Si era partiti da gare da 120/140km, ovviamente non è possibile dispensare consigli generali perché ognuno ci metterà il tempo che ci metterà e dovrà mettere giù un certo numero di Kj/Kg per chiudere la gara. Per gare in cui il lavoro meccanico-mi limito a questo per semplicità - è considerevole e obiettivamente risulta davvero difficile starci dentro con i tempi, allora bisogna pensare a strategie alternative.
Personalmente credo sia un fatto elementare e condivisibile: se il lavoro richiesto per la gara è di una magnitudo che stende - il giorno stesso e quello dopo - anche solo a farlo in allenamento e a ritmo non da gara, oppure si pensa che lo stress prodotto sia troppo elevato, allora è autoevidente che la richiesta in termini di lavoro è un fattore limitante. Come sempre, ci sono varie possibilità per affrontare la questione, io ne ho proposta una ed è quella che ritengo globalmente superiore (a patto che si resti nell'ambito di gare con una richiesta che non impegni a stare in sella 10-12 ore in allenamento). Poi sono consapevole che son semplicemente quello che sul comodino ha il vangelo secondo il dio volume, ma persone più autorevoli hanno già dato degli spunti in questa direzione.
Corsa e ciclismo sono due sport che hanno un impatto sul corpo completamente diverso, sia a livello muscolare/articolare che cardiaco. Immagino ti sarai chiesto perché, arrivati ad un certo punto, l'aumento del volume avviene doppiando piuttosto che facendo un allenamento singolo "sostanzioso" al giorno. Potrei continuare ad argomentare, ma non voglio fare una tirata sulla corsa - ho corso fino a nemmeno un anno fa - per ovvi motivi.
Intendo il lavoro meccanico (Kj), perché la spesa energetica (Kcal), che certamente è correlata al lavoro meccanico, è più difficile da quantificare.