna
Visita sito
Bici
Wilier 110 Air
il "gravel" è quasi al livello dei freni a disco (una rivoluzione totale) come mega golpe di marketing recente. il gravel ha rotti il c@zzo. scusate il francesismo ahah
Il marketing, ormai, governa ogni aspetto della nostra vita, pensare che potesse restare fuori dal ciclismo è, quantomeno, ingenuo.
Credo, comunque, che sia un ampliamento dell'offerta e delle possibilità di praticare ciclismo che possa essere solamente positivo, può avvicinare alla bici persone che avrebbero timore di girare nel traffico, può limitare l'allontanamento dato da stanchezza dopo anni di giri su strada ecc.
Ovviamente non deve piacere a tutti ed ognuno è libero di non prenderlo minimamente in considerazione, ma questo non deve giustificare atteggiamenti intransigenti.
 

pastronef

Apprendista Passista
22 Luglio 2009
964
231
Visita sito
si, ero mezzo scherzoso, e ben venga chi ne gioverà. magari anche io avrei una gravel se abitassi in pianura. notavo solo la mole esagerata di promozione su ogni fronte in così breve tempo
 

sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
5.995
6.486
Siena
www.sembola.it
Bici
verde
Più che della doppia, sarei più felice se vedessi in giro tutti gli amatori senza borse.
#maledettapannolanza
:yoga:
In Belgio moltissimi "amatori" usano borsette a manubrio che da noi comporterebbero l'ostracismo a vita dalla comunità ciclistica.

Forse da loro conta più quello che fai dell' immagine che hai. O forse l'impermeabile serio serve e nella tasca posteriore non c'entra :mrgreen:
 

pastronef

Apprendista Passista
22 Luglio 2009
964
231
Visita sito
Non te lo vorrei dire ma anche la bici che possiedi tu è un prodotto di quello stesso marketing.

Fa specie doverlo ripetere ogni volta.

d'accordissimo, e ne sono pienamente cosciente. parlavo dell'accelerazione del product placing e della mole gigantesca della promozione gravel da un anno a questa parte.
ho due no-brand, sia strada che mtb, ma ovviamentela la mia scelta dei componenti e abbigliamento è anche dipesa dalla prmozione di questo o quel capo/componente da parte dei produttori e atleti che li usano.
 

sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
5.995
6.486
Siena
www.sembola.it
Bici
verde
Si però lui parla di "quantità" di marketing. Che c'è anche per le bici da crono ad es., ma a livello di quantità non è certo lo stesso del gravel.
In effetti è veramente inspiegabile che le aziende non usino la "quantità" per promuovere un prodotto come la bici da crono così facilmente adoperabile da chiunque. Si vede che non ci guadagnerebbero abbastanza :mrgreen:
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
24.301
28.100
99
dove capita
Visita sito
In effetti è veramente inspiegabile che le aziende non usino la "quantità" per promuovere un prodotto come la bici da crono così facilmente adoperabile da chiunque. Si vede che non ci guadagnerebbero abbastanza :mrgreen:

Dici? Prova a pensare alla quantità di marketing e visibilità che viene data per le bici da Dh....Rampage in primis...
 

sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
5.995
6.486
Siena
www.sembola.it
Bici
verde
d'accordissimo, e ne sono pienamente cosciente. parlavo dell'accelerazione del product placing e della mole gigantesca della promozione gravel da un anno a questa parte.
ho due no-brand, sia strada che mtb, ma ovviamentela la mia scelta dei componenti e abbigliamento è anche dipesa dalla prmozione di questo o quel capo/componente da parte dei produttori e atleti che li usano.
Vedi sopra... cosa vuoi che spingano, la bdc che tutti ormai hanno e per la quale c'è "solo" un mercato di sostituzione? La bici da crono, con la quale si fanno male anche i pro, figuriamoci noialtri? ;-)
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
24.301
28.100
99
dove capita
Visita sito
Vedi sopra... cosa vuoi che spingano, la bdc che tutti ormai hanno e per la quale c'è "solo" un mercato di sostituzione?

Quindi i geni del marketing avrebbero deciso di smettere di vendere bdc per sostituirle con le gravel?

Da notare che "la bdc che hanno tutti" in italia vuol dire circa un 4% del totale delle bici vendute ad es. (nel resto del mondo non si va molto distante), quindi forse conveniva sostituire qualcos'altro...
 

Classifica generale Winter Cup 2024